Droni di Kiev attaccano la residenza di Putin: pronta la vendetta di Mosca

Droni di Kiev attaccano la residenza di Putin: pronta la vendetta di Mosca

Droni di Kiev attaccano la residenza di Putin: pronta la vendetta di Mosca

Matteo Rigamonti

Dicembre 29, 2025

Mosca, 29 dicembre 2025 – Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre, le forze ucraine hanno tentato un attacco con droni contro la residenza presidenziale russa nella regione di Novgorod, ha riferito il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Mosca ha definito l’episodio un “atto terroristico”, segnando un nuovo punto di tensione nel conflitto con Kiev e promettendo una risposta forte.

Notte di droni su Novgorod: la versione di Mosca

Secondo Lavrov, citato dall’agenzia Interfax, l’attacco è avvenuto nelle prime ore del mattino. “Il regime di Kiev ha lanciato un attacco terroristico con 91 droni a lungo raggio contro la residenza presidenziale nella regione di Novgorod”, ha detto il ministro. Le autorità russe hanno già deciso “tempi e obiettivi per la rappresaglia”, senza però entrare nei dettagli su come intendano reagire.

Per ora, non ci sono notizie ufficiali su danni o vittime. Le immagini circolate sui social russi nelle ore successive mostrano una zona boschiva intorno al complesso presidenziale, ma non è possibile verificare in modo indipendente cosa sia successo davvero. Fonti locali, contattate telefonicamente, parlano di “forti esplosioni” intorno alle 2.30 di notte, seguite da un’intensa attività di elicotteri militari.

Cremlino all’attacco: accuse a Kiev

Mosca ha reagito subito. Lavrov ha parlato di “atto deliberato” e ha accusato Kiev di voler colpire “simboli e istituzioni dello Stato russo”. In una nota del ministero degli Esteri si legge che “questo attacco è una nuova escalation delle ostilità e non resterà senza conseguenze”.

Dalla porta voce del Cremlino, Dmitrij Peskov, è arrivata la rassicurazione: “La sicurezza del presidente e delle istituzioni è garantita. Le nostre forze di difesa hanno neutralizzato la minaccia”. Dall’altra parte, nessun commento ufficiale da Kiev. Su alcuni canali Telegram vicini al governo ucraino, invece, si parla di “operazione dimostrativa”, ma senza rivendicazioni dirette.

Novgorod nel mirino: simbolo e strategia

La scelta di Novgorod non è casuale. A circa 500 chilometri a nord-ovest di Mosca, la regione ospita una residenza presidenziale poco nota al grande pubblico, usata soprattutto per incontri riservati e summit informali. Fonti russe assicurano che Vladimir Putin non si trovava lì al momento dell’attacco.

L’area è molto protetta: negli ultimi mesi sono stati installati sistemi antiaerei S-400 e radar modernissimi per evitare incursioni. Eppure, l’uso massiccio di droni – ben 91 secondo Mosca – segna un salto di qualità nelle capacità offensive ucraine. “È la prima volta che vediamo un attacco di questa portata così lontano dal fronte”, spiega il ricercatore militare Pavel Felgenhauer.

Un passo in più nella tensione

L’episodio arriva in un momento già molto teso tra Russia e Ucraina. Negli ultimi giorni, entrambe le parti hanno aumentato le accuse reciproche e le operazioni lungo il confine orientale. Secondo l’Institute for the Study of War, nelle ultime settimane ci sono stati almeno cinque tentativi di incursione con droni in territorio russo, ma nessuno aveva mai preso di mira una residenza presidenziale.

Lavrov ha lasciato intendere che la risposta russa sarà decisa ma calibrata: “Abbiamo già fissato tempi e obiettivi per la rappresaglia”, ha detto ai giornalisti. Una frase che fa temere nuove tensioni nei prossimi giorni.

Reazioni internazionali e atmosfera a Novgorod

A livello internazionale, le prime reazioni arrivano da Bruxelles e Washington. L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha chiesto “massima prudenza”, mentre fonti della Casa Bianca hanno chiesto “verifiche indipendenti” su quanto accaduto. A Novgorod, intanto, la popolazione si è svegliata tra posti di blocco e controlli rafforzati. “Non avevamo mai visto così tanti militari in giro”, racconta Irina, residente nel quartiere Bolshaya Moskovskaya.

L’atmosfera resta tesa. Le autorità locali hanno invitato i cittadini a evitare spostamenti non necessari nelle prossime ore. Solo allora si capirà se l’attacco sarà un punto di svolta nel conflitto o resterà un episodio isolato.