Cina avvia manovre militari intorno a Taiwan: cosa significa per la regione

Cina avvia manovre militari intorno a Taiwan: cosa significa per la regione

Cina avvia manovre militari intorno a Taiwan: cosa significa per la regione

Matteo Rigamonti

Dicembre 29, 2025

Pechino, 29 dicembre 2025 – Questa mattina la Cina ha lanciato nuove esercitazioni militari con munizioni vere attorno a Taiwan, un gesto che ha subito acceso le preoccupazioni della comunità internazionale. Da Taipei arriva l’allarme: almeno quattro navi della guardia costiera cinese si sono avvicinate alle acque territoriali dell’isola. Il governo taiwanese parla apertamente di “intimidazione militare” e si prepara a rispondere sul fronte della difesa.

Manovre cinesi in mare: cosa sta succedendo

Il Comando del Teatro Orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione ha annunciato che le esercitazioni sono partite all’alba, coinvolgendo mezzi navali e aerei. “Sono esercitazioni di routine per verificare la prontezza delle nostre forze”, ha detto il portavoce cinese, senza entrare nei dettagli sulla durata o sulla portata. Ma da Taipei arrivano segnalazioni precise: tra le 7 e le 9 di questa mattina, almeno quattro navi della guardia costiera cinese sono state viste a meno di 12 miglia nautiche dalla costa nord-est dell’isola.

Il ministero della Difesa taiwanese ha confermato il dispiegamento di unità navali e aeree per tenere sotto controllo la situazione. “Non accetteremo violazioni delle nostre acque”, ha avvertito il portavoce, sottolineando che tutte le forze sono in massima allerta. La presidente Tsai Ing-wen ha convocato d’urgenza i vertici militari, ribadendo che “la sicurezza e la libertà di Taiwan non sono in discussione”.

Rapporti sempre più tesi tra Pechino e Taipei

Le manovre cinesi arrivano in un momento di forte tensione, poco dopo una serie di scambi duri tra i due governi. Solo lunedì scorso, il portavoce del ministero degli Esteri cinese aveva bollato come “provocatoria” la recente visita di una delegazione parlamentare europea a Taiwan. Dall’altra parte, Taipei aveva già denunciato i tentativi di Pechino di “intimidire” l’isola, annunciando un rafforzamento delle proprie difese.

Gli esperti del Taiwan Strait Institute parlano chiaro: la presenza delle navi della guardia costiera cinese è “un segnale forte” che Pechino vuole alzare la pressione. “Non sono solo esercitazioni, ma un messaggio politico rivolto sia a Taiwan che agli Stati Uniti”, spiega il ricercatore Lin Wei-ting.

La reazione del mondo e cosa potrebbe succedere

La notizia non è passata inosservata nemmeno fuori dall’Asia. Il Dipartimento di Stato americano ha espresso “profonda preoccupazione” per questa escalation, invitando tutte le parti a evitare mosse che potrebbero destabilizzare l’area. Anche il Giappone osserva con attenzione: il ministro degli Esteri Yoko Kamikawa ha chiesto “moderazione e dialogo”, sottolineando quanto sia importante mantenere la calma nello Stretto di Taiwan.

A Taiwan, l’opinione pubblica è divisa. C’è chi chiede fermezza e chi invece teme che la situazione possa sfuggire di mano. Questa mattina, nel centro di Taipei, piccoli gruppi di persone si sono radunati davanti al Parlamento per chiedere più chiarezza sulle azioni del governo. “Vogliamo capire davvero cosa sta succedendo”, ha detto Lin Chia-yu, una giovane manifestante, poco dopo le 10.

Cosa ci aspetta: scenari incerti

Secondo i primi commenti degli esperti militari locali, le esercitazioni potrebbero durare diversi giorni, con la possibilità che nelle prossime ore si intensifichino. Il rischio più grande, avvertono fonti diplomatiche europee, è che un incidente non previsto possa far scattare una crisi aperta.

Nel frattempo, la vita sull’isola continua tra apprensione e attesa. Le scuole restano aperte, così come i voli da e per l’aeroporto internazionale di Taoyuan, senza cambiamenti significativi. Solo se la tensione dovesse salire ulteriormente, potrebbero arrivare nuove restrizioni o avvisi alla popolazione.

Per ora, la parola d’ordine è vigilanza. Ma per le strade di Taipei si respira un clima di incertezza. “Siamo abituati alle minacce”, confida un tassista sulla Zhongxiao East Road, “ma ogni volta sembra la prima volta”.