Il gas supera i 28 euro: un nuovo picco alla borsa Ttf di Amsterdam

Il gas supera i 28 euro: un nuovo picco alla borsa Ttf di Amsterdam

Il gas supera i 28 euro: un nuovo picco alla borsa Ttf di Amsterdam

Giada Liguori

Dicembre 25, 2025

Amsterdam, 24 dicembre 2025 – Il prezzo del gas naturale non smette di salire sulla borsa Ttf di Amsterdam, dove anche nel pomeriggio della vigilia di Natale gli scambi restano vivaci. Oggi, lunedì 24 dicembre, i contratti future con consegna a gennaio sono cresciuti dell’1,9%, fermandosi a 28,26 euro per megawattora. Dietro questo movimento, spiegano gli operatori, ci sono soprattutto le previsioni di temperature più rigide in arrivo sull’Europa nei prossimi giorni.

Il freddo spinge i prezzi e le scorte si fanno sotto

Il mercato del gas naturale europeo risente molto del meteo. Le previsioni per la settimana di Natale parlano chiaro: temperature in calo in molte zone del continente, con punte sotto zero in Germania, Francia e Paesi Bassi. “Il rischio di ondate di freddo fa scattare gli acquisti degli operatori”, racconta un trader di Amsterdam. Così, la domanda di gas per riscaldare case e industrie cresce, e i prezzi corrono.

I dati di oggi di Gas Infrastructure Europe mostrano che le scorte europee di gas sono al 66,5% della capacità, pari a 759,7 terawattora. Un livello ancora rassicurante, dicono gli analisti, ma va tenuto d’occhio: il consumo medio annuo nell’Unione europea è di circa 3.519 TWh. “Le riserve sono buone, ma se il freddo dura troppo, il margine si assottiglia”, avverte un esperto del settore energetico.

Ttf, il termometro dei prezzi del gas

La Ttf di Amsterdam rimane il punto di riferimento per i prezzi del gas in Europa. Oggi i future di gennaio hanno aperto con un leggero rialzo, poi hanno accelerato fino a toccare quota 28,26 euro al MWh poco dopo mezzogiorno. Un prezzo lontano dai picchi folli del 2022, quando si superò quota 300 euro al MWh, ma comunque in crescita rispetto alle ultime settimane.

Gli operatori sottolineano che la volatilità è ancora alta. “Basta una brutta previsione meteo o una notizia su possibili stop alle forniture per far muovere il mercato”, spiega un analista di una società di trading londinese. Per il momento, però, non ci sono segnali di problemi alle infrastrutture o alle principali rotte di approvvigionamento.

Prezzi in aumento, famiglie e imprese in allerta

L’andamento dei prezzi del gas naturale sulla Ttf si riflette direttamente sulle bollette di case e aziende in Italia. Secondo l’Arera, l’Autorità per l’energia, ogni aumento di un euro al MWh si traduce in circa 0,5 centesimi in più al kWh per i consumatori finali. “Seguiamo con attenzione l’andamento dei mercati”, dice un portavoce di Altroconsumo. “In questo periodo ogni rincaro pesa sulle tasche delle famiglie”.

Le aziende che consumano molta energia, soprattutto nei settori chimico e manifatturiero, guardano con preoccupazione a queste oscillazioni. “Ormai abbiamo imparato a convivere con l’incertezza”, ammette il responsabile energia di una grande impresa lombarda. “Ma ogni aumento si traduce in costi extra che ricadono su tutta la filiera”.

Cosa ci aspetta nelle prossime settimane

Gli esperti prevedono che la volatilità continui almeno fino all’Epifania. Molto dipenderà dal meteo e dalla capacità di mantenere scorte sufficienti. “Se il freddo si intensifica o dura più del previsto, potremmo vedere nuovi rialzi”, avverte un analista del centro studi Ref-E.

Per ora, però, il sistema europeo sembra reggere. Le forniture da Norvegia e Algeria sono regolari, e il gas liquefatto (Gnl) continua ad arrivare senza intoppi nei porti principali. Solo se dovessero arrivare problemi sulle rotte o alle infrastrutture, la situazione potrebbe cambiare in fretta.

Nel frattempo, tutti gli occhi restano puntati su Amsterdam e sulle previsioni del tempo. Un Natale più freddo del previsto potrebbe far schizzare ancora più in alto i prezzi del gas naturale in Europa.