Milano Linate si illumina: inaugurato il nuovo impianto fotovoltaico di A2A

Milano Linate si illumina: inaugurato il nuovo impianto fotovoltaico di A2A

Milano Linate si illumina: inaugurato il nuovo impianto fotovoltaico di A2A

Giada Liguori

Dicembre 31, 2025

Milano, 31 dicembre 2025 – È entrato in funzione oggi il nuovo impianto fotovoltaico dell’aeroporto di Milano Linate, segnando un passo importante nella transizione ecologica dello scalo. Realizzato dal gruppo A2A su un’area verde di circa 9 ettari all’interno dell’aeroporto, l’impianto produrrà ogni anno oltre 10 GWh di energia pulita. Una quantità sufficiente a soddisfare il fabbisogno di circa 3.700 abitazioni. Secondo le stime di SEA e A2A, questo coprirà circa il 20% dell’energia elettrica usata ogni giorno dall’aeroporto.

Un investimento concreto per il territorio e l’ambiente

La decisione di installare l’impianto fotovoltaico su un prato inutilizzato nasce dalla volontà di sfruttare al meglio le risorse disponibili, senza sottrarre spazio ad altre attività. Luca Rigoni, amministratore delegato di A2A Calore e Servizi, ha spiegato che “produrre energia verde dentro lo scalo è un valore aggiunto anche per la comunità e il territorio”. Questo progetto si inserisce nel piano industriale del gruppo al 2035, che punta su investimenti mirati per spingere sull’uso delle fonti rinnovabili e accelerare la riduzione delle emissioni.

Avviati nel 2024 e completati nei tempi previsti, i lavori hanno richiesto grande attenzione per integrare l’impianto senza interferire con le attività e la sicurezza dei voli. I pannelli solari, orientati in modo da catturare al meglio la luce del sole, sono già ben visibili dalla tangenziale est, poco prima dell’ingresso principale dell’aeroporto.

Ambiente in primo piano: meno CO2 e nuovi obiettivi

L’entrata in funzione dell’impianto porterà a un risparmio stimato di circa 5.000 tonnellate di CO2 all’anno. Per SEA, che gestisce gli aeroporti milanesi, questo rappresenta un traguardo fondamentale nel cammino verso la decarbonizzazione delle infrastrutture. “L’inizio dell’attività di questo impianto è un risultato tangibile del nostro impegno per la sostenibilità”, ha detto Armando Brunini, amministratore delegato di SEA. L’obiettivo è ridurre gradualmente l’impatto ambientale degli aeroporti di Milano, producendo energia rinnovabile in proprio e puntando a raggiungere le zero emissioni nette entro il 2030.

Il progetto fa parte di un piano più ampio che coinvolge anche l’aeroporto di Malpensa, con l’adozione di tecnologie a basso impatto, dalla mobilità elettrica all’efficienza energetica degli edifici. “Solo così – ha aggiunto Brunini – potremo dire di avere uno scalo davvero sostenibile”.

Reazioni positive e sguardo al futuro del sistema aeroportuale

La notizia dell’avvio dell’impianto è stata accolta con entusiasmo dagli operatori del settore e dalle associazioni ambientaliste locali. Nel pomeriggio, alcuni rappresentanti del Comune di Milano hanno visitato l’area insieme ai tecnici di SEA e A2A, soffermandosi sugli aspetti tecnici: inverter di ultima generazione, sistemi di monitoraggio in tempo reale e connessione diretta alla rete interna dello scalo.

SEA ha diffuso dati che confermano come Linate consumi ogni anno circa 50 GWh di energia elettrica. Con il nuovo impianto fotovoltaico, una buona parte di questo fabbisogno sarà coperta da energia rinnovabile prodotta direttamente sul posto. “È un segnale importante – ha detto un funzionario del Ministero dell’Ambiente presente all’inaugurazione – perché dimostra che anche strutture complesse come gli aeroporti possono dare un contributo concreto alla lotta contro il cambiamento climatico”.

Un modello per altri aeroporti italiani

L’esperienza di Linate potrebbe fare da esempio per altri scali in Italia. In questi mesi, aeroporti come quelli di Venezia e Bologna stanno valutando progetti simili per diminuire la dipendenza dai combustibili fossili e rendere più sostenibili le loro attività. La sfida resta quella dei costi iniziali e della compatibilità con le operazioni aeroportuali, ma la direzione è ormai chiara.

Per ora, a Milano Linate, i primi dati raccolti dopo l’attivazione confermano le aspettative: produzione stabile, nessun problema per le operazioni e soddisfazione tra tecnici e dirigenti. Un passo piccolo, forse, ma solido e ben visibile verso una mobilità più sostenibile.