Magia natalizia al bioparco: un concerto per giraffe e draghi di Komodo VIDEO

Magia natalizia al bioparco: un concerto per giraffe e draghi di Komodo VIDEO

Magia natalizia al bioparco: un concerto per giraffe e draghi di Komodo VIDEO

Giada Liguori

Dicembre 25, 2025

Verona, 25 dicembre 2025 – Al Parco Natura Viva di Bussolengo e al bioparco Zoom di Torino, la vigilia di Natale ha preso una piega insolita. Tra alberi e recinti, giraffe, scimpanzé, testuggini giganti e persino un drago di Komodo hanno assistito a un mini-concerto dal vivo. L’iniziativa, nata da un’idea dei ricercatori della Fondazione Zoom insieme alle Università di Parma e Padova, fa parte di un progetto che vuole capire come gli animali reagiscono alle canzoni di Natale. Un esperimento curioso che ha regalato agli animali e ai pochi visitatori una festa davvero fuori dal comune.

Animali spettatori: tra curiosità e sospetto

Sul palco c’erano Michele Negrini (in arte Michele Mud) e Ivan Ottolini (Ivan Wildboy), che hanno alternato classici come Jingle Bells, Feliz Navidad, White Christmas e Silent Night. Gli animali, spettatori insoliti, hanno risposto in modo diverso. Le giraffe, per esempio, si sono avvicinate con cautela, ma sono rimaste a guardare per diversi minuti. “Hanno allungato il collo verso la musica, come per capire da dove veniva il suono”, ha raccontato uno dei custodi. Le testuggini giganti e il drago di Komodo invece hanno preferito restare immobili, quasi cullati dalle note.

Gli scimpanzé sono partiti con una certa diffidenza, ma poi la curiosità ha preso il sopravvento: alcuni si sono avvicinati alle sbarre, altri hanno iniziato a vocalizzare tra di loro. “Non è facile catturare l’attenzione degli scimpanzé”, ha spiegato Caterina Spiezio, psicobiologa e responsabile della Ricerca sugli animali alla Fondazione Zoom. “Eppure la musica sembra far emergere comportamenti nuovi”.

Reazioni a sorpresa, specie per specie

Lo studio non si ferma ai grandi mammiferi. Negli anni passati, i ricercatori hanno osservato anche macachi e lemuri messi alla prova con diversi generi musicali. “Abbiamo visto che i macachi diventano più socievoli quando ascoltano musica classica o new age”, ha detto Spiezio. “Al contrario, con la musica pop interagiscono meno”. Nei lemuri invece la musica country scatena un aumento di attività, quasi un’irrequietezza.

Questi dati, raccolti con le università di Parma e Padova, mostrano come la musica possa influenzare il comportamento degli animali in modi ancora poco chiari. “Non tutte le specie reagiscono allo stesso modo”, ha precisato la psicobiologa. “E anche tra individui della stessa specie ci possono essere risposte molto diverse”.

La musica come aiuto per il benessere animale

L’idea di usare la musica per migliorare la vita degli animali non è nuova, ma è ancora poco esplorata. I ricercatori della Fondazione Zoom pensano che ascoltare certi suoni in modo controllato possa aiutare a ridurre lo stress e a favorire comportamenti sociali positivi. “Bisogna però andare con calma”, ha messo in chiaro Spiezio. “Ogni specie sente a modo suo e non esiste una formula unica”.

Il progetto andrà avanti fino all’Epifania. Nei prossimi giorni si raccoglieranno altri dati e osservazioni. L’obiettivo è mettere insieme una base solida per capire se – e come – la musica possa entrare nelle pratiche di arricchimento ambientale dei parchi zoologici italiani.

Un Natale speciale anche per chi guarda

Per i pochi visitatori presenti, vista la stagione, l’esperienza è stata unica. Qualche bambino si è fermato a guardare le giraffe che sembravano ascoltare in silenzio, altri hanno sorriso vedendo le testuggini immobili sotto il sole di dicembre. “Non capita tutti i giorni di vedere un drago di Komodo ascoltare White Christmas”, ha detto una volontaria del parco.

Secondo gli organizzatori, iniziative del genere possono avvicinare il pubblico alla ricerca scientifica e aumentare la consapevolezza sul benessere degli animali. “La musica è un linguaggio universale”, ha concluso Spiezio. “Forse più di quanto pensiamo”.