Tolosa, 28 dicembre 2025 – Una giovane di 23 anni è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario dopo aver portato al pronto soccorso dell’ospedale universitario di Tolosa il corpo senza vita di una neonata nella notte tra il 21 e il 22 dicembre. Secondo gli investigatori, la ragazza – madre della bambina – avrebbe partorito da sola a casa e solo ore dopo si sarebbe presentata in ospedale con la piccola nascosta dentro uno zaino. Ora le autorità attendono una perizia psichiatrica per capire le sue condizioni mentali.
La notte del dramma
La notizia ha scosso la città. Erano passate da poco la mezzanotte quando, secondo le prime ricostruzioni, la 23enne è arrivata al pronto soccorso di Tolosa. Vestita di scuro, con lo sguardo perso, si è avvicinata a un’infermiera e ha aperto lo zaino che portava sulle spalle. Dentro c’era il corpo di una neonata, nata poche ore prima. “Sembrava confusa, parlava a fatica e in modo sconnesso”, ha raccontato una delle operatrici sanitarie presenti. La giovane ha provato a spiegare cosa fosse successo, ma le sue parole erano confuse e poco chiare.
Una versione che non convince
La ragazza ha cercato di scaricare la responsabilità su un’amica. “Non sono io la madre, è stata lei a partorire”, avrebbe detto, sostenendo che l’amica le aveva chiesto di liberarsi dello zaino. “Per curiosità l’ho aperto, ho visto cosa c’era dentro e sono corsa qui”, avrebbe aggiunto. Ma il personale sanitario non si è fatto ingannare. “C’era qualcosa che non tornava”, ha detto un’infermiera presente quella notte. Così hanno subito chiamato la polizia.
I controlli in casa e le prime conferme
Poche ore dopo gli agenti sono intervenuti nell’appartamento della giovane. Dentro hanno trovato la placenta, ancora fresca, che conferma come il parto fosse avvenuto lì, da poco tempo. Un dettaglio che ha smentito la versione della ragazza. Gli investigatori hanno raccolto altri elementi: nessuna traccia di altre persone in casa, nessun segno di un parto assistito.
L’autopsia ribalta le ipotesi
All’inizio si pensava che la neonata fosse nata già morta. Ma l’autopsia, disposta dalla procura di Tolosa e eseguita dal medico legale, ha cambiato tutto: la bambina era nata viva e a termine. Secondo gli esperti, se la madre avesse chiesto aiuto subito dopo il parto e fosse andata in ospedale, la piccola avrebbe potuto salvarsi. “Non c’erano segni di malformazioni o malattie congenite evidenti”, ha riferito una fonte vicina alle indagini.
L’arresto e cosa succederà
La giovane è stata messa in custodia cautelare nel carcere della città dal giorno di Natale. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore prima della tragedia per capire se ci siano state omissioni o altri fatti rilevanti. Decisiva sarà la perizia psichiatrica ordinata dalla procura: solo allora si potrà stabilire se la donna fosse lucida e responsabile al momento del parto.
Tolosa sotto choc
La notizia, uscita solo nei giorni scorsi sui media locali, ha lasciato la città di Tolosa sgomenta. In molti si chiedono cosa abbia spinto la giovane a affrontare da sola un momento così delicato e quali fragilità sociali o psicologiche si nascondano dietro questo gesto. “È una tragedia che tocca tutti noi”, ha confessato un’infermiera dell’ospedale universitario. Le indagini continuano: nei prossimi giorni saranno ascoltati amici e familiari per fare chiarezza su ogni dettaglio.
