Addio a Aldo Maria Brachetti Peretti: il leader che ha trasformato l’Api per tre decenni

Addio a Aldo Maria Brachetti Peretti: il leader che ha trasformato l'Api per tre decenni

Addio a Aldo Maria Brachetti Peretti: il leader che ha trasformato l'Api per tre decenni

Giada Liguori

Dicembre 27, 2025

Roma, 27 dicembre 2025 – È morto oggi a Roma, all’età di 93 anni, Aldo Brachetti Peretti, storico presidente del Gruppo Api. Una figura chiave nel mondo dell’energia italiana dagli anni Sessanta in poi, ha guidato per più di trent’anni l’azienda di famiglia, lasciando un’impronta profonda nel settore petrolifero e nello sviluppo economico del Paese.

Tra industria e università: una vita da protagonista

Nato nel 1932, Brachetti Peretti si era laureato in Economia e Commercio. Nel 1957, a soli venticinque anni, entrò nell’azienda fondata dal padre, la Anonima Petroli Italiana. Non si è mai limitato all’attività imprenditoriale: ha insegnato all’università di Roma e Parma, un impegno che portava avanti con passione. I colleghi ricordano come fosse sempre attento a formare le nuove generazioni e a portare innovazione in azienda.

Il volto dell’energia italiana per decenni

Alla guida di Api, Brachetti Peretti ha visto e affrontato le grandi sfide del settore energetico. Dalla crisi petrolifera degli anni Settanta fino alle prime spinte verso la transizione ecologica, la sua gestione è stata spesso citata come un modello di equilibrio tra crescita industriale e rispetto del territorio. “Con la scomparsa di Aldo Maria Brachetti Peretti – ha detto Giacomo Bugaro, assessore regionale alle Marche – l’Italia perde un grande capitano d’industria, protagonista del dopoguerra”.

Bugaro ha sottolineato il ruolo decisivo di Brachetti Peretti nella crescita industriale italiana, soprattutto nel guidare Api attraverso momenti difficili come la liberalizzazione del mercato e le nuove norme ambientali. La raffineria di Falconara Marittima, uno dei centri produttivi più importanti di Api, è diventata in quegli anni un punto di riferimento per tutta la regione.

Un legame forte con le Marche e Falconara

Non solo industria. Il rapporto di Brachetti Peretti con le Marche era profondo. “L’ho conosciuto e frequentato per anni – racconta Bugaro – e ho sempre ammirato la sua passione per la regione e le sue qualità imprenditoriali”. Oggi, la presenza di Api a Falconara Marittima resta una realtà chiave per l’economia locale.

Ma c’è anche un altro lato meno noto: la sua passione per il vino. Nelle campagne marchigiane aveva fondato l’azienda vitivinicola “Il Pollenza”, un progetto che considerava un orgoglio personale. “Era un suo vero amore – continua Bugaro – un modo per restituire qualcosa alla terra che tanto gli aveva dato”.

Un’eredità di impresa e umanità

Nel corso della sua lunga carriera, Brachetti Peretti ha saputo unire grande visione industriale a una cura genuina per le persone. Chi lo ha incontrato, sia negli uffici di via Salaria che tra i vigneti de “Il Pollenza”, lo ricorda come un uomo riservato ma diretto, capace di ascoltare e di prendere decisioni rapide. La sua figura è legata a un’epoca in cui l’industria crescevano insieme alle comunità che la circondavano.

Alla famiglia sono arrivati tanti messaggi di cordoglio e stima. “Le mie più sincere condoglianze – ha concluso Bugaro – per una perdita che riguarda non solo i suoi cari, ma tutto il tessuto produttivo delle Marche”.

Addio a un capitano d’industria, fine di un’epoca

La morte di Aldo Brachetti Peretti chiude un capitolo importante della storia industriale italiana. In queste ore, tra Roma e Falconara, arrivano numerosi messaggi di cordoglio da imprenditori, politici e cittadini. Un segno chiaro dell’impatto che ha avuto sul Paese. E forse anche della nostalgia per un modo di fare impresa che oggi sembra sempre più raro.