Roma, 29 dicembre 2025 – Mentre le città si svuotavano e le strade si facevano silenziose durante il periodo di Natale, i prezzi dei carburanti alla pompa hanno continuato a scendere in tutta Italia. Secondo i dati della Staffetta Quotidiana delle fonti di energia, la benzina è ai livelli più bassi degli ultimi quattro anni, a eccezione del periodo con accise ridotte tra settembre e dicembre 2022. Una sorpresa per molti automobilisti, soprattutto per chi ha affrontato viaggi durante le festività.
Prezzi della benzina ai minimi dal 2021: cosa dicono i numeri
Le rilevazioni fatte ieri mattina alle 8 su circa 20mila impianti e raccolte dall’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy offrono un quadro chiaro. La benzina self service si attesta a 1,684 euro al litro, con un calo di 4 millesimi rispetto ai giorni precedenti. Le grandi compagnie segnano una media di 1,687 euro, mentre le “pompe bianche” – gli impianti indipendenti – scendono a 1,678 euro.
Anche il diesel self service segue questa tendenza: il prezzo medio è di 1,636 euro al litro, in calo di 5 millesimi. Le compagnie principali si fermano a 1,639 euro, le pompe bianche offrono il gasolio a 1,631 euro. “È un trend che dura da settimane”, racconta un gestore romano in zona Tiburtina, “e la gente se ne accorge: c’è più movimento rispetto allo scorso anno”.
Servito e altri carburanti: le differenze tra compagnie e pompe bianche
Chi sceglie il servito paga in media 1,827 euro al litro per la benzina, anche qui in calo di 4 millesimi. Tra compagnie (1,869 euro) e pompe bianche (1,749 euro) la differenza resta ampia. Il diesel servito si attesta a 1,778 euro al litro, con una forbice simile: 1,819 euro per i grandi marchi, 1,701 euro per gli indipendenti.
Per gli altri carburanti, il Gpl servito resta stabile a 0,688 euro al litro (compagnie 0,698; pompe bianche 0,677), così come il metano servito a 1,395 euro al chilogrammo (compagnie 1,412; pompe bianche 1,382). Il prezzo del Gnl – gas naturale liquefatto – si mantiene fermo a 1,212 euro al chilogrammo, senza variazioni tra compagnie e pompe bianche.
Autostrade: prezzi più salati per chi viaggia
Chi ha viaggiato sulle principali autostrade ha trovato prezzi più alti rispetto alla media nazionale. Sulle autostrade, la benzina self service arriva a 1,781 euro al litro, mentre il servito sfiora i 2,048 euro. Il gasolio self service si attesta a 1,736 euro al litro, con il servito che sale fino a 2,006 euro. Il Gpl arriva a 0,829 euro al litro, il metano a 1,489 euro al chilogrammo e il Gnl a 1,262 euro al chilogrammo.
“Non è una novità – racconta un automobilista all’area di servizio La Macchia Ovest sulla A1 – sulle autostrade i prezzi sono sempre più alti. Però quest’anno almeno non sono saliti come temevo”.
Perché i prezzi calano: domanda debole e quotazioni stabili
Secondo gli analisti della Staffetta e fonti del settore, il calo dei prezzi è legato soprattutto a una domanda internazionale debole e a quotazioni del petrolio stabili. “Il mercato è meno teso rispetto allo scorso anno”, spiega un operatore del settore contattato da alanews.it. “Le tensioni geopolitiche non hanno avuto effetti immediati sui listini”.
Un altro fattore è la concorrenza tra compagnie e pompe bianche: queste ultime continuano a proporre prezzi più bassi per attirare clienti, soprattutto nelle città e lungo le strade statali.
E il futuro? Attenti a come andranno i mercati
Resta da vedere se questa discesa continuerà anche nei primi mesi del 2026. Gli esperti invitano a non abbassare la guardia: “Molto dipenderà dall’andamento delle quotazioni internazionali e dalle scelte sulle accise”, sottolinea un addetto ai lavori. Per ora, però, chi si mette in viaggio può tirare un sospiro di sollievo: i prezzi dei carburanti sono ai minimi da oltre quattro anni.
