Capri, 26 dicembre 2025 – A poche ore dal via, la 30ª edizione di Capri Hollywood ha scelto di celebrare uno dei grandi maestri del cinema contemporaneo: Guillermo del Toro. Il regista messicano, autore del recente “Frankenstein”, riceverà il Capri Visionary Award, un premio che riconosce la sua abilità nel rielaborare i miti più noti della cultura moderna e nel dialogare con il pubblico di tutto il mondo.
Guillermo del Toro: il premio per “Frankenstein”
Il festival, organizzato dall’Istituto Capri nel Mondo con il supporto del Ministero della Cultura e della Regione Campania, ha motivato la scelta sottolineando come l’ultimo film di del Toro sia una “rilettura personale” del celebre romanzo di Mary Shelley. Presentato in anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2025, “Frankenstein” è prodotto da Netflix e vanta un cast internazionale di primo piano: Oscar Isaac è Victor Frankenstein, affiancato da Jacob Elordi, Mia Goth e Christoph Waltz.
Gli organizzatori sottolineano come il lavoro di del Toro si inserisca in un percorso coerente, fatto di attenzione ai grandi archetipi e di un continuo equilibrio tra immaginazione fantastica e profondità emotiva. Nella nota ufficiale si legge: “Del Toro è un autore capace di unire cinema d’autore e grande industria, rigore stilistico e dialogo con il grande pubblico”.
Un festival che unisce cinema e territorio
Quest’anno, con l’attore anglo-siciliano Vince Riotta alla guida come chairman, la manifestazione prende il via già nel pomeriggio del 26 dicembre con tre proiezioni gratuite tra Anacapri e il centro congressi di Capri. L’apertura ufficiale è invece fissata per la mattina del 27 dicembre ad Anacapri, dove la banda della gendarmeria vaticana accompagnerà la cerimonia inaugurale. Un dettaglio non da poco: la banda è stata scelta per il suo impegno nella promozione della pace e del dialogo attraverso la musica, come spiegano gli organizzatori.
Con il sostegno di partner privati come Intesa Sanpaolo e Givova, il festival si conferma uno degli appuntamenti più attesi del panorama cinematografico italiano invernale. La presenza di del Toro – già vincitore di due Oscar con “La forma dell’acqua” per miglior regia e miglior film – aggiunge prestigio a una rassegna che negli anni ha attirato nomi di primo piano del cinema internazionale.
Del Toro: dagli Oscar ai nuovi progetti
Nato nel 1964, Guillermo del Toro è una delle figure più importanti del cinema mondiale degli ultimi vent’anni. Il suo stile, riconoscibile per la cura nei dettagli visivi e la capacità di mescolare elementi fantastici con temi universali, ha conquistato critica e pubblico. “La forma dell’acqua”, presentato a Venezia nel 2017, gli ha portato due statuette agli Academy Awards. Da allora, il regista messicano non ha mai smesso di esplorare il confine tra realtà e immaginazione, alternando film d’autore a produzioni più commerciali.
“Frankenstein”, il suo ultimo lavoro, segna un ritorno al grande romanzo gotico, ma con uno sguardo del tutto personale. Chi ha già visto le prime immagini parla di un film intimo e visivamente potente, capace di dare nuova vita alla creatura nata dalla penna di Mary Shelley. Del Toro, in un’intervista recente, ha detto: “Ho sempre sentito Frankenstein come una storia di solitudine e voglia di appartenenza. Era il momento giusto per raccontarla a modo mio”.
Capri Hollywood: un ponte tra culture
Premiare del Toro rientra nella tradizione di Capri Hollywood, festival nato 30 anni fa per fare da ponte tra il cinema italiano e quello internazionale. Nel corso degli anni la rassegna ha ospitato registi, attori e produttori da tutto il mondo, trasformando l’isola in un punto d’incontro culturale durante le feste natalizie.
Le proiezioni gratuite e gli incontri con i protagonisti sono pensati non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per il pubblico locale e i numerosi visitatori che affollano Capri in questo periodo. “Vogliamo che il festival sia un’occasione di scambio vero”, spiega Tony Petruzzi, direttore artistico dell’evento. E in effetti, solo quando le luci si spengono in sala si capisce quanto il cinema possa ancora unire mondi diversi.
La 30ª edizione si annuncia quindi ricca di eventi e ospiti internazionali. Ma sarà soprattutto l’omaggio a Guillermo del Toro a segnare la scena: un riconoscimento al suo talento visionario e alla capacità di reinventare i miti senza mai perdere di vista le emozioni più profonde.
