Day-Lewis: il ritorno dopo aver spento l’interruttore

Day-Lewis: il ritorno dopo aver spento l'interruttore

Day-Lewis: il ritorno dopo aver spento l'interruttore

Giada Liguori

Ottobre 21, 2025

In un recente incontro con Daniel Day-Lewis, il celebre attore britannico pluripremiato, e suo figlio Ronan, è emerso un legame profondo che va oltre le parole. Quando è stato chiesto a Day-Lewis perché fosse rimasto lontano dai set per otto lunghi anni, la sua risposta è stata semplice e ricca di significato: ha indicato il figlio con un grande sorriso. Questo gesto non solo rappresenta un legame familiare, ma anche un riconoscimento del ruolo cruciale che Ronan ha avuto nel riportare il padre al cinema. Infatti, Ronan, pittore al suo esordio come regista, ha coinvolto Daniel come sceneggiatore nel film ‘Anemone’, presentato al festival Alice nella Città e in uscita nelle sale il 6 novembre grazie a Universal.

La trama di ‘Anemone’

La pellicola narra la storia di due fratelli, Ray (interpretato da Day-Lewis) e Jem (Sean Bean), separati per vent’anni a causa di un conflitto che ha segnato le loro vite: i Troubles in Irlanda del Nord. Ray vive in un stato di auto-esilio, mentre Jem ha trovato rifugio nella fede e nella sua famiglia, inclusa la compagna Nessa (Samantha Morton) e il loro figlio Brian (Samuel Bottomley). Questo dramma familiare mette in luce le complessità dei legami fraterni e le cicatrici lasciate dalla guerra, una tematica che risuona profondamente con la storia personale di Day-Lewis e il contesto storico dell’Irlanda del Nord.

Il legame padre-figlio

“Fin da quando Ronan era bambino, noi due creavamo cose insieme e questo film è solo un’estensione di quel processo creativo”, ha dichiarato Daniel Day-Lewis. La sua assenza dal mondo del cinema non è stata una scelta facile. Il cinquantaseienne ha spiegato che, pur desiderando prendersi un tempo di riflessione, non è riuscito a trovare il modo di farlo senza sentirsi in colpa.

  1. “Non mi piacevano alcuni aspetti pubblici del lavoro, come l’esibizionismo.
  2. Non c’è un interruttore per spegnere tutto questo.
  3. Non mi sentivo mai a mio agio alle feste o in mezzo alla folla, e così ho deciso di allontanarmi”, ha confessato.

Ronan, parlando della sua esperienza di dirigere un padre così iconico, ha affermato che è stato “facilissimo”, grazie alla familiarità e alla loro collaborazione nella scrittura della sceneggiatura. La loro interazione sul set ha riflettuto una connessione intima, che ha permesso a Ronan di gestire la presenza imponente di un attore del calibro di Day-Lewis.

L’influenza della famiglia

Questo legame padre-figlio è stato ulteriormente influenzato dai rispettivi background familiari. Daniel Day-Lewis è cresciuto in una casa dove la cultura e la letteratura erano centrali, essendo figlio di Cecil Day-Lewis, un rinomato poeta e scrittore, e di Jill Balcon, attrice e figlia di Sir Michael Balcon, una figura fondamentale nel panorama cinematografico britannico del XX secolo.

“Ho perso mio padre quando avevo solo quattordici anni, e lui è rimasto un mistero per me”, ha detto Day-Lewis, riflettendo sulla figura paterna. “Era molto egocentrico, e la nostra casa era organizzata intorno alle sue esigenze di scrittore, ma era anche comprensivo e gentile”.

Infine, quando gli è stato chiesto di commentare la situazione attuale a Gaza, Day-Lewis ha risposto con cautela: “Non è una questione che si può liquidare in poche parole. Posso solo dire che sono due popoli mal rappresentati”. Queste parole rivelano la sua sensibilità verso questioni globali e il suo desiderio di vedere oltre le narrazioni semplificate.

In questo modo, l’attore inglese non solo torna al cinema con un’opera che riflette le sue esperienze personali, ma si presenta anche come un pensatore critico, capace di affrontare temi complessi e rilevanti attraverso il suo lavoro e le sue interviste. La sua carriera, costellata di successi e riconoscimenti, continua a evolversi, dimostrando che, anche dopo anni di assenza, la sua voce e la sua presenza sono più che mai necessarie nel panorama cinematografico contemporaneo.