Miami, 29 dicembre 2025 – Volodymyr Zelensky ha ribadito con fermezza la posizione dell’Ucraina sulla pace e i rapporti con la Russia, subito dopo l’incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, in Florida, ieri sera. “È una questione complicata, conoscete la nostra posizione. Dobbiamo rispettare la nostra legge, il nostro popolo e il territorio che controlliamo. La nostra linea è molto chiara”, ha detto il presidente ucraino ai giornalisti, poco dopo il faccia a faccia con l’ex presidente Usa.
Zelensky: “Posizioni lontane con la Russia, referendum possibile”
Durante la conferenza stampa, Zelensky ha sottolineato che tra Kiev e Mosca ci sono ancora divergenze importanti. Una distanza che, secondo lui, non si è accorciata neanche dopo i recenti incontri internazionali. “Abbiamo posizioni diverse con la Russia”, ha spiegato, lasciando intendere che il negoziato resta in salita.
Sul tavolo resta l’ipotesi di un referendum nazionale per decidere i punti più delicati di un eventuale piano di pace. “Il referendum è una delle chiavi”, ha detto Zelensky. “Potremmo fare un referendum per ogni punto del piano, oppure non farlo. Possiamo usare anche un voto del parlamento o un referendum, non cambia”. Ha insistito sul fatto che, se il piano dovesse risultare troppo difficile da accettare per la società ucraina, “è la società che deve scegliere, perché è la sua terra”. Parole che mostrano l’incertezza del momento e la volontà di coinvolgere direttamente i cittadini nelle scelte più importanti.
Telefonata con i leader europei, nuovi incontri in vista
Nelle stesse ore, Zelensky ha raccontato di aver avuto una “telefonata produttiva” con i leader europei, compresi rappresentanti della NATO e dell’Unione Europea. Secondo il presidente, durante la chiamata si è deciso di incontrarsi di nuovo nelle prossime settimane per chiudere le questioni rimaste aperte.
“Abbiamo stabilito che ci rivedremo a breve per finalizzare i temi discussi”, ha detto Zelensky. Un segnale che conferma come il dossier ucraino resti al centro dell’agenda internazionale, soprattutto in vista dei possibili sviluppi diplomatici attesi all’inizio del 2026.
Trump pronto a ospitare un vertice a Washington
Durante l’incontro a Mar-a-Lago, sarebbe emersa anche la disponibilità di Trump a ospitare un nuovo vertice a Washington. “Abbiamo concordato con Trump che ci ospiterà forse a Washington – leader europei e la delegazione ucraina – a gennaio”, ha spiegato Zelensky. L’ipotesi di una riunione nella capitale americana, con i principali attori europei e la delegazione di Kiev, apre la strada a una possibile accelerazione dei negoziati.
Fonti vicine alla presidenza ucraina confermano che l’invito è stato accolto bene sia dall’Europa sia da Kiev. Restano da definire i dettagli e la data precisa, ma l’obiettivo – dicono fonti diplomatiche – è arrivare a un’intesa comune prima della fine dell’inverno.
L’Ucraina ribadisce: “Siamo pronti alla pace”
In chiusura, Zelensky ha voluto sottolineare la disponibilità dell’Ucraina a cercare una soluzione negoziata. “L’Ucraina è pronta alla pace”, ha detto con decisione davanti ai cronisti internazionali nella sala stampa di Mar-a-Lago.
Nonostante le difficoltà e le divergenze con Mosca, il presidente ha fatto capire che Kiev non vuole tirarsi indietro. “La nostra linea è molto chiara”, ha ripetuto più volte durante la serata. Solo allora si capirà se il 2026 potrà davvero segnare una svolta nel conflitto che da quasi tre anni scuote l’Europa dell’Est.
