Boulder, 25 dicembre 2025 – Un blackout causato da una tempesta di vento ha rallentato l’ora ufficiale degli Stati Uniti di 4,8 milionesimi di secondo lo scorso 17 dicembre, quando il National Institute of Standards and Technology (Nist) di Boulder, Colorado, ha subito un’interruzione di corrente. L’episodio, avvenuto nel cuore della notte, ha coinvolto alcuni degli orologi atomici che tengono il tempo nazionale, collegato al tempo universale coordinato (Utc). Secondo quanto comunicato dall’istituto, la deviazione è stata minima e subito sistemata, ma ha riportato sotto i riflettori la fragilità delle infrastrutture che regolano il tempo per milioni di persone e sistemi.
Blackout e tempo rallentato: cosa è successo davvero
Intorno alle 2 di notte, la tempesta che ha colpito Boulder ha causato un blackout nel campus del Nist, dove si trovano alcuni dei più precisi orologi atomici al mondo. “Non preoccupatevi: il tempo non si è rotto”, ha scritto il Nist sui social poche ore dopo. Gli orologi, alimentati da batterie di emergenza, hanno continuato a funzionare. Però la connessione tra alcuni strumenti e i sistemi che misurano e diffondono il segnale si è interrotta per qualche minuto.
Il risultato? Una variazione di circa 4 microsecondi, cioè 4,8 milionesimi di secondo. Un valore che, dicono gli esperti del Nist, “non si nota nella vita di tutti i giorni”, ma può creare problemi a infrastrutture delicate come le telecomunicazioni, il segnale Gps e certe applicazioni scientifiche.
Ripristino rapido e parole di conforto
In poche ore è tornata la corrente e i tecnici hanno riallineato gli orologi atomici con il segnale Utc. In una nota inviata oggi tramite mailing list pubblica, il Nist ha spiegato che l’anomalia è stata ridotta “a pochi nanosecondi (miliardesimi di secondo), un valore più che accettabile per questo sistema”. Il servizio Internet Time Service di Boulder “sta ora fornendo un orario preciso”, si legge nel comunicato.
Le verifiche fatte sui dati raccolti durante il blackout mostrano che il segnale Utc fornito al Boulder Internet Time Service “non ha superato deviazioni di 5 microsecondi”. Considerando che l’incertezza tipica del trasferimento orario su Internet è di circa un millisecondo, il Nist conclude: “La precisione del servizio non è stata compromessa e gli utenti non hanno subito effetti dalla variazione”.
Chi rischia davvero? Il peso sulle infrastrutture critiche
Per la maggior parte degli americani la differenza è passata inosservata – “nessuno si è accorto di nulla”, ha detto un tecnico del Nist – ma per alcune infrastrutture il discorso cambia. Reti elettriche, sistemi finanziari e satelliti Gps hanno bisogno di una sincronizzazione al millesimo di secondo. Anche una piccola variazione può causare errori nei dati o nei processi automatici.
Non è la prima volta che accade qualcosa del genere. All’inizio di dicembre un guasto aveva colpito il sito Nist di Gaithersburg, Maryland. Allora la deviazione era stata più evidente: 10 millisecondi, secondo l’istituto. Anche in quel caso, il problema è stato risolto in fretta senza danni per gli utenti.
Orologi atomici: il cuore del tempo moderno
Gli orologi atomici sono al centro della misurazione del tempo oggi. Al Nist di Boulder funzionano modelli come il cesio F-2 e l’idrogeno maser, capaci di uno scarto inferiore al miliardesimo di secondo in milioni di anni. Questi strumenti non tengono solo l’orario degli Stati Uniti, ma alimentano anche servizi globali come la navigazione satellitare e le transazioni finanziarie internazionali.
“Il nostro compito è assicurare che il tempo sia affidabile e accessibile a tutti”, ha detto un portavoce del Nist. “Anche quando succedono incidenti come questo, i sistemi di backup ci aiutano a mantenere la precisione richiesta dalle applicazioni più sensibili”.
Un richiamo alla vigilanza: il tempo è anche fragile
L’episodio di Boulder dimostra quanto sia importante investire nella robustezza delle infrastrutture digitali e scientifiche. La deviazione è stata impercettibile per la vita quotidiana – nessun orologio da polso o smartphone ha perso il passo – ma resta un campanello d’allarme: anche il tempo oggi dipende da reti complesse e fragili. Solo una sorveglianza costante può far sì che, anche davanti a una tempesta improvvisa, gli orologi atomici continuino a scandire con precisione il ritmo della nostra vita.
