Tragedia a Torino: dopo la messa di Natale, un’auto pirata uccide Claudio Pogliano e una giovane si presenta alla polizia

Tragedia a Torino: dopo la messa di Natale, un'auto pirata uccide Claudio Pogliano e una giovane si presenta alla polizia

Tragedia a Torino: dopo la messa di Natale, un'auto pirata uccide Claudio Pogliano e una giovane si presenta alla polizia

Matteo Rigamonti

Dicembre 27, 2025

Torino, 27 dicembre 2025 – Una notte di Natale che ha lasciato un segno indelebile a Leini, alle porte di Torino. Claudio Pogliano, 75 anni, è stato travolto e ucciso da un’auto pirata mentre tornava a casa dopo la messa del 25 dicembre. Due giorni dopo, una ragazza di 21 anni di Volpiano si è presentata spontaneamente ai carabinieri, ammettendo di essere stata lei alla guida. Ora dovrà rispondere di omicidio stradale.

Travolto sulle strisce: la tragedia alla rotonda di Leini

I carabinieri della compagnia di Venaria hanno ricostruito quanto accaduto poco dopo le 23.30 all’incrocio tra via Lombardore e via Coppi, in una zona tranquilla di Leini. Pogliano, pensionato molto noto in paese, stava attraversando sulle strisce pedonali, proprio davanti alla rotonda principale. È stato investito in pieno da una Fiat Grande Punto grigia, che lo ha trascinato per oltre venti metri. L’impatto è stato fatale: l’uomo è morto sul colpo, come confermato dai soccorritori del 118 arrivati pochi minuti dopo.

La fuga e la confessione

La conducente non si è fermata a prestare soccorso. Anzi, ha abbandonato sia il luogo dell’incidente sia l’auto, lasciandola poi in una zona periferica di Leini. La vettura, intestata alla madre della ragazza, è stata trovata e sequestrata dai carabinieri nella mattinata del 26 dicembre. Pressata dalle indagini e dalle testimonianze raccolte, la giovane si è infine presentata in caserma a Volpiano. “Sono stata io”, avrebbe detto, secondo quanto riferito da fonti investigative.

In auto con lei, il fratello e un’amica

Quella notte non era da sola. In macchina con la ragazza c’erano il fratello ventenne e un’amica di 18 anni. Entrambi sono stati identificati e ascoltati come persone informate sui fatti. Per tutti e tre è scattata la denuncia per omissione di soccorso. Gli investigatori cercano di capire se i passeggeri abbiano provato a fermare la conducente o se abbiano condiviso la scelta di scappare. “Stiamo ricostruendo ogni dettaglio”, ha spiegato una fonte della procura di Ivrea, che coordina le indagini.

Il lutto a Leini e le indagini in corso

Claudio Pogliano era una figura conosciuta e apprezzata in paese. Ex dipendente comunale, partecipava attivamente alla vita della parrocchia. La sua morte ha scosso la comunità: “Era una persona gentile, sempre disponibile”, ha ricordato don Marco, parroco della chiesa dove Pogliano aveva appena assistito alla messa di Natale. Sul luogo dell’incidente sono apparsi fiori, biglietti e una candela accesa vicino alle strisce pedonali.

Gli inquirenti stanno ora esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza vicino alla rotonda per chiarire la dinamica dell’investimento. Si attendono anche i risultati degli esami tossicologici sulla conducente, che – secondo le prime indiscrezioni – è risultata negativa all’alcoltest.

Le accuse e i prossimi passi

La procura di Ivrea ha contestato alla ragazza l’accusa di omicidio stradale, aggravata dalla fuga e dall’omissione di soccorso. Per il fratello e l’amica si profila una denuncia per il mancato intervento dopo l’incidente. “Non potevamo fare nulla”, avrebbe detto uno dei ragazzi ai carabinieri, ma gli investigatori vogliono capire se ci siano state pressioni o tentativi di depistaggio.

Nei prossimi giorni la giovane sarà ascoltata di nuovo per spiegare la fuga e ricostruire minuto per minuto cosa è successo dopo l’impatto. Intanto, Leini si prepara a dare l’ultimo saluto a Claudio Pogliano: i funerali si terranno il 29 dicembre nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.