Miami, 28 dicembre 2025 – Donald Trump ha annunciato di aver avuto una “telefonata costruttiva” con Vladimir Putin questa mattina, poche ore prima di incontrare Volodymyr Zelensky in un hotel di Palm Beach, in Florida. L’ex presidente degli Stati Uniti ha condiviso la notizia con un breve messaggio sul suo social Truth, lasciando intendere che il dialogo con il leader del Cremlino abbia toccato questioni importanti a livello internazionale. Un dettaglio che sta già scatenando nuove speculazioni sulle possibili mosse nella crisi ucraina e sulle strategie diplomatiche americane.
Trump-Putin, la telefonata che riaccende la crisi ucraina
La notizia della chiamata è arrivata poco dopo le 11 locali (le 17 in Italia), mentre Trump era a Palm Beach per prepararsi al faccia a faccia con Zelensky. “Ho appena avuto una telefonata costruttiva con Vladimir Putin”, ha scritto senza aggiungere altro. Al momento, nessuna conferma ufficiale dal Cremlino. Fonti vicine all’entourage di Trump raccontano che la conversazione è durata una ventina di minuti e ha riguardato “la situazione internazionale e la necessità di trovare una soluzione negoziata al conflitto in Ucraina”.
Negli ultimi tempi, la posizione di Trump sulla guerra in Ucraina è tornata al centro del dibattito negli Stati Uniti. L’ex presidente, che punta a tornare alla Casa Bianca nel 2026, ha più volte detto di poter “risolvere la crisi in 24 ore”, se rieletto. Una promessa che ha diviso Washington e gli alleati europei. Questa telefonata con Putin, proprio alla vigilia dell’incontro con Zelensky, sembra parte di quella strategia per rilanciare il suo ruolo sul palcoscenico internazionale.
L’incontro con Zelensky: attese e tensioni a Palm Beach
Il vertice tra Trump e Zelensky è in programma alle 15 ora locale (le 21 in Italia), in una sala riservata del Mar-a-Lago Club, la residenza privata di Trump. Secondo fonti ucraine, Zelensky avrebbe chiesto questo incontro per capire davvero le intenzioni di Trump in vista delle elezioni americane e per ottenere garanzie sul sostegno degli Stati Uniti a Kiev. “Siamo qui per difendere la libertà dell’Ucraina e dell’Europa”, avrebbe detto un collaboratore del presidente ucraino poco prima dell’arrivo a Palm Beach.
L’atmosfera intorno all’hotel è tesa. Decine di giornalisti sono arrivati già all’alba, mentre la sicurezza è stata rafforzata da polizia locale e servizi segreti americani. Alcuni manifestanti filo-ucraini hanno esposto cartelli con la scritta “No deals with Putin”, chiedendo a Trump di non cedere alle pressioni russe. Nessuna dichiarazione ufficiale è prevista prima della fine dell’incontro, ma fonti vicine a Trump lasciano aperta la possibilità di un commento subito dopo il colloquio.
Reazioni da Bruxelles a Kiev: le incognite della diplomazia americana
La notizia della telefonata tra Trump e Putin ha fatto rapidamente il giro delle capitali europee. A Bruxelles, alcuni funzionari della Commissione europea hanno espresso “preoccupazione” per eventuali negoziati tra Washington e Mosca senza coinvolgere direttamente l’Unione Europea. Anche a Kiev, secondo l’agenzia Ukrinform, il governo ucraino segue con attenzione ogni sviluppo legato all’iniziativa di Trump.
Intanto, il Dipartimento di Stato americano sceglie la prudenza. Un portavoce ha ribadito che “gli Stati Uniti restano al fianco dell’Ucraina”, evitando però di commentare la telefonata. Per alcuni analisti, potrebbe essere un tentativo di Trump di presentarsi come interlocutore chiave sia per Mosca che per Kiev, in vista di una possibile corsa alle presidenziali.
Una partita ancora tutta da giocare
Saranno le prossime ore a dire se la “telefonata costruttiva” di Trump porterà a qualche risultato concreto sul fronte diplomatico. Per ora, l’incontro con Zelensky resta un passaggio cruciale nei rapporti tra Stati Uniti, Russia e Ucraina. In un momento carico di tensioni, ogni segnale – anche una breve telefonata – può spostare gli equilibri. E oggi, a Palm Beach, tutti gli occhi sono puntati su quella stanza riservata dove si gioca una partita che va ben oltre i confini della Florida.
