La tragica storia di Aurora Livoli: dall’adozione a 6 anni al mistero della sua morte a Milano

La tragica storia di Aurora Livoli: dall'adozione a 6 anni al mistero della sua morte a Milano

La tragica storia di Aurora Livoli: dall'adozione a 6 anni al mistero della sua morte a Milano

Matteo Rigamonti

Dicembre 31, 2025

Milano, 30 gennaio 2025 – Aurora Livoli, 19 anni, è stata trovata senza vita lunedì mattina, 29 gennaio, nel cortile di un condominio in via Paruta, nella periferia est di Milano. La giovane, originaria di Roma ma cresciuta in provincia di Latina, era sparita da casa da quasi tre mesi. Gli investigatori l’hanno riconosciuta grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza: la mostrano mentre cammina in via Padova poco prima della tragedia. Dietro di lei, un uomo. È stato ripreso anche un’ora più tardi, a percorrere la stessa strada, stavolta da solo. La sua presenza è al centro dell’inchiesta.

Una vita segnata dall’adozione e dalla ricerca di sé

Aurora è nata a Roma nel 2005, ma ha passato l’infanzia e l’adolescenza a Monte San Biagio, un piccolo paese in provincia di Latina. È stata adottata a sei anni. “Non riusciamo ancora a capire cosa sia successo”, hanno confidato i familiari, ancora sotto shock. L’ultimo contatto con Aurora risale al 26 novembre: una telefonata breve, in cui aveva detto ai genitori che non sarebbe tornata a casa. Nessun indizio sul posto dove si trovasse, solo silenzi e distanze che si allungavano. La denuncia di scomparsa era stata fatta già il 4 novembre.

La scuola e il legame con l’Itis Pacinotti

Dopo le scuole a Monte San Biagio, Aurora si è diplomata nel 2024 all’Itis “Pacinotti” di Fondi, il più grande istituto tecnico della zona. Quella stessa scuola, anche se in un’altra sede, era frequentata da Paolo Mendico, il quattordicenne che si è tolto la vita dopo presunti episodi di bullismo denunciati dai genitori. La preside ha precisato che Aurora frequentava la sede principale, mentre Mendico era in quella distaccata di Santi Cosma e Damiano. Dopo il diploma, Aurora aveva scelto di iscriversi a Chimica all’università, ma – secondo la famiglia – non aveva mai iniziato le lezioni.

I messaggi social e il malessere nascosto

Negli ultimi mesi, Aurora aveva lasciato tracce del suo stato d’animo sui social. “Ho Lucifero dentro di me”, aveva scritto su Instagram, postando video modificati con app di grafica e accompagnati da brani musicali. Questi contenuti venivano poi rilanciati su TikTok e Threads. Poco prima della maturità, aveva scritto un altro messaggio: “Troppo tempo per pensare fa pensare male”. Frasi brevi, spesso criptiche, che ora vengono rilette con preoccupazione da chi la conosceva. Alcune amiche la descrivono come una ragazza riservata, “chiusa nei suoi pensieri”, ma senza mai lasciare intendere gesti estremi.

Le indagini: attesa per l’autopsia e il mistero dell’uomo

Per capire le cause della morte sarà decisiva l’autopsia, prevista nelle prossime ore all’Istituto di Medicina Legale di Milano. Gli investigatori vogliono accertare se i lividi trovati sul collo di Aurora siano legati al decesso o risalgano a episodi precedenti. Resta da capire anche se la ragazza abbia subito abusi prima di morire. Intanto, continuano le ricerche per identificare l’uomo ripreso insieme a lei dalle telecamere: potrebbe aver passato con Aurora le ultime ore della sua vita. Al momento non sono stati forniti dettagli sulla sua identità.

Famiglia e comunità sotto choc

A Monte San Biagio, la notizia ha lasciato sgomenti amici e conoscenti. “Era una ragazza gentile, sempre educata”, racconta una vicina di casa. I genitori adottivi sono chiusi nel loro dolore: “Speravamo tornasse presto”, hanno detto ai carabinieri. Davanti alla scuola che Aurora aveva frequentato fino a pochi mesi fa, alcuni compagni hanno lasciato un mazzo di fiori e un biglietto: “Non ti dimenticheremo”.

Le indagini vanno avanti senza sosta. Solo l’autopsia e la ricostruzione delle ultime ore potranno fare luce su questa storia che ha scosso Milano e la provincia pontina. Per ora restano domande senza risposta e il ricordo di una ragazza che cercava il suo posto nel mondo.