Putin e Kim Jong Un: l’alleanza che sfida il mondo

Putin e Kim Jong Un: l'alleanza che sfida il mondo

Putin e Kim Jong Un: l'alleanza che sfida il mondo

Matteo Rigamonti

Dicembre 25, 2025

Seoul, 25 dicembre 2025 – Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato una lettera di Capodanno al leader nordcoreano Kim Jong Un, celebrando l’“amicizia invincibile” che lega Russia e Corea del Nord e sottolineando il ruolo dei soldati nordcoreani nel conflitto in Ucraina. Il messaggio, arrivato a Pyongyang la scorsa settimana, è stato diffuso oggi dai media statali nordcoreani e rilanciato dall’agenzia ufficiale Kcna.

Putin ringrazia Pyongyang per il sostegno militare

Nella lettera, Putin ha voluto esprimere gratitudine per l’impegno dei militari nordcoreani nelle operazioni russe, definendo il loro intervento una prova concreta di “fratellanza militante”. Come riporta la Kcna, il presidente russo ha scritto: “L’eroico intervento dei soldati dell’Esercito Popolare Coreano nelle battaglie per la liberazione della regione di Kursk dagli occupanti, insieme al lavoro degli ingegneri coreani in territorio russo, ha dimostrato chiaramente l’invincibile amicizia tra i nostri popoli”.

Queste parole arrivano in un momento in cui la collaborazione tra Mosca e Pyongyang si fa sempre più stretta. Secondo i servizi di intelligence sudcoreani e occidentali, nel 2024 la Corea del Nord avrebbe inviato più di 10.000 soldati in Russia, soprattutto nella regione di Kursk, accompagnati da rifornimenti di proiettili d’artiglieria, missili e sistemi missilistici a lungo raggio. Se confermato, sarebbe un salto significativo nei rapporti tra i due Paesi.

Il trattato strategico e le nuove alleanze

Putin ha poi ricordato il “trattato di partenariato strategico globale” firmato durante la sua visita a Pyongyang nel giugno 2024. “Le disposizioni di questo storico accordo sono state rispettate grazie ai nostri sforzi congiunti”, ha scritto, evidenziando come la collaborazione abbia già portato a risultati tangibili sul campo.

Il trattato, siglato sei mesi fa da Kim e Putin, prevede una cooperazione più stretta in campo militare, economico e tecnologico. Da allora, fonti diplomatiche sudcoreane segnalano un aumento degli scambi tra i due Paesi: non solo armamenti, ma anche tecnici e ingegneri nordcoreani al lavoro su progetti infrastrutturali nelle zone russe più colpite dal conflitto.

La reazione internazionale e i rischi per la sicurezza

L’annuncio dell’invio di soldati nordcoreani in Russia ha suscitato allarme nelle cancellerie occidentali. A Seul, il portavoce del ministero della Difesa ha parlato di “sviluppo inquietante”, mentre fonti della Nato hanno definito la collaborazione Mosca-Pyongyang come “un fattore che destabilizza la sicurezza globale”. Gli Stati Uniti, tramite il Dipartimento di Stato, hanno ribadito che “qualsiasi sostegno militare della Corea del Nord alla Russia viola le risoluzioni Onu”.

Secondo i primi accertamenti dei servizi occidentali, i soldati nordcoreani sarebbero stati impiegati soprattutto in ruoli logistici e di supporto nelle retrovie, ma non mancano segnalazioni del loro coinvolgimento diretto nelle operazioni militari nella regione di Kursk. Un dettaglio che alimenta timori su una possibile escalation del conflitto e su nuove forniture di armi da parte di Pyongyang.

Kim Jong Un rafforza la sua posizione internazionale

Per Kim Jong Un, l’alleanza con Mosca rappresenta un’occasione per rafforzare la posizione internazionale della Corea del Nord, isolata da anni a causa delle sanzioni. Secondo analisti sudcoreani, il regime punta a ottenere in cambio tecnologia militare avanzata e aiuti economici, oltre a una maggiore legittimazione sulla scena mondiale.

A Pyongyang, la lettera di Putin è stata accolta con entusiasmo dai media ufficiali. In un editoriale pubblicato questa mattina dal Rodong Sinmun, organo del Partito dei Lavoratori, si legge che “la solidarietà tra Corea del Nord e Russia è oggi più forte che mai”. Un messaggio che si fa sentire anche nelle strade della capitale, dove – secondo testimoni – sono apparsi manifesti celebrativi davanti alle principali sedi istituzionali.

Uno scenario in rapido cambiamento

La collaborazione tra Russia e Corea del Nord apre un nuovo capitolo nei rapporti internazionali dell’Asia nordorientale. Mosca cerca nuovi alleati per sostenere lo sforzo bellico in Ucraina, mentre Pyongyang vede in questo legame una via per uscire dall’isolamento. Restano però molte incognite: dagli effetti delle nuove sanzioni occidentali alle possibili conseguenze sugli equilibri regionali.

Solo nelle prossime settimane capiremo davvero quale impatto avrà l’intesa tra Putin e Kim. Intanto, la lettera da Mosca a Pyongyang conferma che l’asse tra i due Paesi si sta rafforzando. E che la guerra in Ucraina continua a spostare gli equilibri delle alleanze, ben oltre i confini europei.