Due adolescenti si consegnano dopo il ferimento di un 18enne nella movida di Chiaia

Due adolescenti si consegnano dopo il ferimento di un 18enne nella movida di Chiaia

Due adolescenti si consegnano dopo il ferimento di un 18enne nella movida di Chiaia

Matteo Rigamonti

Dicembre 28, 2025

Napoli, 28 dicembre 2025 – Due ragazzi minorenni, uno di 15 anni e l’altro di 17, si sono presentati spontaneamente alle forze dell’ordine ieri sera, confessando di aver preso parte all’aggressione a colpi di coltello avvenuta nella notte tra il 27 e il 28 dicembre in via Bisignano, nel cuore della movida di Chiaia. La vittima, Bruno Petrone, un diciottenne del quartiere Vicaria e calciatore dilettante, è ricoverata in rianimazione all’ospedale San Paolo. Le sue condizioni sono ancora riservate.

Due adolescenti si consegnano: la confessione e i primi sviluppi

Il primo a presentarsi è stato il più giovane, accompagnato dal proprio avvocato, negli uffici della questura di via Medina. Ha ammesso di essere stato lui a colpire Petrone con un coltello, durante quella che ha definito una “spedizione” organizzata insieme ad altri ragazzi. Il secondo, 17 anni, si è invece costituito in caserma, alla Pastrengo dei carabinieri, riconoscendo di aver partecipato all’agguato.

Gli investigatori della Compagnia Napoli Centro ricostruiscono così i fatti: i due, insieme ad altri giovani ancora da identificare, sarebbero arrivati in via Bisignano a bordo di almeno due scooter. Un’azione veloce, pianificata. “Non è stata una lite scoppiata all’improvviso”, ha raccontato una fonte vicina alle indagini. “Sembrava tutto già deciso”.

L’agguato tra i locali: come è andata la notte

Erano circa le 2.30 quando, secondo gli amici della vittima, il gruppo ha raggiunto Petrone e i suoi compagni mentre passeggiavano tra i locali affollati della zona dei “baretti”. Un attimo di confusione, poi la violenza: il ragazzo è stato colpito con almeno una coltellata all’addome. Gli aggressori sono scappati subito dopo, lasciandolo a terra.

Sul posto sono arrivati carabinieri e 118. Petrone è stato portato d’urgenza all’ospedale San Paolo, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. “Le sue condizioni sono gravi”, ha detto un medico del reparto di rianimazione stamattina. I familiari, invece, hanno preferito mantenere il silenzio.

Telecamere e testimonianze: la svolta nelle indagini

Nelle ore seguenti, gli investigatori hanno ascoltato gli amici della vittima e raccolto i filmati delle telecamere di sorveglianza lungo via Bisignano e nelle strade vicine. Le immagini hanno permesso di ricostruire parte dei movimenti del gruppo, prima e dopo l’aggressione.

La vera svolta è arrivata solo in serata, con la confessione dei due minorenni. Ora sono a disposizione del pubblico ministero della procura minorile, che nelle prossime ore li interrogherà per capire ruoli e motivi dell’agguato.

Spedizione punitiva? I motivi ancora da chiarire

Gli inquirenti non escludono che si sia trattato di una spedizione punitiva. Petrone non ha precedenti penali né legami con ambienti criminali. “Stiamo cercando di capire se ci siano stati screzi o episodi tra i ragazzi in passato”, ha spiegato un investigatore. Per ora nessuna pista è esclusa: né quella di un regolamento di conti tra coetanei, né quella di una vendetta legata a questioni personali.

Nel quartiere Vicaria, dove vive con la famiglia, la notizia ha fatto subito rumore. “Era un ragazzo tranquillo”, dicono i vicini. “Non aveva mai dato problemi”.

La città sotto choc e le prossime mosse degli investigatori

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle zone della movida napoletana. In via Bisignano, tra i tavolini ancora pieni nonostante il freddo, si respira un clima di inquietudine. “Qui succede troppo spesso”, confida un commerciante.

Nei prossimi giorni saranno ascoltati altri testimoni e proseguiranno gli accertamenti sui telefoni dei ragazzi coinvolti. Gli investigatori cercano ancora eventuali complici e vogliono ricostruire tutta la dinamica dell’agguato. Nel frattempo, la città resta in attesa di notizie sulle condizioni di Bruno Petrone, mentre la procura minorile decide quali provvedimenti prendere nei confronti dei due adolescenti che si sono consegnati.