Mosca, 25 dicembre 2025 – Due bombardieri strategici russi Tu-95MS hanno sorvolato ieri le acque internazionali del Mare di Barents e del Mare di Norvegia, in una missione di volo che, secondo il Ministero della Difesa russo, è durata più di sette ore. Durante il tragitto, i due velivoli sono stati seguiti da caccia stranieri in alcuni tratti, mentre la scorta diretta è stata affidata ai Su-33 della Marina russa.
Sette ore tra cieli freddi e scorte aeree
La notizia, rilanciata dall’agenzia russa Tass e confermata da fonti ufficiali di Mosca, arriva in un momento di grande attenzione verso la presenza militare nell’Artico e nel Nord Atlantico. “Il volo è durato oltre sette ore”, ha spiegato un portavoce del Ministero della Difesa russo, assicurando che tutto si è svolto “nel rispetto delle regole internazionali per l’uso dello spazio aereo”. I bombardieri Tu-95MS, chiamati “Bear” dalla NATO, sono partiti da una base non specificata e hanno seguito una rotta che li ha fatti volare lungo i confini settentrionali dell’Europa.
Caccia stranieri al seguito
Durante alcune fasi del volo, i bombardieri sono stati “scortati da caccia stranieri”, ha aggiunto il Ministero, senza però precisare di quali forze si trattasse. Fonti occidentali sentite da alanews.it spiegano che in casi simili sono spesso coinvolti Eurofighter britannici o F-16 norvegesi, che decollano per identificare e tenere d’occhio i velivoli russi quando si avvicinano allo spazio aereo della NATO. In questa occasione, però, non si sono registrati incidenti o violazioni. “Sono procedure standard”, ha detto un funzionario della difesa norvegese, “i nostri caccia decollano subito ogni volta che un aereo militare non alleato si avvicina alle nostre zone di responsabilità”.
La scorta russa: i Su-33
A proteggere i bombardieri ci hanno pensato i Su-33, caccia imbarcati della Marina russa progettati per volare anche in condizioni difficili. “I nostri piloti hanno seguito tutte le procedure previste”, ha riferito una fonte militare russa citata dalla Tass. I Su-33 hanno accompagnato i Tu-95MS nei tratti più delicati, soprattutto vicino alle rotte commerciali e alle zone strategiche per Mosca.
Tra tensioni e sorveglianza
L’attività dei bombardieri strategici russi nel nord non è una novità, ma va letta in un contesto di crescenti tensioni tra Mosca e i Paesi NATO. Negli ultimi mesi, secondo il Comando Aeronautico Alleato, sono aumentate le missioni di pattugliamento sia da parte russa che occidentale. “Seguiamo la situazione con attenzione”, ha detto un portavoce della NATO da Bruxelles, “ma non vediamo cambiamenti significativi rispetto agli anni scorsi”.
Il Tu-95MS: vecchio ma ancora temuto
Il Tu-95MS è uno dei pochi bombardieri a turboelica ancora in servizio nel mondo. Può trasportare missili da crociera e volare per più di 10mila chilometri senza rifornire. Le missioni nel Mare di Barents e nel Mare di Norvegia sono routine, usate per addestramento e per mostrare la capacità operativa. Per gli esperti, questi voli servono anche a testare la prontezza delle difese aeree occidentali.
Niente violazioni, solo sorveglianza
Le fonti russe hanno ribadito che il volo si è svolto “solo su acque neutrali”, senza entrare nello spazio aereo dei Paesi vicini. Anche le autorità norvegesi e britanniche hanno confermato questa mattina che non ci sono state violazioni. “Abbiamo mantenuto alta l’attenzione”, ha detto un portavoce del Ministero della Difesa norvegese, “ma la situazione è rimasta sotto controllo dall’inizio alla fine”.
E adesso cosa succede?
Il sorvolo dei Tu-95MS nel Mare di Barents e nel Mare di Norvegia fa parte delle esercitazioni regolari di Mosca per tenere allenate le proprie forze strategiche. Resta da vedere se nei prossimi mesi le attività di questo tipo aumenteranno, soprattutto alla luce delle tensioni geopolitiche in corso. Per ora, spiegano fonti europee, “la linea resta quella della vigilanza e del dialogo”.
