Roma, 24 dicembre 2025 – Con il via libera alla legge di bilancio, la maggioranza ha messo in campo un nuovo pacchetto di micro-finanziamenti destinati a enti, associazioni e fondazioni sparse in tutta Italia. Si tratta di una serie di interventi che spaziano dal restauro di parrocchie e basiliche alla riqualificazione di impianti sportivi, passando per il sostegno a fondazioni culturali, gruppi di volontariato e progetti sociali. I fondi, come spiegato dai relatori della manovra, verranno erogati tramite decreti ministeriali da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.
Micro-finanziamenti in tutta Italia: dai santuari alle associazioni
Le somme stanziate cambiano molto: si va da un minimo di 10mila euro fino a un massimo di 1,8 milioni per ogni singolo intervento. Tra i beneficiari ci sono realtà molto diverse tra loro. A Comazzo, in provincia di Lodi, arriveranno fondi per il restauro della fontana delle Sette Note, mentre in Sicilia si sosterrà l’orchestra jazz regionale e la Fondazione che partecipa a Umbria Jazz. Non mancano i contributi per le associazioni combattentistiche e per tante fondazioni attive nel sociale e nella cultura.
Dagli ordini del giorno allegati alla manovra emerge una chiara intenzione: “dare risposte puntuali alle esigenze del territorio e della società”, come ha spiegato un deputato di maggioranza. Tuttavia, la distribuzione dei fondi – spesso decisa a livello locale – ogni anno riaccende il dibattito sulla trasparenza e sull’efficacia di questi aiuti.
I finanziamenti più importanti: disabilità, donne e ricerca
Tra le voci più significative spiccano i 1,8 milioni di euro all’anno per due anni destinati all’Autorità garante dei diritti delle persone con disabilità. Un segnale, secondo i promotori, dell’attenzione verso le politiche di inclusione. Le Misericordie d’Italia, storica rete di volontariato sanitario, riceveranno 1,2 milioni nel 2026 e 1,5 milioni nel 2027.
Non solo: un milione all’anno per due anni andrà all’associazione “I sud del mondo Ets”, mentre una cifra simile è stata stanziata per il fondo che sostiene l’autonomia finanziaria delle donne, istituito presso la Presidenza del Consiglio. Anche l’associazione italiana educatori finanziari riceverà un milione all’anno per due anni.
Sul fronte della ricerca, l’Università della Calabria potrà contare su due milioni in due anni per realizzare il nuovo Centro per le neuroscienze avanzate. A Napoli, invece, l’Unione nazionale della cultura antimafia Aps avrà un milione nel 2026 e 615mila euro nel 2027.
Infrastrutture e cultura: dai parcheggi ai festival
Non mancano interventi su infrastrutture e spazi pubblici. L’Ippodromo Capannelle di Roma riceverà un milione nel 2026; il comune di Zignago (La Spezia) potrà mettere in sicurezza alcune strade con fondi dedicati. A Bolsena (Viterbo), 450mila euro nel 2026 serviranno a riqualificare il lungolago; a Bassano Teverina (Viterbo), mezzo milione nel 2027 sarà destinato a un nuovo parcheggio pubblico vicino al municipio.
Per la tutela dei beni culturali e degli edifici storici, l’Osservatorio Nazionale Condomini riceverà 300mila euro nel biennio. Tra le fondazioni culturali beneficiarie ci sono la De Gasperi (350mila euro nel 2026), la San Benedetto educazione e sviluppo di Brescia (100mila euro l’anno per due anni), la Società del Quartetto di Milano Ets (100mila euro nel 2026) e la “Scuola europea di industrial engineering and management” del Politecnico di Bari (250mila euro nel 2026).
Piccoli contributi per realtà locali
Accanto ai grandi stanziamenti, ci sono anche micro-finanziamenti: 10mila euro all’Unione nazionale vittime, al Telefono donna onlus, all’associazione Casamica e ai “Sempre vivi”. L’associazione Vivaio otterrà 20mila euro. Per la tutela degli animali, l’associazione Gatto randagio avrà 100mila euro all’anno per due anni.
Sul fronte formativo, la fondazione Giuseppe Benedetto Dusmet – con sede nel monastero benedettino G.B Dusmet di Nicolosi (Catania) – riceverà 100mila euro nel 2027 per una scuola di formazione all’impegno socio-politico.
Sport militare e strutture pubbliche
Tra i destinatari ci sono anche strutture militari: il Centro Militare di equitazione di Montelibretti (Roma) avrà 150mila euro all’anno per due anni; stessa cifra per lo stadio militare Albricci e la caserma Calò di Napoli.
Il quadro che emerge – tra grandi cifre e piccoli aiuti – mostra la volontà della maggioranza di sostenere una rete diffusa di realtà locali e nazionali. Resta però il nodo della trasparenza nell’assegnazione dei fondi: “Serve più chiarezza sui criteri”, ha commentato un esponente dell’opposizione. Solo nei prossimi mesi, con i decreti attuativi, si capirà come queste risorse saranno effettivamente distribuite sul territorio.
