Parigi, 29 dicembre 2025 – I leader europei che appoggiano l’Ucraina, riuniti sotto il nome informale dei “Volenterosi”, si incontreranno a Parigi nei primi giorni di gennaio per decidere i prossimi passi concreti a favore di Kiev. La notizia è arrivata ieri sera dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha scelto un messaggio su X (ex Twitter) per annunciare la data e lo spirito dell’iniziativa.
Macron lancia il vertice dei Volenterosi a Parigi
“All’inizio di gennaio riuniremo a Parigi i Paesi della coalizione dei Volenterosi per definire i contributi concreti di ciascuno”, ha scritto Macron, sottolineando che il tema delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina rimane al centro dell’agenda europea. Il presidente francese ha raccontato di aver avuto uno scambio di vedute con i presidenti Volodymyr Zelensky e Donald Trump. “Ho poi parlato con Zelensky. Stiamo facendo passi avanti sulle garanzie di sicurezza, un punto cruciale per costruire una pace giusta e duratura”, ha aggiunto Macron.
Il vertice, fissato per la prima settimana di gennaio, arriva in un momento delicato. Sul campo, la guerra in Ucraina continua senza segnali di una svolta vicina. In parallelo, l’Europa cerca di rafforzare il proprio ruolo diplomatico, anche alla luce delle incertezze sulla politica estera degli Stati Uniti.
Garanzie di sicurezza e impegni concreti: cosa si decide
Fonti dell’Eliseo spiegano che l’obiettivo principale sarà mettere nero su bianco i contributi militari, economici e logistici che ogni Paese della coalizione potrà offrire a Kiev nei prossimi mesi. Si parla di armi, addestramento delle truppe ucraine, sostegno economico diretto e aiuti umanitari. “Non si tratta solo di belle parole”, ha detto un consigliere del governo francese, “ma di impegni precisi e verificabili”.
Il nodo più difficile resta quello delle garanzie di sicurezza. L’Ucraina chiede da tempo un quadro chiaro e vincolante per scoraggiare nuove offensive russe e aprire la strada a un percorso di pace. I Paesi europei, però, cercano di bilanciare il sostegno a Kiev con la necessità di evitare uno scontro diretto con Mosca.
La Francia in prima linea e le reazioni internazionali
La scelta di tenere il vertice a Parigi conferma la volontà di Francia di guidare la gestione della crisi ucraina. Macron, nelle ultime settimane, ha intensificato i contatti con altri leader europei e con Washington, per tenere alta l’attenzione internazionale sul conflitto. “La Francia vuole essere il cuore della risposta europea”, ha detto una fonte diplomatica all’agenzia alanews.it.
Dall’Ucraina sono arrivate parole di ringraziamento. Il presidente Zelensky, in una nota diffusa nella notte, ha lodato Macron e gli alleati europei per il sostegno “costante e concreto”. Nessuna reazione ufficiale invece dal Cremlino. Secondo alcuni osservatori, Mosca osserva con preoccupazione il rafforzamento della cooperazione tra i Paesi occidentali.
Il 2025 tra speranze e incognite
Il vertice dei Volenterosi si inserisce in una fase decisiva della guerra. Sullo sfondo restano le incognite legate alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e alle difficoltà dell’Unione Europea nel trovare una linea comune su sanzioni e aiuti militari. “Il 2025 sarà un anno chiave”, ha riconosciuto un funzionario europeo coinvolto nei negoziati. “Serve unità politica e la capacità di trasformare le promesse in fatti”.
Solo quando gli impegni saranno scritti e confermati si potrà capire se la coalizione dei Volenterosi riuscirà davvero a fare la differenza sul campo e nella diplomazia. Intanto, Parigi si prepara ad ospitare una delle riunioni più attese dell’inizio anno.
