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Stefano Cuzzilla riconfermato alla guida di Cida: cosa cambia per il futuro dell’associazione

Stefano Cuzzilla riconfermato alla guida di Cida: cosa cambia per il futuro dell'associazione

Stefano Cuzzilla riconfermato alla guida di Cida: cosa cambia per il futuro dell'associazione

Questa mattina si sono svolte le elezioni per le cariche direttive della Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti ed alte professionalità. In questo importante contesto, è stata riconfermata la leadership di Stefano Cuzzilla come presidente. Cuzzilla, alla guida di Cida da diversi anni, sarà affiancato da un team di vicepresidenti di alto profilo, tra cui Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed, Marco Ballaré, presidente di Manageritalia, e Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale dei Dirigenti della Pubblica Istruzione (Anp).

La riconferma di Cuzzilla rappresenta un segnale chiaro di continuità nella leadership di Cida, che ha acquisito una crescente rilevanza a livello politico e sociale. Come evidenziato da Quici, “Cida ha acquisito una rilevanza importante sul piano politico, che ci consente di essere presenti a tutti i tavoli istituzionali”. Questo riconoscimento è fondamentale in un periodo in cui le decisioni politiche e normative influenzano significativamente il mondo del lavoro e le professioni.

La rappresentanza dei dirigenti in Cida

Cida non è solo un’organizzazione rappresentativa, ma è diventata un punto di riferimento cruciale per i dirigenti, sia del settore pubblico che privato. Essa riunisce un network di dieci federazioni che, attraverso i contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl), rappresentano circa 1 milione di dirigenti in vari settori, tra cui:

  1. Industria
  2. Commercio
  3. Terziario
  4. Sanità
  5. Funzione pubblica
  6. Banca d’Italia
  7. Assicurazioni
  8. Università
  9. Consob

La diversità delle aree rappresentate da Cida è uno dei principali punti di forza, poiché consente di affrontare una varietà di questioni e problematiche che interessano i dirigenti in tutti i settori. Le sfide del mondo del lavoro odierno richiedono una voce unificata e forte, in grado di presentare proposte e soluzioni concrete su tutti i dossier in discussione.

L’importanza del ceto medio

Guido Quici, in un’intervista, ha sottolineato l’importanza di lavorare per rafforzare il ceto medio, definito “il pilastro che sostiene l’Italia”. Negli ultimi anni, le politiche nazionali hanno spesso trascurato questa classe dirigente, che svolge un ruolo cruciale nel mantenere la competitività del Paese. Secondo Quici, “salvare il ceto medio significa valorizzare quella classe dirigente che ogni giorno rende il Paese competitivo in tutti i settori strategici”. Questa affermazione sottolinea la necessità di politiche mirate che supportino il ceto medio e promuovano un ambiente favorevole per i dirigenti e i professionisti in generale.

Cida come attore proattivo

Cida si propone di essere un attore proattivo nel dibattito pubblico riguardante il mondo del lavoro. Con il suo network di professionisti esperti, l’organizzazione mira a sviluppare idee e soluzioni innovative che possano contribuire a migliorare le condizioni di lavoro e le opportunità per i dirigenti italiani. Inoltre, la capacità di Cida di interagire con le istituzioni e di partecipare attivamente al processo di elaborazione delle politiche è fondamentale per garantire che le esigenze dei professionisti siano ascoltate nella formulazione delle leggi e delle normative.

In un contesto globale in continua evoluzione e caratterizzato da sfide crescenti, Cida si posiziona come un partner strategico per i dirigenti italiani, offrendo supporto e rappresentanza. La leadership di Stefano Cuzzilla, insieme ai vicepresidenti e all’intero team di Cida, è determinata a continuare su questa strada, lavorando con impegno per affrontare le sfide future e promuovere il benessere della classe dirigente nel nostro Paese.

L’elezione di Cuzzilla e del suo team rappresenta quindi non solo una conferma di fiducia, ma anche un invito a proseguire un percorso di crescita e innovazione. Con un focus sul ceto medio e sulle politiche che lo riguardano, Cida si propone di essere un attore chiave nel rafforzamento della dirigenza italiana e nella promozione di un ambiente lavorativo che favorisca la competitività e il progresso.