Leoni di San Zeno vandalizzati: indagini aperte per scoprire i colpevoli

Leoni di San Zeno vandalizzati: indagini aperte per scoprire i colpevoli

Leoni di San Zeno vandalizzati: indagini aperte per scoprire i colpevoli

Matteo Rigamonti

Dicembre 27, 2025

Verona, 27 dicembre 2025 – Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, i leoni stilofori all’ingresso della basilica di San Zeno sono stati imbrattati con vernice verde e scritte a favore della Palestina. Poco lontano, in piazza Corrubbio, è comparsa la scritta “Free Gaza” ai piedi del monumento al Bersagliere. La Digos è al lavoro per scoprire chi c’è dietro questo gesto provocatorio, arrivato proprio nel cuore delle festività natalizie.

Indagini già nel vivo: primi sospetti

Gli agenti della Digos di Verona hanno subito iniziato a visionare le immagini delle telecamere intorno alla basilica e nelle vie vicine. Secondo le prime informazioni, le registrazioni hanno permesso di restringere il cerchio dei sospetti. “Stiamo lavorando senza sosta per arrivare agli autori – ha detto un funzionario della questura – e contiamo di identificarli nelle prossime ore”. Nel frattempo, una scritta simile, questa volta blu, è stata trovata anche sulle mura di Castelvecchio, un altro simbolo storico della città.

I danni ai monumenti: valutazioni delicate

Nella mattina del 25 dicembre, i tecnici del Comune e della Soprintendenza ai Beni Culturali sono intervenuti per fare una prima valutazione dei danni. Ora bisogna capire come togliere la vernice senza rovinare la pietra antica dei leoni stilofori e delle altre superfici colpite. “Serve molta attenzione – ha spiegato un restauratore presente sul posto – perché ogni intervento rischia di lasciare segni permanenti”. Non è ancora chiaro se la vernice si potrà rimuovere facilmente o se serviranno trattamenti più pesanti.

La reazione delle istituzioni: “Un gesto odioso”

La risposta delle istituzioni è stata immediata. Il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, ha definito l’episodio “un atto vergognoso”, sottolineando anche il momento scelto dagli autori. “È vergognoso quello che è successo a Verona, dove sedicenti attivisti hanno profanato Castelvecchio e la Basilica di San Zeno – ha dichiarato Mazzi –. Un gesto ancora più odioso perché fatto a Natale”. Il sottosegretario ha chiesto che le forze dell’ordine trovino presto i responsabili e che la magistratura li obblighi a risarcire “fino all’ultimo euro” i danni al patrimonio pubblico.

Sconcerto e rabbia in città

Anche l’assessora alla Cultura del Comune di Verona ha espresso “profondo sconforto” per l’accaduto, ribadendo quanto sia importante proteggere i monumenti cittadini. La mattina del 25 dicembre, molti residenti si sono fermati davanti alla basilica, guardando i danni con amarezza. C’è chi scuoteva la testa, chi scattava foto con il cellulare. “Non è così che si protesta”, ha detto una signora di San Zeno. La comunità è colpita non solo per l’offesa al patrimonio artistico, ma anche per il fatto che tutto sia accaduto proprio a Natale.

Un gesto nel clima teso del Medio Oriente

Le scritte a Verona si inseriscono in un clima internazionale segnato dalle tensioni nel Medio Oriente. Negli ultimi mesi, episodi simili sono stati segnalati in altre città italiane, spesso con messaggi a favore della causa palestinese. Ma le autorità ricordano che il dissenso non può mai giustificare atti vandalici contro i beni culturali. “La libertà di espressione ha un limite: il rispetto per la storia e l’identità di tutti”, ha spiegato un portavoce della Soprintendenza.

Cosa succederà adesso

Nelle prossime ore sono attesi aggiornamenti sulle indagini. Gli investigatori stanno incrociando i filmati con altre segnalazioni arrivate nella notte tra il 24 e il 25 dicembre. Intanto, la polizia invita chi ha visto movimenti strani vicino alla basilica o a Castelvecchio a farsi avanti. La città aspetta risposte: solo così si potrà capire chi ha voluto colpire i suoi simboli più importanti proprio nel giorno di Natale.