Roma, 24 dicembre 2025 – L’Antitrust italiana ha inflitto oggi a Ryanair una multa da 255,7 milioni di euro. L’accusa è pesante: abuso di posizione dominante nel mercato dei voli da e per l’Italia. La sanzione arriva proprio alla vigilia di Natale, dopo mesi di indagini. Secondo l’Autorità garante della concorrenza, la compagnia avrebbe ostacolato la vendita dei biglietti tramite le agenzie di viaggio, limitando così la concorrenza e la libertà di scelta dei consumatori.
Ryanair e le agenzie di viaggio: cosa è successo davvero
L’Agcm ricostruisce la vicenda a partire da metà aprile 2023. Da allora, Ryanair avrebbe progressivamente stretto le maglie intorno alle agenzie di viaggio, arrivando in alcuni casi a bloccare completamente o a limitare di continuo la possibilità di prenotare voli tramite questi intermediari. Per l’Autorità, questo comportamento non è stato innocuo: “La compagnia – si legge nel comunicato ufficiale – ha esercitato un potere di mercato significativo, agendo in modo indipendente sia dai concorrenti sia dai consumatori”. E il dato più importante è che Ryanair detiene una quota di mercato tra il 38 e il 40% dei passeggeri sulle rotte italiane, con una crescita costante.
Reazioni contrastanti: Ryanair annuncia ricorso, gli operatori esultano
La risposta di Ryanair non si è fatta aspettare. L’amministratore delegato, Michael O’Leary, ha bollato la decisione come “bizzarra e infondata” e ha promesso un “ricorso immediato”. La compagnia irlandese punta sul precedente del Tribunale di Milano, che nel gennaio 2024 aveva riconosciuto come la vendita diretta dei biglietti rappresentasse “un chiaro vantaggio per i consumatori”. Inoltre, Ryanair sostiene che l’Antitrust sia stata spinta da una “agenzia di viaggio online spagnola” e da poche agenzie italiane, accusate dalla compagnia di gonfiare le tariffe a danno degli utenti.
Dall’altra parte, le associazioni dei consumatori – tra cui Codacons, Aiav e Fiavet-Confcommercio – hanno accolto con soddisfazione la multa. “È un segnale importante per il mercato – ha detto Ivano Zilio, presidente Aiav – e tutela la trasparenza nella vendita dei biglietti”. Anche il portale eDreams ha espresso apprezzamento per la decisione dell’Agcm.
La cronologia degli eventi: tra restrizioni e aperture
L’Antitrust ha tracciato una timeline dettagliata. Dopo i primi limiti imposti nella primavera 2023, a inizio 2024 Ryanair ha stretto qualche accordo con agenzie, sia online che tradizionali, ma con condizioni che impedivano di vendere i voli Ryanair insieme ad altri servizi turistici. Solo ad aprile scorso la situazione si sarebbe sbloccata: la compagnia ha messo a disposizione delle agenzie una soluzione tecnica chiamata ‘whitelabel iFrame’, che ha permesso di tornare a una concorrenza più equilibrata nel mercato turistico.
La posizione dominante nel mirino e cosa succederà ora
Al centro della sanzione c’è proprio la questione della posizione dominante. Secondo l’Antitrust, Ryanair, grazie alla sua quota di mercato e al vantaggio sugli altri concorrenti, ha potuto “agire in modo indipendente”, condizionando prezzi e condizioni. La compagnia irlandese invece respinge l’accusa, difendendo la vendita diretta e negando qualsiasi danno ai consumatori.
Il prossimo capitolo si scriverà in tribunale. Ryanair ha già annunciato ricorso, puntando a ribaltare la decisione sulla base del precedente milanese. Nel frattempo, il settore resta in attesa. Le agenzie di viaggio chiedono regole più chiare e un accesso paritario ai servizi, mentre i consumatori guardano con attenzione a come questa vicenda potrebbe influenzare prezzi e modalità di acquisto dei biglietti aerei nei prossimi mesi.
