Zelensky annuncia: decisioni cruciali in arrivo entro la fine dell’anno

Zelensky annuncia: decisioni cruciali in arrivo entro la fine dell'anno

Zelensky annuncia: decisioni cruciali in arrivo entro la fine dell'anno

Matteo Rigamonti

Dicembre 28, 2025

Kyiv, 28 dicembre 2025 – In una settimana cruciale per la diplomazia internazionale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affidato a X (ex Twitter) un messaggio che racconta la tensione che si respira in queste ore. “Questi sono alcuni dei giorni più intensi dell’anno sul piano diplomatico e molte decisioni potrebbero essere prese prima dell’inizio del nuovo anno”, ha scritto il capo di Stato, lasciando capire che il destino della guerra in Ucraina si gioca anche in queste ultime ore del 2025.

Pressioni internazionali: il conto alla rovescia per le scelte decisive

Zelensky non ha nascosto che i passi avanti dipenderanno molto da “i nostri partner, da chi aiuta l’Ucraina e da chi preme sulla Russia affinché i russi paghino il prezzo della loro aggressione”. Un appello, ma anche un chiaro avvertimento alle capitali occidentali. In queste giornate, tra Bruxelles, Washington e Berlino, si susseguono le consultazioni. Il governo ucraino aspetta risposte concrete, soprattutto su aiuti militari e nuove sanzioni.

L’offensiva russa non si ferma: i numeri del conflitto

Solo negli ultimi sette giorni, ha detto Zelensky, la Russia avrebbe “lanciato più di 2.100 droni d’attacco, circa 800 bombe aeree guidate e 94 missili di diverso tipo” contro obiettivi ucraini. Numeri che mostrano quanto siano duri gli scontri e la pressione sulle città. A Kyiv, la vita scorre tra allarmi antiaerei e blackout programmati. “La situazione è difficile, ma non perdiamo la speranza”, ha raccontato ieri sera un volontario della Croce Rossa locale, incontrato vicino alla stazione centrale.

Sanzioni e armi: il nodo delle trattative in corso

Zelensky ha ribadito che “le sanzioni contro la Russia devono funzionare” e che bisogna mettere in campo “tutte le forme di pressione politica contro la sua aggressione”. Il presidente ha poi insistito sulla richiesta di “missili per la difesa aerea”, fondamentali per proteggere infrastrutture chiave e centri abitati. Da settimane il governo ucraino spinge per nuovi arrivi di sistemi Patriot e Samp/T. “Ci servono risposte rapide”, ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba in una recente intervista alla tv pubblica.

Partner occidentali al lavoro per la svolta

Le prossime ore saranno decisive. Zelensky ha annunciato colloqui con i partner internazionali già in programma per oggi. Sul tavolo ci sono le misure per “porre fine a questa guerra e garantire la sicurezza”. Fonti europee confermano che si sta lavorando a un nuovo pacchetto di aiuti militari, mentre a Washington il Congresso discute lo sblocco di ulteriori fondi per Kyiv. “Siamo consapevoli della posta in gioco”, ha detto un funzionario della Commissione europea, sottolineando l’importanza di continuare a premere sulla Russia.

Tra paura e resistenza: la vita nelle città ucraine

Nel frattempo, nelle città dell’Ucraina si vive un clima di attesa e tensione. A Dnipro, ieri pomeriggio, le sirene hanno interrotto il traffico poco dopo le 16. Molti si sono rifugiati nelle stazioni della metro o nei sottopassi. “Non sappiamo cosa ci aspetta nei prossimi giorni, ma restiamo uniti”, racconta Olena, insegnante di scuola primaria. La guerra, dopo quasi tre anni, ha cambiato abitudini e prospettive. Eppure, tra le aule e i mercati, si avverte una determinazione che non si spegne.

Verso il 2026: speranze in bilico

Con il 2025 che sta per finire, l’Ucraina aspetta segnali chiari dalla comunità internazionale. Zelensky lo ha ripetuto: “Solo con l’aiuto dei nostri partner potremo mettere a punto le misure che chiuderanno questa guerra”. Una frase che racchiude l’incertezza di queste ore, ma anche la speranza – mai spenta del tutto – che il nuovo anno porti una vera svolta sul fronte della pace e della sicurezza.