Bolzano, 27 dicembre 2025 – Un’immagine choc ha fatto capolino nei giorni scorsi nella vetrina di un negozio di articoli sportivi in via Museo, a due passi dall’ingresso dei mercatini di Natale di Bolzano. Un manifesto che ritrae Giorgia Meloni con i tratti di Adolf Hitler ha subito attirato l’attenzione, scatenando reazioni forti tra cittadini e turisti. A segnalare l’accaduto è stato il deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì, che non ha perso tempo a denunciare l’accaduto.
Il manifesto Meloni-Hitler: polemica e intervento rapido
Secondo Urzì, il proprietario del negozio avrebbe trasformato la sua vetrina in una sorta di “mini centro sociale”, esponendo volantini e manifesti critici contro i decreti Sicurezza voluti dal governo Meloni. Tra questi spiccava proprio il manifesto che sovrapponeva il volto della premier a quello del dittatore nazista. L’immagine è stata notata da molti passanti la mattina del 24 dicembre, proprio all’ingresso dei mercatini, uno dei luoghi più frequentati della città. “Metterlo lì non è stato un caso – ha detto Urzì – la visibilità era assicurata”.
La protesta non si è fatta attendere. Alcuni abitanti si sono radunati davanti al negozio, chiedendo con forza la rimozione immediata di quei materiali. Nel giro di poche ore, i manifesti sono spariti, strappati in parte dai residenti, in parte dal titolare stesso dopo l’arrivo della polizia. “Su certe provocazioni dobbiamo avere tolleranza zero”, ha ribadito Urzì, che coordina Fratelli d’Italia per il Trentino-Alto Adige.
Tensione ai mercatini più amati d’Italia
L’episodio arriva in un momento già carico di tensioni politiche. I mercatini di Natale di Bolzano attirano ogni anno centinaia di migliaia di visitatori – oltre 700mila secondo l’APT locale – e sono un crocevia di culture e sensibilità diverse. Eppure, proprio qui, la polemica è esplosa con forza. “Non è la prima volta che si usano immagini forti per criticare il governo, ma stavolta si è toccato un limite pericoloso”, racconta un commerciante della zona, che preferisce restare anonimo.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia municipale, che hanno raccolto testimonianze e scattato foto. Al momento non ci sono denunce ufficiali, ma la vicenda potrebbe avere risvolti legali: mostrare pubblicamente immagini offensive o diffamatorie può configurare reati perseguibili d’ufficio.
Reazioni social e politiche in fermento
La notizia ha fatto rapidamente il giro del web. Sui social si sono moltiplicati commenti e dibattiti, con opinioni divise tra chi ha condannato l’iniziativa e chi ha difeso la libertà di espressione, pur senza condividere il paragone con Hitler. “Non sono d’accordo con i decreti Sicurezza, ma paragonare Meloni a Hitler è esagerato”, ha scritto un attivista bolzanino su Facebook.
Da parte sua, Urzì ha chiesto un intervento netto delle istituzioni: “Serve una risposta chiara contro ogni forma di estremismo e intolleranza”. Nessuna dichiarazione ufficiale, invece, è arrivata dalla premier Meloni o da esponenti del governo nazionale. Anche il Comune di Bolzano, guidato dal sindaco Renzo Caramaschi, è rimasto in silenzio.
Un passato di polemiche e un presente incerto
Bolzano non è nuova a polemiche legate a manifesti politici. Già nel 2022, durante la campagna per le provinciali, alcune immagini satiriche avevano acceso il dibattito tra i partiti locali. Ma questa volta il riferimento al nazismo ha scatenato un’ondata di indignazione più ampia.
Secondo fonti della polizia locale, sono in corso ulteriori accertamenti per capire chi abbia affisso quei manifesti e se ci siano violazioni da sanzionare. Nel frattempo, i mercatini proseguono come da programma: tra le luci colorate e il profumo di dolci tirolesi, però, resta una tensione difficile da ignorare. “A Natale ci si aspetta altro”, ha commentato una signora in fila per un bicchiere di vin brulé.
Il caso del manifesto Meloni-Hitler a Bolzano riporta al centro il dibattito sui confini della satira politica e sulla convivenza civile in una città che da sempre è un crocevia di culture e identità diverse.
