Trump lancia un’incredibile offerta: 3.000 dollari ai migranti che scelgono di tornare a casa

Trump lancia un'incredibile offerta: 3.000 dollari ai migranti che scelgono di tornare a casa

Trump lancia un'incredibile offerta: 3.000 dollari ai migranti che scelgono di tornare a casa

Matteo Rigamonti

Dicembre 23, 2025

Washington, 23 dicembre 2025 – L’amministrazione Trump ha lanciato oggi un nuovo programma che offre 3.000 dollari a chi è migrante senza documenti e accetta di lasciare gli Stati Uniti volontariamente entro fine anno. La proposta, firmata dal Dipartimento per la Sicurezza nazionale, copre anche tutte le spese di viaggio per chi aderirà all’iniziativa. “Chi è senza documenti dovrebbe cogliere questa occasione e autodeportarsi. Chi non lo farà verrà arrestato”, ha detto la ministra Kristi Noem in una conferenza stampa a Capitol Hill poco dopo le 10 del mattino.

Un incentivo in denaro per andarsene di propria volontà

Il piano, spiegato nel dettaglio dal segretario alla Sicurezza nazionale Chad Wolf, è rivolto a tutti gli stranieri senza permesso di soggiorno attualmente negli Stati Uniti. Per partecipare, i migranti devono registrarsi tramite un’app ufficiale del Dipartimento, inserendo i propri dati e indicando dove intendono tornare. Dopo la registrazione, riceveranno un voucher per il viaggio e un bonifico da 3.000 dollari sul conto o un assegno.

Fonti interne al Dipartimento spiegano che l’obiettivo è alleggerire la pressione sulle strutture di detenzione e velocizzare i rimpatri, in vista delle nuove regole sull’immigrazione che scatteranno dal 1° gennaio 2026. “Dobbiamo liberare risorse e fare in modo che chi non ha titolo per restare lasci il paese senza costi aggiuntivi per i contribuenti”, ha detto Wolf ai giornalisti.

Reazioni contrastanti: applausi e critiche

La proposta ha subito acceso il dibattito a Washington. Da un lato, i sostenitori di una linea dura sull’immigrazione la vedono come “un passo pragmatico” per affrontare il fenomeno dei clandestini. Dall’altro, le associazioni per i diritti civili si dicono preoccupate per il tono delle dichiarazioni ufficiali e per le conseguenze sulle famiglie coinvolte.

“Dare soldi in cambio della partenza non risolve le vere ragioni della migrazione irregolare”, ha detto Maria Elena Durazo, senatrice democratica della California. “Si rischia solo di spingere le persone nell’ombra, chi ha paura dell’arresto”. Anche alcune organizzazioni religiose hanno criticato la misura, definendola “una scorciatoia che ignora la dignità delle persone”.

Come funziona e quali rischi

Il programma sarà attivo fino al 31 dicembre 2025. Chi è interessato può iscriversi sulla piattaforma digitale “GoHome”, accessibile da smartphone e computer. Il Dipartimento assicura che i dati raccolti saranno usati solo per gestire le pratiche di rimpatrio e non saranno condivisi con altre agenzie federali, almeno stando alle dichiarazioni ufficiali.

Ma diversi avvocati specializzati in immigrazione avvertono sui rischi legali. “Chi si registra potrebbe finire sotto controlli più severi o trovarsi bloccato in futuro se vorrà tornare negli Stati Uniti”, spiega l’avvocato newyorkese Luis Gutierrez. “Molti temono che dietro questa offerta si nasconda un modo per schedare chi è irregolare”.

Il quadro generale: numeri e precedenti

Secondo l’American Immigration Council, negli Usa vivono circa 11 milioni di persone senza documenti. Negli ultimi mesi le autorità hanno intensificato i controlli ai confini e nelle grandi città, con oltre 120mila arresti tra settembre e novembre 2025. Questo nuovo incentivo economico segna una novità rispetto al passato, quando si puntava soprattutto su espulsioni forzate e detenzioni prolungate.

Non è la prima volta che un governo americano offre soldi per il rimpatrio volontario: nel 2010, durante l’amministrazione Obama, c’era stato un programma simile su scala ridotta, ma con risultati modesti.

Cosa succederà adesso?

Resta da vedere quanti migranti risponderanno entro la scadenza. Fonti vicine alla Casa Bianca parlano di circa 2.500 richieste di informazioni sulla app “GoHome” nelle prime ore dopo l’annuncio. Ma molti restano scettici sull’efficacia del piano.

“Non credo che tremila dollari bastino a convincere chi ha costruito una vita qui a partire”, confida un volontario della ONG Border Angels, raggiunto al telefono a San Diego. Nel frattempo, le associazioni legali si preparano a offrire assistenza gratuita a chi teme problemi imprevisti.

La partita sull’immigrazione è ancora aperta, tra promesse di mano dura e richieste di rispetto dei diritti umani. E mentre il conto alla rovescia verso il 2026 continua, il destino di migliaia di persone resta sospeso tra una scelta difficile e un futuro incerto.