Roma, 25 dicembre 2025 – Christopher Nolan torna al cinema con una sfida enorme: portare sul grande schermo l’epopea di Ulisse. Il film, dal titolo semplice ma potente, “Odissea”, arriverà nelle sale italiane il 16 luglio e negli Stati Uniti il giorno dopo. Un progetto che, come ha detto Matt Damon – protagonista nel ruolo di Ulisse – “è proprio quello che ti aspetti da un film estivo”, in un’intervista a Empire. Dietro l’apparenza del kolossal, però, c’è un lavoro di ricerca e sperimentazione che ha già acceso il dibattito tra pubblico e critica.
Un cast globale per un racconto senza tempo
La scelta di Nolan di puntare su un cast internazionale ha fatto subito notizia. Anne Hathaway è Penelope, Tom Holland interpreta Telemaco, mentre Robert Pattinson è Antinoo. A loro si aggiungono Zendaya (Atena), Charlize Theron (Circe), Jon Bernthal (Menelao), Benny Safdie (Agamennone) e Bill Irwin (Polifemo). Completano la squadra Lupita Nyong’o, Elliot Page, John Leguizamo, Mia Goth, Jimmy Gonzales, Samantha Morton, Himesh Patel e Will Yun Lee. Nolan ha definito questo gruppo “unico per talento e dedizione” in una recente intervista.
Il trailer che infiamma il web
Il primo trailer ufficiale di “Odissea”, pubblicato su YouTube appena un giorno fa, ha già superato i 16 milioni di visualizzazioni. Si apre con un campo di battaglia: Ulisse, circondato dai suoi uomini in un bosco, riflette sulla guerra e sul desiderio di tornare a casa. “Dopo anni di guerra niente poteva frapporsi fra i miei uomini e casa… neanche io”, dice la voce fuori campo di Damon. Seguono scene veloci: Telemaco e Penelope in un momento intimo, Ulisse su una nave scossa dalle onde, il celebre Cavallo di Troia, la grotta di Polifemo e una tempesta in mare aperto. La musica di Ludwig Goransson accompagna tutto con toni cupi e solenni.
Uno dei momenti più commentati mostra Penelope che stringe il volto di Ulisse e sussurra: “Promettimi che tornerai”. Lui risponde: “E se non ci riuscissi?” Una battuta che ha già scatenato il web. Per molti, è il cuore dell’opera: il ritorno non solo come viaggio, ma come ricerca di sé.
Il pubblico si divide tra entusiasmo e dubbi
Le prime reazioni al trailer, raccolte su YouTube e social, sono per lo più positive. “L’Odissea non parla solo di un viaggio, ma di cosa resta della casa al ritorno. Una storia perfetta per Nolan”, scrive un utente. Un altro aggiunge: “Christopher Nolan trasforma ogni film in un evento”. C’è chi osa paragoni pesanti: “Forse il miglior film dopo Il Signore degli Anelli… speriamo”.
Non mancano però le critiche, soprattutto sulle scelte estetiche. Alcuni spettatori notano dettagli fuori posto nei costumi e nelle scenografie: “Non pensavo che gli antichi greci portassero elmi tipo Batman o navigassero su navi vichinghe”, si legge tra i commenti più discussi. Un dibattito che Nolan sembra aver previsto: “Volevamo dare l’idea di un mondo antico, ma anche misterioso, quasi alieno”, ha detto il regista.
Riprese in pellicola, tra Grecia e Italia
Tra le scelte più discusse c’è quella tecnica: Nolan ha girato tutto in formato Imax 70mm, usando oltre due milioni di metri di pellicola. “Gran parte delle riprese sono state fatte in mare aperto, su onde vere, in luoghi reali”, ha raccontato a Empire. Le location vanno dalla Grecia al Marocco, passando per Islanda e Italia. In particolare, Favignana – nell’arcipelago delle Egadi – è stata scelta per rappresentare Itaca; altre scene sono state girate alle Isole Eolie e a Ostia.
Il budget si aggira intorno ai 250 milioni di dollari. Una cifra alta, ma giustificata dalla complessità delle riprese e dalla volontà di evitare effetti digitali quando possibile. “Volevo mostrare quanto fossero duri quei viaggi per la gente dell’epoca”, ha spiegato Nolan. Solo così si capisce davvero la portata della sfida.
L’attesa cresce, la sfida è lanciata
Con l’uscita fissata a metà luglio, l’attesa per “Odissea” non fa che aumentare. Universal punta a farne uno degli eventi cinematografici dell’anno. Nel frattempo, il pubblico si divide tra entusiasmo e curiosità. E mentre scorrono immagini di battaglie e tempeste, resta una domanda in sospeso: Nolan riuscirà a restituire tutta la forza del mito omerico? Per scoprirlo, bisognerà aspettare ancora qualche mese.
