Luna e Terra: scoperte rivoluzionarie nella lotta contro il cancro nel 2026

Luna e Terra: scoperte rivoluzionarie nella lotta contro il cancro nel 2026

Luna e Terra: scoperte rivoluzionarie nella lotta contro il cancro nel 2026

Giada Liguori

Dicembre 31, 2025

Roma, 31 dicembre 2025 – Il 2026 si prepara a essere un anno decisivo per la scienza. Tra missioni verso Luna e Marte, ricerche mediche all’avanguardia e nuove sfide tecnologiche, i prossimi mesi saranno pieni di appuntamenti importanti. Lo conferma un’analisi della rivista Nature, che mette in luce progetti ambiziosi, dall’esplorazione del Sistema Solare alle nuove frontiere della medicina su misura. Un calendario fitto, con agenzie spaziali, laboratori e team da tutto il mondo pronti a darsi da fare.

Spazio: Luna, Marte e missioni che guardano lontano

A febbraio, se tutto va come previsto, la NASA lancerà Artemis II: quattro astronauti – tra cui la comandante Christina Koch e il pilota Victor Glover – passeranno dieci giorni in orbita lunare sulla navetta Orion. È un ritorno umano sulla Luna, a cinquant’anni dalle missioni Apollo. “Siamo pronti a scrivere una nuova pagina”, ha detto Jim Free, il direttore della missione, durante una conferenza a Houston. L’obiettivo? Mettere alla prova le tecnologie in vista di futuri sbarchi.

Ma non ci sono solo gli Stati Uniti. In agosto, la Cina punta al polo sud lunare con la missione Chang’e-7. Il lander cercherà ghiaccio d’acqua e studierà i cosiddetti “moonquakes”, i terremoti della Luna. Wu Weiren, capo progettista del programma cinese, ha sottolineato quanto sia importante trovare risorse utili per basi permanenti. Nel frattempo, il Giappone si prepara a lanciare la sonda Martian Moons eXploration (MMX), diretta verso le lune di Marte, Phobos e Deimos. L’obiettivo è raccogliere campioni e portarli sulla Terra entro il 2029.

Alla ricerca di nuovi mondi abitabili

Sul fronte dell’astrofisica, l’Europa punta forte con la missione Plato dell’ESA. Il telescopio spaziale, che dovrebbe partire a dicembre 2026 dalla base di Kourou, ha il compito di scovare pianeti extrasolari simili alla Terra. “Cerchiamo mondi abitabili”, ha spiegato Heike Rauer, responsabile scientifica del progetto. Plato osserverà migliaia di stelle, cercando segnali che possano indicare la presenza di atmosfere adatte alla vita.

Biomedicina: diagnosi precoce e terapie su misura

Il 2026 sarà un anno di grandi attese anche in medicina. In Gran Bretagna si attendono i risultati di uno studio su 140mila persone, pensato per individuare fino a 50 tipi di tumore con un semplice esame del sangue. Il test, ideato dal consorzio Galleri, promette diagnosi molto precoci, prima che si manifestino i sintomi. “Se i dati saranno confermati, potremo rivoluzionare lo screening oncologico”, ha detto il professor Charles Swanton del Francis Crick Institute.

Nel campo medico, si stanno valutando due nuovi studi basati sulla tecnica Crispr. Dopo il successo del 2025, quando un bambino affetto da una malattia metabolica rara è stato trattato con editing genetico, si aspetta il via libera per nuovi trial clinici. L’obiettivo è correggere difetti genetici su misura, aprendo la strada a terapie personalizzate.

Intelligenza artificiale: nuovi strumenti per la ricerca

Nei laboratori di tutto il mondo cresce l’interesse per sistemi di intelligenza artificiale più snelli e specializzati. L’attenzione si sposta dai grandi modelli linguistici, costosi e complessi, a algoritmi capaci di imparare da pochi dati e risolvere problemi specifici. Questi nuovi strumenti non generano testi, ma elaborano rappresentazioni matematiche delle informazioni. “È una svolta per la ricerca scientifica”, ha spiegato Silvia Chiappa, ricercatrice italiana al DeepMind di Londra.

Nel cuore della Terra: la sfida cinese

Infine, occhi puntati sulla Cina per un progetto geologico senza precedenti: la nave Meng Xiang tenterà di perforare la crosta terrestre fino a 11 chilometri di profondità, con l’obiettivo di raggiungere il mantello. Si vogliono prelevare campioni per capire meglio la formazione del fondale oceanico e l’attività tettonica. Secondo il geologo Li Shucai dell’Accademia cinese delle scienze, “questo tipo di esplorazione può cambiare la nostra visione della Terra”.

Il 2026 si presenta così come un anno chiave per la scienza globale: tra Luna, Marte e le profondità del nostro pianeta, le sfide sono tante. E le risposte potrebbero arrivare proprio da quei laboratori che oggi lavorano in silenzio, fatti di dati e speranze concrete.