Trump e Zelensky si incontrano a Mar-a-Lago: cosa aspettarsi da questo incontro storico

Trump e Zelensky si incontrano a Mar-a-Lago: cosa aspettarsi da questo incontro storico

Trump e Zelensky si incontrano a Mar-a-Lago: cosa aspettarsi da questo incontro storico

Matteo Rigamonti

Dicembre 26, 2025

Palm Beach, 26 dicembre 2025 – Donald Trump e Volodymyr Zelensky si vedranno domenica prossima a Mar-a-Lago, in Florida, per discutere dei possibili sviluppi sul piano di pace per l’Ucraina. La notizia, lanciata dal giornalista di Axios Barak Ravid su X, è stata confermata da una fonte di alto livello del governo ucraino. L’appuntamento arriva in un momento delicato per il conflitto in Europa orientale e viene visto come un segnale di “progressi significativi nei negoziati”, secondo la stessa fonte.

Trump e Zelensky: il vertice che tutti aspettano a Mar-a-Lago

La scelta di Mar-a-Lago, la residenza privata dell’ex presidente, non è un caso. Da mesi, Trump – che ha già annunciato la sua candidatura per le presidenziali del 2024 – resta molto attivo sulla scena internazionale, soprattutto sul dossier ucraino. L’incontro con Zelensky, in programma per domenica pomeriggio (ora locale), sarà il primo faccia a faccia tra i due leader da quando la guerra è entrata nel suo terzo anno.

La delegazione ucraina dovrebbe arrivare già sabato sera in Florida. Non sono stati diffusi dettagli sull’agenda ufficiale, ma fonti vicine a Kiev parlano di “colloqui riservati” e di una possibile “dichiarazione congiunta” al termine dell’incontro. Non è chiaro se saranno presenti altri funzionari americani o rappresentanti della diplomazia europea.

Piano di pace: cosa sappiamo sui presunti progressi

Il riferimento a “progressi significativi” nei negoziati ha subito attirato l’attenzione degli osservatori internazionali. Da settimane circolano indiscrezioni su una proposta americana che prevederebbe il congelamento delle linee del fronte e l’avvio di un negoziato sotto garanzia internazionale. Ma finora nessun dettaglio ufficiale è stato reso pubblico.

Un consigliere del presidente ucraino, che ha chiesto di restare anonimo, ha spiegato che “l’Ucraina resta aperta a ogni iniziativa che porti a una pace giusta e duratura”, ma ha ribadito che “la sovranità e l’integrità territoriale non sono negoziabili”. Dall’altra parte, Trump ha più volte detto di voler “fermare la guerra in 24 ore”, senza però entrare nel merito delle sue proposte.

Reazioni contrastanti: tra scetticismo e speranza

L’annuncio dell’incontro ha diviso le opinioni sia a Washington sia a Kiev. Alcuni membri del Congresso americano hanno espresso dubbi sull’efficacia dell’iniziativa, ricordando che “qualsiasi accordo dovrà passare dal Congresso”, come ha sottolineato il senatore democratico Chris Murphy. Dal Cremlino, invece, il portavoce Dmitry Peskov si è limitato a dire che “Mosca segue con attenzione ogni sviluppo”, senza sbilanciarsi.

A Kiev, la notizia è stata accolta con prudenza. In piazza Maidan, nel cuore della capitale, alcuni cittadini hanno mostrato speranza: “Forse questa volta si muove qualcosa”, dice Olena, 42 anni. Altri temono invece che si possano fare concessioni troppo ampie. “Non possiamo cedere territori”, avverte Viktor, insegnante. Il clima resta teso, ma cresce il desiderio di una soluzione diplomatica.

La guerra che non si ferma: il peso della crisi internazionale

L’incontro arriva mentre la guerra in Ucraina sembra bloccata. Secondo l’ONU, più di 10 milioni di persone hanno dovuto lasciare le loro case dall’inizio del conflitto. Sul fronte militare, le linee restano quasi ferme da settimane, e i negoziati ufficiali tra Kiev e Mosca sono fermi da mesi.

Nel frattempo, Unione Europea e NATO continuano a sostenere l’Ucraina sia con aiuti militari sia economici. Ma cresce la pressione internazionale per trovare una via d’uscita. “Serve uno sforzo comune per fermare la sofferenza dei civili”, ha detto nei giorni scorsi il segretario generale dell’ONU António Guterres.

Lo sguardo è su Mar-a-Lago: cosa aspettarsi

Per ora, il futuro dei negoziati resta incerto. L’incontro di domenica a Mar-a-Lago potrebbe essere una svolta o solo un passaggio intermedio. Di sicuro, vedere Trump e Zelensky insieme nella stessa stanza riaccende i riflettori sulla possibilità di un accordo. E mentre il mondo guarda con attenzione, le aspettative – tra speranza e scetticismo – restano sospese.