Kyiv, 28 dicembre 2025 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa e da mesi sotto la lente a causa delle tensioni tra Russia e Ucraina, resta stabile. A confermarlo oggi è stato un portavoce dell’impianto, riportato dall’agenzia russa Ria Novosti e rilanciato da Sky News. Al momento, una sola linea ad alta tensione alimenta la centrale. La situazione è monitorata senza sosta dagli osservatori internazionali, in un contesto ancora molto fragile e segnato da continui allarmi sulla sicurezza.
Zaporizhzhia: la centrale tiene, ma la situazione è ancora precaria
Il portavoce ha spiegato che la centrale – che si trova nel sudest dell’Ucraina e controllata dai russi da marzo 2022 – “è stabile” e collegata alla rete elettrica grazie a una sola linea ad alta tensione. Questo impedisce, almeno per ora, blackout o problemi ai sistemi di raffreddamento dei reattori. Ma proprio il fatto che funzioni una sola linea è un punto debole. “La situazione resta delicata”, ha detto Rafael Grossi, direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea). Sul posto c’è un team di esperti che segue tutto da vicino.
Si lavora alle riparazioni, sotto controllo internazionale
Da qualche ora sono partiti i lavori per sistemare le infrastrutture elettriche della centrale. Secondo gli ingegneri ucraini e russi, serviranno ancora alcuni giorni per completare tutto. Gli esperti dell’Aiea, arrivati nella notte tra il 26 e il 27 dicembre, stanno seguendo passo dopo passo i lavori. “Il nostro obiettivo è evitare qualsiasi rischio di incidente nucleare”, ha detto Grossi questa mattina. Ha aggiunto che le operazioni si stanno svolgendo in un clima relativamente tranquillo, grazie a un cessate il fuoco locale concordato proprio per permettere gli interventi tecnici.
La sicurezza di Zaporizhzhia, una questione sempre più critica
La sicurezza della centrale resta uno dei temi più spinosi nella guerra in Ucraina. Da mesi, Kiev e Mosca si accusano a vicenda di mettere a rischio l’impianto con bombardamenti e sabotaggi. Secondo fonti ucraine, negli ultimi sei mesi ci sono stati almeno quattro blackout nella fornitura di energia alla centrale, risolti senza gravi conseguenze grazie all’intervento rapido degli operatori. “Ogni volta che la centrale perde il collegamento con la rete, il rischio di incidente cresce”, spiega un ingegnere ucraino che lavora nella zona.
L’Aiea in prima linea, la preoccupazione internazionale resta alta
L’Aiea è presente in pianta stabile alla centrale dal settembre 2022, con turni regolari di personale. Lo scopo è garantire trasparenza sulle condizioni dell’impianto e aggiornare velocemente la comunità internazionale. “La collaborazione tra le parti è fondamentale”, ha detto Grossi a Vienna lo scorso mese durante una conferenza stampa. Le capitali europee – da Berlino a Parigi – hanno più volte espresso preoccupazione per la sicurezza nucleare in quella zona, chiedendo garanzie sia a Mosca sia a Kiev.
Zaporizhzhia e i prossimi negoziati internazionali
Il futuro della centrale sarà uno dei temi chiave dei prossimi incontri tra il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e l’ex presidente Usa Donald Trump, attesi nei prossimi giorni in Florida. Fonti diplomatiche confermano che la sicurezza energetica e nucleare sarà discussa insieme agli altri nodi irrisolti del piano di pace per l’Ucraina. “Serve una soluzione condivisa che metta in sicurezza non solo la centrale, ma tutta la regione”, ha confidato un funzionario europeo vicino al dossier.
Uno scenario incerto, la tensione resta alta
Nonostante la stabilità attuale, il rischio di nuove emergenze alla centrale di Zaporizhzhia non è da escludere. Gli esperti dell’Aiea continueranno a tenere d’occhio la situazione nelle prossime settimane, mentre le parti in conflitto restano in stato di allerta. La comunità internazionale osserva ogni segnale che arriva dalla regione: la sicurezza nucleare è una priorità comune, ma una soluzione definitiva è ancora lontana.
