Capri, 29 dicembre 2025 – Trent’anni di “Capri Hollywood”. L’isola festeggia questi tre decenni di cinema con proiezioni, incontri e omaggi che andranno avanti fino al 2 gennaio. A sottolineare l’importanza della manifestazione è arrivato un messaggio della sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, che ha voluto congratularsi con il festival per la sua lunga storia. “Cuore e testa, in una parola passione: questo è il segreto di trenta anni di successo. Il festival ha saputo unire il lato più pop dello spettacolo con contenuti e riflessioni profonde. Sono due facce della stessa medaglia”, ha detto Borgonzoni, ricordando come la rassegna abbia raccontato il bello dell’Italia nel mondo.
Capri Hollywood, la vetrina italiana nel mondo
Per la sottosegretaria, il merito più grande va al fondatore Pascal Vicedomini, che ha scelto un modo diretto di comunicare, capace di parlare a pubblici diversi. “Eventi come questo fanno molto per promuovere il nostro Paese”, ha spiegato Borgonzoni. Ma non è solo una questione di stelle e glamour. “Si girano film, c’è chi torna, chi compra casa. Per molti artisti, le nostre località diventano luoghi da sogno e fonte di ispirazione”, ha aggiunto.
In effetti, in questi giorni Capri ha un’atmosfera particolare. Nei vicoli, al tramonto, si incrociano volti noti del cinema internazionale e giovani registi italiani. Le proiezioni serali al cinema Internazionale sono spesso sold out. “Qui c’è vera curiosità, non solo mondanità”, racconta un volontario del festival.
Il cinema italiano tra successi e dubbi
Intanto arrivano segnali positivi anche dalle sale italiane. “Il successo di Zalone era atteso, ma i numeri sono davvero alti”, osserva Borgonzoni, riferendosi agli incassi record del nuovo film del comico pugliese. Un risultato che, secondo la sottosegretaria, invita a riflettere sulle scelte di produzione e sui gusti del pubblico.
“Gli autori si chiedono cosa interessi davvero agli spettatori. Credo che a tutti faccia piacere vedere la propria opera in tanti. Zalone dimostra che se l’offerta c’è, la gente riempie le sale”, ha spiegato. Ma non tutto il cinema italiano sta vivendo lo stesso momento: “A soffrire di più sono i blockbuster americani, un tempo sicuri incassi”, ha aggiunto.
I dati del Ministero della Cultura mostrano un mercato ancora in ripresa dopo la pandemia. “Durante il Covid, le piattaforme hanno chiesto tanto prodotto. Ora si cerca un nuovo equilibrio”, ha ammesso la sottosegretaria.
Brigitte Bardot, l’addio di Capri alla diva ribelle
In queste ore Capri si prepara anche a un omaggio a Brigitte Bardot, scomparsa oggi a 91 anni. L’attrice francese ha legato una parte importante della sua carriera all’isola, grazie alle scene iconiche di “Il Disprezzo” di Jean-Luc Godard, girate tra le rocce e le terrazze capresi.
“Mi fa piacere ricordare Bardot come una donna libera e ribelle”, ha detto Borgonzoni. “Scelse di ritirarsi giovane per dedicare la sua fama a una causa a cui teneva molto: il benessere degli animali”. La sottosegretaria ha sottolineato come Bardot sia riuscita a fare molto con il suo impegno civile, lasciando la bellezza come semplice cornice.
Nel tardo pomeriggio, al cinema Internazionale, è in programma un tributo speciale. Verranno proiettate alcune delle scene più famose girate sull’isola negli anni Sessanta. “Era una presenza magnetica”, ricorda un operatore caprese che assistette alle riprese de “Il Disprezzo”.
Capri Hollywood guarda avanti
Mentre il festival continua tra proiezioni e incontri – oggi è in programma anche una tavola rotonda sul futuro del cinema europeo – si percepisce che Capri Hollywood è riuscito a rinnovarsi senza perdere la propria anima. “Trent’anni sono tanti, ma qui si sente ancora entusiasmo”, confida uno degli organizzatori storici.
Per l’isola e per il cinema italiano, questa edizione è un’occasione per riflettere sulle sfide del settore e sulle opportunità di una vetrina internazionale come quella caprese. E magari per capire quale storia sarà la prossima a farsi raccontare.
