Milano, 29 dicembre 2025 – Le Borse europee chiudono in leggero rialzo, nonostante il pomeriggio in rosso degli indici Usa: il Dow Jones lascia sul terreno lo 0,45%, mentre il Nasdaq scende dello 0,65%. A Piazza Affari, il listino ha limitato le perdite allo 0,15% negli ultimi minuti, mentre le principali piazze europee mostrano una certa tenuta, con qualche piccolo guadagno.
Milano frena, Parigi e Francoforte tirano il fiato
Nel dettaglio, Parigi chiude con un +0,35%, Francoforte avanza dello 0,25%, mentre Madrid e Londra archiviano la giornata rispettivamente con un +0,2% e un +0,1%. Gli operatori parlano di una seduta all’insegna della prudenza, influenzata dalla volatilità di Wall Street e dalla chiusura di molti mercati asiatici per le festività di fine anno. “Il clima resta incerto, ma si vedono segnali di stabilità”, commenta un trader di una grande banca milanese.
Oro e argento rallentano dopo il rally di Santo Stefano
Sui metalli preziosi, si fanno sentire le prese di beneficio sull’oro, che perde il 2,92%, fermandosi a 4.329 dollari l’oncia. L’argento cala di più, quasi il 5%, a 71,8 dollari l’oncia. Gli analisti spiegano che il calo segue il forte rialzo di Santo Stefano, quando gli investitori si sono rifugiati nei metalli preziosi. “Dopo quel balzo, era normale vedere una correzione”, dice un operatore del settore.
Spread Btp-Bund stabile, rendimenti in lieve calo
Sul mercato obbligazionario, il differenziale tra Btp e Bund decennali si attesta a 67,5 punti base. Il rendimento del titolo italiano scende di quasi 5 centesimi, al 3,5%, mentre quello tedesco cala a 2,82%. Gli esperti sottolineano che la stabilità dello spread riflette una fase di calma sui mercati dei titoli di Stato europei. “Gli investitori restano in attesa delle prime mosse della Bce nel nuovo anno”, rivela una fonte vicina a una società di gestione.
Petrolio e gas in rialzo, euro più forte sul dollaro
In controtendenza rispetto ai metalli preziosi, il prezzo del greggio Wti sale del 2,54%, a 58,18 dollari al barile. Il gas naturale guadagna l’1,58%, portandosi a 28,54 euro al MWh. Sul fronte valutario, l’euro si rafforza sul dollaro, che perde terreno a 0,85 euro. Invariato il cambio con la sterlina: il dollaro resta stabile a 0,74 sterline.
Settore difesa in calo con i colloqui sull’Ucraina, petroliferi in luce
Tra i settori più penalizzati c’è quello della difesa, influenzato dai negoziati di pace sull’Ucraina. Babcock International perde il 2,62%, Leonardo il 2,25%, Fincantieri l’1,8% e Safran l’1,4%. “La prospettiva di una riduzione delle tensioni pesa sui prezzi”, osserva un analista di Londra. Segno opposto per i petroliferi: TotalEnergies cresce dello 0,75%, Shell dello 0,65%, Eni dello 0,35% e Bp dello 0,2%.
Banche e auto, nessuna direzione chiara
Tra le banche, andamento a due facce: Mps sale dello 0,25%, Mediobanca dello 0,15%, Banco Bpm dello 0,1%. In calo invece Unicredit (-0,8%), Commerzbank (-0,6%), Bper (-0,45%) e Intesa (-0,25%). Anche nel settore auto si va a due velocità: Renault perde l’1,2%, Volkswagen lo 0,3%, mentre Stellantis guadagna lo 0,2% e Mercedes l’1,3%.
La giornata si chiude senza scossoni di rilievo, con segnali contrastanti tra i vari settori. Ora gli operatori guardano agli ultimi scambi dell’anno e ai primi dati del 2026 per capire se questo momento di pausa può trasformarsi in una ripresa più solida.
