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Lavoro in pericolo: 593mila casi e 1.202 morti nel 2024, allerta per 78mila incidenti tra gli studenti

Lavoro in pericolo: 593mila casi e 1.202 morti nel 2024, allerta per 78mila incidenti tra gli studenti

Lavoro in pericolo: 593mila casi e 1.202 morti nel 2024, allerta per 78mila incidenti tra gli studenti

Il 2024 si è aperto con un quadro allarmante per la sicurezza sul lavoro in Italia, come evidenziato dalla Relazione annuale dell’INAIL, presentata a Roma dal presidente Fabrizio D’Ascenzo. L’incontro, che ha visto la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, ha messo in luce l’andamento preoccupante degli infortuni e delle malattie professionali. Secondo i dati forniti, nel corso dell’anno sono stati segnalati ben 593.000 infortuni, con un incremento dell’0,4% rispetto all’anno precedente, e 1.202 morti sul lavoro, un numero che non può essere trascurato.

L’importanza della missione dell’INAIL

D’Ascenzo ha sottolineato l’importanza della missione dell’INAIL, che si concentra sulla garanzia dei diritti dei lavoratori attraverso il miglioramento continuo delle prestazioni assicurative e la prevenzione degli infortuni. L’istituto ha implementato misure significative per promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro, tra cui:

  1. Finanziamenti per aziende che investono in sicurezza.
  2. Riduzioni dei premi assicurativi.
  3. Iniziative di sensibilizzazione e formazione.

L’aumento degli incidenti tra gli studenti

Una nota particolarmente preoccupante riguarda gli studenti, il cui numero di incidenti è aumentato drasticamente, raggiungendo quota 78.000, con un incremento del 10,5% rispetto al 2023. Di questi, 2.100 incidenti si sono verificati durante i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), evidenziando un problema di sicurezza anche negli ambienti scolastici e nelle attività di alternanza scuola-lavoro.

Antonio Di Bella, presidente dell’ANMIL, ha commentato la situazione, sottolineando l’importanza della presenza del Presidente della Repubblica come segnale della consapevolezza dello Stato sulla gravità della situazione. Ha fatto riferimento a storie di lavoratori che, dopo infortuni gravi, sono riusciti a reinserirsi nel mondo del lavoro grazie a protesi innovative e interventi di riabilitazione, ma ha anche evidenziato che tali successi sono l’eccezione piuttosto che la norma.

Aumento delle malattie professionali

La Relazione ha evidenziato anche un aumento delle denunce di malattie professionali, che hanno raggiunto il numero record di 88.000, il dato più alto dal triennio 1976-1978. Questo incremento è attribuibile a una maggiore consapevolezza riguardo alle coperture assicurative e all’ampliamento delle patologie riconosciute, sebbene nel 2020, a causa della pandemia, il numero di malattie denunciate fosse sceso drasticamente.

Di Bella ha richiamato l’attenzione sulle condizioni di lavoro, che spesso non garantiscono la sicurezza necessaria, citando episodi di sfruttamento, manomissione di dispositivi di sicurezza e mancanza di formazione adeguata. Ha inoltre sollecitato il governo a istituire una Procura Nazionale del Lavoro, composta da magistrati specializzati, per affrontare con serietà e tempestività le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro.

In risposta alla situazione attuale, l’INAIL ha previsto l’implementazione di diverse misure e interventi per migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra questi, l’adozione di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale per il monitoraggio e la prevenzione degli incidenti, e l’implementazione di piattaforme di controllo che possono contribuire a ridurre i rischi.

Il bilancio dell’INAIL per il 2024 ha mostrato solidità, con un avanzo finanziario di oltre 2,6 miliardi di euro e un incremento delle entrate totali che ha superato i 13 miliardi. Tuttavia, le uscite sono aumentate del 10%, principalmente a causa della rivalutazione delle prestazioni economiche erogate, evidenziando la necessità di un approccio più incisivo nella prevenzione e nella sicurezza.

Le aziende continuano a beneficiare di riduzioni sui premi assicurativi, ma è fondamentale che queste misure siano accompagnate da un cambiamento culturale profondo riguardo alla sicurezza sul lavoro. L’importanza di formare i lavoratori e di garantire ambienti di lavoro sicuri deve diventare una priorità per tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni alle imprese, fino ai lavoratori stessi.

L’INAIL ha ribadito l’impegno a proseguire le attività di sensibilizzazione e formazione, e a promuovere una cultura della prevenzione che sia capillare e trasversale. In questo contesto, la collaborazione con le scuole sarà cruciale per educare le nuove generazioni sui temi della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.

La relazione annuale dell’INAIL evidenzia un quadro complesso e sfidante, e la strada da percorrere per migliorare la sicurezza sul lavoro in Italia è ancora lunga. Tuttavia, l’impegno delle istituzioni e delle associazioni rappresenta un passo fondamentale verso un futuro in cui la sicurezza dei lavoratori e degli studenti sia garantita e prioritaria.