Elettricità in calo: il prezzo scende a 108,41 euro a MWh

Elettricità in calo: il prezzo scende a 108,41 euro a MWh

Elettricità in calo: il prezzo scende a 108,41 euro a MWh

Giada Liguori

Dicembre 30, 2025

Roma, 30 dicembre 2025 – Tra lunedì 22 e domenica 28 dicembre, il Gestore del mercato elettrico (Gme) ha registrato un prezzo medio dell’energia elettrica di 108,41 euro per Megawattora (MWh). Il dato, diffuso ieri sera dagli uffici di via Guidubaldo del Monte, segna un calo rispetto ai 116,90 euro della settimana precedente, confermando un trend al ribasso già evidente nei giorni intorno al Natale.

Prezzi in discesa, volumi stabili

Il Gme ha comunicato che il Pun Index – l’indicatore chiave del prezzo dell’energia sulla borsa italiana – è sceso di circa 8 euro per MWh rispetto alla settimana prima. Un calo che, spiegano fonti del settore, riflette sia la domanda più bassa tipica del periodo festivo sia una maggiore disponibilità di energia da fonti rinnovabili. “Il mercato reagisce subito ai cambiamenti nei consumi”, ha detto un analista di Nomisma Energia. “La settimana di Natale vede di solito una riduzione delle attività industriali”.

Per quanto riguarda i volumi, il report settimanale segnala che sono stati scambiati in borsa circa 3,9 milioni di MWh, con una liquidità – cioè la quota di energia trattata sul mercato rispetto al totale – al 79,7%. Un dato in linea con la media degli ultimi mesi, che conferma il ruolo centrale della piattaforma Gme nella formazione dei prezzi all’ingrosso.

Prezzi simili in tutto il Paese, qualche differenza locale

Guardando alle diverse zone d’Italia, i prezzi medi sono rimasti abbastanza uniformi: 108,53 euro a MWh nel Centro Sud, un po’ più alti rispetto ai 107,76 euro a MWh in Sardegna. Secondo gli operatori, la differenza dipende soprattutto dalla disponibilità di infrastrutture e dalla presenza di impianti di produzione locali. “In Sardegna, la presenza di rinnovabili e la domanda industriale più bassa tengono i prezzi stabili”, ha spiegato un trader milanese.

Nel Nord Italia, le prime stime indicano valori vicini alla media nazionale, senza variazioni significative. Solo il 24 dicembre si sono registrate alcune oscillazioni minime, dovute a un calo improvviso della domanda che ha fatto scendere brevemente i prezzi spot.

Perché il prezzo è sceso e cosa aspettarsi

La discesa del prezzo medio dell’energia elettrica durante le feste non sorprende gli addetti ai lavori. “Succede ogni anno”, ha confidato un dirigente di Terna. “Molte aziende chiudono e le attività produttive si fermano”. Anche il clima più mite ha aiutato a contenere i consumi domestici, soprattutto nelle grandi città come Roma e Milano.

Per le settimane a venire, gli esperti prevedono un possibile aumento dei prezzi con la ripresa delle attività industriali dopo Capodanno. Ma molto dipenderà dal meteo e dalla quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili. “Se vento e sole continueranno a garantire buone produzioni”, ha spiegato un esperto del Politecnico di Torino, “potremmo vedere prezzi stabili anche a gennaio”.

Cosa cambia per famiglie e imprese

Per i consumatori, la discesa del Pun Index potrebbe tradursi in bollette un po’ più leggere nei prossimi mesi, anche se l’effetto non sarà immediato. Le associazioni dei consumatori invitano alla cautela: “Il prezzo all’ingrosso è solo una parte della bolletta”, ha ricordato Carlo De Masi, presidente di Adiconsum. “Bisogna tenere d’occhio anche oneri di sistema e tasse”.

Le imprese che consumano molta energia, invece, osservano con attenzione l’evoluzione del mercato. “Ogni punto percentuale in meno sul prezzo dell’energia significa risparmi importanti”, ha detto un responsabile acquisti di un’azienda metalmeccanica lombarda. Ma, come spesso accade, solo i primi giorni dell’anno nuovo diranno se il trend si confermerà o se si tornerà ai livelli di novembre.

In attesa dei dati definitivi di fine mese, il settore resta in allerta. Il prossimo aggiornamento del Gme è previsto per lunedì 5 gennaio: sarà allora possibile capire se la pausa natalizia nei prezzi ha lasciato un segno anche nel 2025.