Gas: prezzi in leggero aumento, raggiungono i 27,7 euro

Gas: prezzi in leggero aumento, raggiungono i 27,7 euro

Gas: prezzi in leggero aumento, raggiungono i 27,7 euro

Giada Liguori

Dicembre 25, 2025

Milano, 25 dicembre 2025 – Il prezzo del gas in Europa chiude oggi in leggero rialzo, con un aumento dello 0,16% a 27,73 euro al megawattora sulla piazza di Amsterdam. Un movimento contenuto, che però traduce le incertezze e le attese degli operatori, in un periodo caratterizzato da oscillazioni moderate e da una domanda ancora sotto la lente, soprattutto con l’inverno alle porte.

Mercato europeo del gas: una giornata di calma apparente

La seduta sulla piattaforma Ttf di Amsterdam – il punto di riferimento per il prezzo del gas naturale in Europa – è partita alle 9 e si è svolta in un clima piuttosto tranquillo. Gli scambi sono rimasti su volumi nella media, senza particolari sussulti. “Il mercato sembra aver già fatto i conti con le principali notizie delle ultime settimane”, ha spiegato un analista di una banca d’affari londinese, contattato nel pomeriggio. Per gli operatori, la crescita marginale di oggi non sorprende: “Siamo in una fase di attesa, con gli stoccaggi ancora alti e la domanda industriale che non dà segnali di ripresa netta”, ha aggiunto la stessa fonte.

Cosa pesa sul prezzo del gas

A influenzare il prezzo in queste settimane sono diversi fattori. Da un lato, gli stoccaggi europei, che secondo Gas Infrastructure Europe sono pieni all’87%. Un livello considerato “confortevole” dagli esperti, anche se il freddo intenso previsto nei prossimi giorni potrebbe far aumentare i prelievi. Dall’altro, sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche: la guerra in Ucraina e le incertezze sulle forniture russe continuano a pesare sulle aspettative degli investitori. “Non si vedono segnali di crisi imminente, ma il rischio è sempre presente”, ha confidato un trader attivo sul mercato olandese.

Cosa significa per famiglie e imprese

Per ora, il leggero rialzo di oggi non dovrebbe tradursi in aumenti immediati sulle bollette di famiglie e aziende italiane. Secondo l’Autorità per l’energia (Arera), i prezzi all’ingrosso restano più bassi rispetto a dodici mesi fa, quando il Ttf superava i 40 euro al megawattora. La situazione però resta fluida: “Basta poco per cambiare le carte in tavola”, ha avvertito un rappresentante di Confartigianato Energia. Le imprese che consumano molta energia, soprattutto nel Nord Italia – dal settore ceramico emiliano alle acciaierie lombarde – seguono ogni movimento con attenzione. “Anche piccoli scostamenti possono pesare sui costi di produzione”, ha spiegato un imprenditore di Brescia.

Cosa ci aspetta nelle prossime settimane

Gli esperti prevedono che il prezzo del gas rimarrà su questi livelli almeno fino a metà gennaio, a meno di eventi inattesi. Il clima finora più mite in molte zone d’Europa ha aiutato a tenere sotto controllo la domanda, ma l’arrivo di una nuova ondata di freddo potrebbe ribaltare tutto in fretta. “Stiamo seguendo con attenzione sia le previsioni meteo sia eventuali novità sulle forniture”, ha detto un portavoce di Snam, la società che gestisce la rete italiana del gas.

Europa alla ricerca di alternative

A livello internazionale, l’Europa continua a muoversi per ridurre la dipendenza dal gas russo, puntando sulle forniture da Norvegia, Algeria e soprattutto sul GNL (gas naturale liquefatto) proveniente dagli Stati Uniti e dal Qatar. Secondo Eurostat, aggiornato a novembre, l’import di GNL è cresciuto del 12% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un trend che dovrebbe continuare anche nei prossimi mesi, secondo la Commissione europea.

Il quadro finale: prudenza e occhi aperti

In sintesi, la giornata si è chiusa con un segno di stabilità sul mercato europeo del gas. Gli operatori restano cauti: “Non ci aspettiamo scossoni a breve, ma la volatilità può tornare da un momento all’altro”, ha ammesso un broker milanese poco prima della chiusura. Per ora, quindi, il prezzo resta sotto controllo. Ma l’inverno è appena cominciato.