Feltrin: un passo avanti con la modifica e il rinvio dell’Eudr

Feltrin: un passo avanti con la modifica e il rinvio dell'Eudr

Feltrin: un passo avanti con la modifica e il rinvio dell'Eudr

Matteo Rigamonti

Dicembre 24, 2025

Bruxelles, 24 dicembre 2025 – Dal 27 dicembre entrerà in vigore il nuovo Regolamento (UE) 2025/2650, pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Il testo, approvato il 19 dicembre dal Parlamento europeo e dal Consiglio, modifica e sposta in avanti l’applicazione del precedente Regolamento (UE) 2023/1115-Eudr. Cambiano così le regole per gli obblighi a carico di operatori e commercianti nel settore delle materie prime e dei prodotti legati alla deforestazione.

Nuove scadenze per operatori e commercianti

Il provvedimento, atteso da mesi da chi lavora nel settore, riguarda soprattutto chi importa, produce o vende legno, carta, caffè, cacao, olio di palma e altri prodotti a rischio deforestazione. Con la pubblicazione del nuovo regolamento, l’entrata in vigore delle nuove norme viene spostata, dando più tempo agli operatori per adeguarsi ai requisiti di tracciabilità e due diligence previsti dalla legge europea.

Il testo ufficiale evidenzia cambiamenti soprattutto sugli obblighi documentali e sulle tempistiche. “Si conclude un percorso complicato, che ha visto l’impegno concreto di Federlegnoarredo e di altri attori. Il risultato è importante: misure finalmente più praticabili”, ha commentato Claudio Feltrin, presidente dell’associazione che rappresenta la filiera italiana del legno-arredo.

L’importanza delle associazioni di settore

Dietro al nuovo regolamento c’è una trattativa che ha coinvolto molte realtà europee. Feltrin ha voluto sottolineare il ruolo svolto dalle associazioni continentali: “Un grazie speciale va a Cei Bois ed Efic, associazioni europee di cui facciamo parte, per il loro supporto costante e costruttivo”. Il presidente di Federlegnoarredo ha aggiunto che “ora è fondamentale continuare a lavorare a stretto contatto con le istituzioni. La sostenibilità è una priorità per noi, e la protezione dell’ambiente deve andare di pari passo con la salute del nostro tessuto industriale”.

Fonti interne alla Commissione europea confermano che la decisione di posticipare le nuove regole arriva dopo una serie di consultazioni con le principali associazioni di categoria. L’obiettivo è evitare impatti negativi sulle imprese europee, soprattutto le piccole e medie, che avevano segnalato difficoltà legate alla complessità degli adempimenti.

Cosa cambia per le imprese e la filiera

Il nuovo regolamento tocca direttamente migliaia di aziende italiane ed europee. In particolare, le imprese della filiera legno-arredo – che in Italia contano più di 70mila aziende e oltre 300mila addetti – potranno ora contare su tempi più lunghi per mettere a punto i propri sistemi di controllo e tracciabilità. “Le nuove scadenze ci danno un po’ di respiro e ci permettono di lavorare con più calma”, ha detto al telefono un imprenditore lombardo del settore.

Non solo: il provvedimento introduce anche alcune semplificazioni. Le prime analisi degli esperti indicano che gli obblighi saranno più chiari e gestibili, grazie a una migliore definizione dei documenti da presentare e delle modalità di verifica dei fornitori. Restano però alcuni punti da chiarire: “Sarà importante capire come verranno fatti i controlli e quali sanzioni scatteranno in caso di mancato rispetto delle regole”, ha osservato un consulente legale esperto di diritto ambientale.

Sostenibilità e sfide future

La sostenibilità resta il cuore del dibattito europeo. Il regolamento Eudr nasce proprio per combattere la deforestazione legata alle importazioni e per spingere verso una filiera più responsabile. Secondo la Commissione europea, ogni anno spariscono circa 10 milioni di ettari di foreste nel mondo, una superficie pari a quella della Bulgaria.

Ora la sfida è trovare un equilibrio tra tutela dell’ambiente e competitività delle imprese. “Non ci fermiamo qui”, ha assicurato Feltrin. “Continueremo a lavorare perché le regole siano efficaci ma anche sostenibili per il nostro settore”. Nei prossimi mesi sono in programma nuovi incontri tra istituzioni europee e rappresentanti del settore per definire linee guida e sciogliere eventuali dubbi.

In attesa che il regolamento entri in vigore, le aziende si preparano a una fase di transizione che si annuncia complessa ma necessaria. L’obiettivo è garantire maggiore responsabilità ambientale lungo tutta la filiera produttiva.