Scoperta rivoluzionaria: una stazione spaziale rotante con gravità artificiale brevetta in Russia

Scoperta rivoluzionaria: una stazione spaziale rotante con gravità artificiale brevetta in Russia

Scoperta rivoluzionaria: una stazione spaziale rotante con gravità artificiale brevetta in Russia

Matteo Rigamonti

Dicembre 30, 2025

Mosca, 30 dicembre 2025 – La Russia ha messo a punto il progetto di una stazione spaziale rotante in grado di creare gravità artificiale pari a metà di quella sulla Terra. L’idea, firmata da Rsc Energia, è stata resa pubblica nelle ultime ore dall’agenzia statale Tass. Per ora si tratta solo di un progetto su carta, senza indicazioni precise su tempi o costi, ma il documento depositato dimostra quanto sia ancora forte l’impegno russo nel trovare modi nuovi per migliorare la vita degli astronauti in orbita.

La stazione che gira per creare gravità

Dai documenti emerge che la futura stazione spaziale russa sarà composta da un modulo centrale che unisce parti fisse e rotanti, con diversi moduli abitabili collegati intorno tramite giunzioni flessibili e sigillate. Questi moduli gireranno attorno all’asse centrale, producendo una forza centrifuga capace di simulare la gravità per l’equipaggio. In sostanza, gli astronauti saranno spinti verso l’esterno, un po’ come succede sulle giostre rotanti dei parchi.

Per ottenere una forza pari a 0,5g – cioè metà della gravità terrestre – i moduli dovranno avere un raggio di circa 40 metri e girare a cinque giri al minuto. Un progetto ambizioso, che richiederà il lancio e l’assemblaggio in orbita di più pezzi separati. “La stazione – si legge nel brevetto – sarà costruita in varie fasi, con ogni modulo portato nello spazio e poi collegato agli altri”.

Gli ostacoli da superare

Non mancano però le difficoltà. Il documento depositato all’ufficio brevetti russo sottolinea un punto critico: bisognerà coordinare con precisione la rotazione delle navette durante l’attracco. Un’operazione delicata, che mette a rischio la sicurezza dell’equipaggio e delle strutture. “Il sincronismo tra la rotazione della stazione e quella delle navette è fondamentale”, spiegano gli esperti di Rsc Energia. Se qualcosa va storto, potrebbero esserci collisioni o danni ai sistemi di aggancio.

Perché serve la gravità artificiale

L’idea di creare gravità artificiale nasce dal fatto che stare a lungo in assenza di peso fa male alla salute. Gli astronauti impegnati in missioni lunghe – sia in orbita bassa sia verso altri pianeti – soffrono spesso di atrofia muscolare e perdita di densità ossea. “Simulare la gravità potrebbe aiutare a limitare questi problemi”, ha spiegato un ricercatore dell’Istituto di Medicina Spaziale di Mosca. Non a caso, anche altre agenzie spaziali stanno cercando soluzioni simili.

La gara globale verso lo spazio profondo

Negli Stati Uniti, la Nasa studia da tempo veicoli rotanti come il progetto Nautilus-X, mentre la società privata Vast ha annunciato l’intenzione di costruire proprie stazioni con gravità artificiale nei prossimi anni. Il brevetto russo si inserisce in questa corsa mondiale per trovare tecnologie che rendano le missioni nello spazio più sicure e sostenibili.

Al momento, però, il progetto di Rsc Energia resta solo su carta e nei rendering digitali. Nessuna data per l’inizio dei lavori, nessun budget ufficiale. Eppure, il deposito del brevetto conferma che la gravità artificiale è ormai al centro dei piani per l’esplorazione spaziale. “Siamo solo all’inizio”, ha confidato un ingegnere coinvolto nel progetto. “Ma questa potrebbe essere la chiave per il futuro dell’uomo oltre l’orbita terrestre”.