Milano, 30 dicembre 2025 – Intesa Sanpaolo ha annunciato oggi, al termine del consiglio d’amministrazione, due cambi ai vertici che scatteranno dal 1° gennaio 2026. La banca guidata da Carlo Messina ha scelto di affidare il ruolo di chief compliance officer a Francesca Nieddu, mentre la carica di chief risk officer passerà a Mauro Senati. Una mossa che, come sottolinea la stessa banca, punta a valorizzare le competenze interne e a favorire il ricambio generazionale.
Cambio al vertice, ma dentro casa
Il passaggio di consegne arriva in un momento di rafforzamento per il gruppo, che negli ultimi anni si è imposto come una delle principali realtà finanziarie in Europa. Francesca Nieddu, già parte della squadra, prenderà il posto di Piero Boccassino come chief compliance officer. Allo stesso tempo, Mauro Senati subentra a Davide Alfonsi nel ruolo di chief risk officer. Entrambi i manager usciti, spiega Intesa Sanpaolo, resteranno a fianco del gruppo come senior advisor, rispondendo direttamente all’amministratore delegato.
Continuità e fiducia nelle persone di casa
Affidare due ruoli chiave a professionisti cresciuti dentro la banca è un chiaro segnale di continuità e attenzione allo sviluppo delle risorse interne. “Ringrazio di cuore Davide Alfonsi e Piero Boccassino: per anni in posizioni strategiche hanno dato un contributo importante alla solidità e alla leadership europea del gruppo”, ha detto Carlo Messina nella nota ufficiale. Il ceo ha poi aggiunto: “Auguro buon lavoro a Francesca Nieddu e a Mauro Senati. Sono contento che anche per ruoli così cruciali abbiamo scelto le migliori persone che abbiamo in casa”.
Due professionisti di lunga esperienza
La banca non ha diffuso molti dettagli sui nuovi responsabili, ma sia Nieddu che Senati sono figure con una lunga esperienza nel gruppo. Fonti vicine alla questione confermano che hanno maturato competenze solide nei rispettivi settori: compliance e gestione del rischio. La loro nomina rientra in una strategia più ampia, che punta a rafforzare la governance puntando sulla crescita interna e sul merito.
I senior advisor restano al fianco della banca
Non è un addio quello dei manager che lasciano i ruoli di vertice. Alfonsi e Boccassino continueranno a offrire la loro esperienza come senior advisor, restando vicini alla cabina di regia guidata da Messina. Così il gruppo non perde il know-how accumulato in anni e può gestire un passaggio di consegne senza scossoni. “Questo è il frutto di politiche per la crescita delle persone e il riconoscimento del merito che Intesa Sanpaolo porta avanti da anni, e di cui sono particolarmente orgoglioso”, ha sottolineato Messina.
Il segnale di una scelta stabile
Il cambio ai vertici arriva in un momento in cui Intesa Sanpaolo è sotto la lente dei mercati per la sua solidità patrimoniale e la capacità di adattarsi alle nuove regole europee. Secondo diversi analisti milanesi, promuovere persone interne è una garanzia di stabilità e di profonda conoscenza dei processi interni. Sulla Borsa di Milano, il titolo ha tenuto bene nelle ultime settimane, segno che la strategia di governance è vista come coerente con gli obiettivi a lungo termine.
Cosa aspettarsi nel 2026
Con il nuovo anno alle porte, gli occhi degli investitori restano puntati sulle mosse del gruppo, soprattutto in vista delle sfide economiche e delle nuove regole europee per la vigilanza bancaria. La nomina di Nieddu e Senati è interpretata come un segnale di fiducia nelle risorse interne e nella capacità del gruppo di affrontare i prossimi passi con una squadra solida. Dal quartier generale di via Monte di Pietà, per ora, nessun commento in più: solo qualche stretta di mano nei corridoi e l’augurio, affidato alle parole del ceo, che il 2026 parta all’insegna della continuità e della crescita.
