I due nemici invisibili che hanno messo in crisi i soldati napoleonici in Russia

I due nemici invisibili che hanno messo in crisi i soldati napoleonici in Russia

I due nemici invisibili che hanno messo in crisi i soldati napoleonici in Russia

Giada Liguori

Ottobre 27, 2025

Nel drammatico contesto della ritirata delle truppe napoleoniche dalla Russia nel 1812, due nemici invisibili si rivelano determinanti nella devastazione delle forze francesi. Queste forze, che inizialmente contavano circa 600.000 uomini, subirono gravi perdite non solo a causa delle dure condizioni climatiche, della fame e degli scontri diretti, ma anche a causa di malattie infettive che si diffusero rapidamente tra i soldati. Recenti ricerche, pubblicate sulla rivista Current Biology, hanno identificato per la prima volta la presenza di due agenti patogeni specifici: febbre paratifoide e febbre ricorrente, quest’ultima trasmessa dai pidocchi.

La ricerca e la scoperta dei patogeni

L’analisi, condotta da un team di ricercatori dell’Istituto Pasteur di Parigi in collaborazione con il Laboratorio di antropologia bioculturale dell’Università di Aix-Marseille, ha utilizzato tecniche avanzate di sequenziamento del DNA antico estratto dai denti di 13 soldati riesumati da fosse comuni a Vilnius, in Lituania. Questa innovativa metodologia ha permesso di identificare le firme genetiche di una sottospecie di Salmonella enterica, responsabile della febbre paratifoide, e del batterio Borrelia recurrentis, che causa la febbre ricorrente.

Impatti delle malattie sui soldati

La febbre paratifoide e la febbre ricorrente presentano sintomi simili, tra cui:

  1. Febbre alta
  2. Affaticamento
  3. Disturbi gastrointestinali

La loro combinazione, in un contesto di malnutrizione e condizioni igieniche precarie, ha aggravato ulteriormente la salute dei soldati, già provati da un inverno rigido e da una logistica disastrosa. Le vittime delle malattie infettive hanno contribuito in modo significativo al calo numerico dell’esercito di Napoleone.

La scoperta di queste malattie, in particolare il riscontro di quattro soldati positivi a S. enterica Paratyphi C e due a B. recurrentis, segna un’importante evoluzione nella comprensione delle malattie che hanno colpito le truppe durante la campagna russa. Prima di questa ricerca, si erano già identificati altri patogeni legati alla ritirata, come Rickettsia prowazekii, responsabile del tifo, e Bartonella quintana, associato alla febbre delle trincee.

L’importanza della ricerca storica

Nicolás Rascovan, coordinatore dello studio e responsabile dell’Unità di paleogenomica microbica presso l’Istituto Pasteur, sottolinea l’importanza di accedere ai dati genomici dei patogeni storici. “Queste informazioni non solo ci aiutano a capire come le malattie infettive si siano evolute nel tempo, ma offrono anche spunti cruciali per affrontare le sfide sanitarie contemporanee”, ha dichiarato Rascovan. La possibilità di tracciare l’evoluzione dei patogeni e le condizioni sociali o ambientali che ne hanno facilitato la diffusione è fondamentale per migliorare la risposta alle epidemie attuali e future.

Condurre analisi su resti umani antichi presenta notevoli difficoltà. Il DNA patogeno è spesso altamente frammentato e presente in quantità limitate, rendendo complesso il recupero di genomi completi. Gli scienziati devono quindi utilizzare tecniche sofisticate per identificare in modo univoco gli agenti infettivi, un compito che richiede competenze avanzate in biologia molecolare e una profonda comprensione del contesto storico e archeologico.

Il contesto della ritirata russa è già ben documentato nelle cronache storiche, dove si parla di un esercito in rotta, costretto a fronteggiare non solo le forze nemiche, ma anche le intemperie e la scarsità di rifornimenti. Le malattie infettive, spesso sottovalutate, hanno avuto un ruolo cruciale nell’abbattere il morale e la capacità combattiva delle truppe.

Concludendo, ciò che emerge da questa indagine è un quadro più ampio e complesso delle difficoltà affrontate dai soldati napoleonici in Russia. Malattie invisibili, come la febbre paratifoide e la febbre ricorrente, si sono unite a condizioni avverse per contribuire a una delle ritirate più disastrose della storia militare. La ricerca continua a svelare i segreti del passato, rivelando le interconnessioni tra storia, sanità pubblica e scienze biologiche.