Euro in equilibrio: scambiato a 1,1739 con stabilità sorprendente

Euro in equilibrio: scambiato a 1,1739 con stabilità sorprendente

Euro in equilibrio: scambiato a 1,1739 con stabilità sorprendente

Giada Liguori

Dicembre 31, 2025

Roma, 31 dicembre 2025 – L’euro ha iniziato la giornata sui mercati valutari mantenendo una certa stabilità rispetto al dollaro statunitense, mentre ha guadagnato leggermente terreno contro lo yen giapponese. Dati freschi di stamattina mostrano la moneta unica europea scambiata a 1,1739 dollari, con un calo dello 0,08% rispetto alla chiusura di ieri. Sul fronte asiatico, invece, l’euro si attesta a 183,85 yen, segnando un aumento dello 0,05%.

Euro tranquillo sul dollaro, cresce un po’ contro lo yen

La giornata sui mercati è partita senza scossoni per l’euro, che si muove in un range stretto contro il dollaro. Gli operatori nelle principali piazze finanziarie europee – da Francoforte a Parigi fino a Milano – hanno registrato una bassa volatilità nelle prime ore. “Non sono arrivati segnali particolari dagli Stati Uniti nelle ultime 24 ore”, racconta un analista di una grande banca d’investimento londinese. La lieve flessione dello 0,08% contro il biglietto verde è vista come un normale aggiustamento di fine anno, in attesa dei dati economici che usciranno nei prossimi giorni.

Sul versante asiatico, invece, l’euro ha mostrato un piccolo rafforzamento verso lo yen giapponese. Il cambio ha toccato i 183,85 yen, con una crescita dello 0,05% rispetto a ieri. Gli esperti collegano questo movimento a delle prese di profitto da parte degli investitori giapponesi e alle attese per le prossime mosse della Banca del Giappone.

Mercati in stand-by in attesa delle banche centrali

L’atmosfera sui mercati resta prudente. Gli investitori guardano con attenzione alle prossime decisioni della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve americana. Nei giorni scorsi, la presidente della BCE Christine Lagarde ha ribadito l’importanza di mantenere una linea cauta sulla politica monetaria, ricordando che “l’inflazione nell’area euro è sotto controllo, ma va tenuta d’occhio con attenzione”. Dall’altra parte dell’Atlantico, la Fed ha lasciato intendere che non ci saranno cambiamenti immediati sui tassi d’interesse.

“Il mercato valutario riflette questa fase di attesa”, commenta un operatore della City di Londra. “Molti stanno chiudendo le posizioni prima della fine dell’anno e preferiscono non esporsi troppo fino alle prime riunioni del 2026”. Del resto, il volume degli scambi è più basso rispetto alla media mensile, anche a causa delle festività, che tradizionalmente rallentano l’attività sulle piazze finanziarie internazionali.

Dati economici e cosa aspettarsi dal 2026

Gli analisti sottolineano che il comportamento dell’euro dipende anche dall’andamento dei principali indicatori economici europei. Recentemente, Eurostat ha pubblicato dati che indicano una crescita moderata del PIL nell’area euro nel terzo trimestre del 2025. “La stabilità della moneta unica mostra la fiducia degli investitori nella solidità dell’economia europea”, spiega un economista romano contattato da alanews.it. Resta però qualche incognita, legata all’inflazione e alle tensioni geopolitiche, che potrebbero pesare sui mercati nei primi mesi del nuovo anno.

Per lo yen, la situazione è più incerta. La Banca del Giappone ha mantenuto la sua politica monetaria ultra espansiva, ma alcuni osservatori pensano che nel 2026 potrebbero arrivare segnali di cambiamento. “Il rafforzamento dell’euro contro lo yen è stato modesto”, ammette un trader di Tokyo, “ma potrebbe essere solo l’inizio di movimenti più ampi se la BoJ dovesse cambiare rotta”.

Operatori prudenti, occhi puntati sul futuro

Nelle sale operative di Milano e Francoforte si respira prudenza. “Non ci aspettiamo grandi novità nelle prossime ore”, confida un gestore di fondi milanese poco dopo l’apertura dei mercati. Tutta l’attenzione è rivolta alle prime settimane del 2026, quando arriveranno i dati sull’inflazione e sulla crescita economica in Europa e negli Stati Uniti.

In sintesi, la giornata si apre con un’euro stabile, che si muove poco sia contro il dollaro sia contro lo yen. Gli operatori restano in attesa, pronti a reagire ai segnali che verranno dalle banche centrali e ai dati economici del nuovo anno.