Milano in rialzo: Ferrari, Lottomatica ed Enel guidano la ripresa della borsa

Milano in rialzo: Ferrari, Lottomatica ed Enel guidano la ripresa della borsa

Milano in rialzo: Ferrari, Lottomatica ed Enel guidano la ripresa della borsa

Giada Liguori

Novembre 5, 2025

Milano, 5 novembre 2025 – Le Borse europee hanno vissuto una giornata di alti e bassi, con i principali listini che hanno aperto in calo ma hanno recuperato solo verso la fine, spinte da alcune trimestrali positive. A mettere in allarme gli operatori sono state le parole dei vertici di Morgan Stanley e Goldman Sachs, che hanno avvertito su una possibile correzione imminente dei mercati. Sullo sfondo, l’attenzione è puntata sulle prossime mosse della Federal Reserve e sui risultati deludenti di Palantir, che hanno riacceso i timori su una nuova bolla tecnologica.

Asia in calo, Milano e Londra si riprendono all’ultimo

La giornata è partita in rosso, con le Borse asiatiche e quelle del Pacifico che hanno aperto in ribasso già dalle prime ore. Il pessimismo si è poi diffuso in Europa: vendite ovunque a Francoforte, Parigi e Madrid, mentre solo nel pomeriggio Londra e soprattutto Milano sono riuscite a rimbalzare e chiudere positive. A Piazza Affari, il FTSE Mib ha messo a segno un lieve rialzo, spinto da qualche titolo in controtendenza.

Diversa la situazione a Zurigo, dove il listino svizzero ha continuato a salire, grazie soprattutto ai titoli farmaceutici. Roche e Novartis hanno toccato nuovi massimi annuali, confermando la tenuta del settore in una giornata incerta per l’Europa.

Wall Street lancia l’allarme, telecom in difficoltà

A pesare sul mercato sono state soprattutto le parole di Ted Pick, amministratore delegato di Morgan Stanley, e David Solomon, numero uno di Goldman Sachs. Entrambi hanno parlato chiaro di “rischio correzione”, avvertendo che la volatilità sta aumentando. “Siamo in una fase delicata, serve prudenza”, ha detto Pick in un’intervista a Bloomberg.

Nel settore delle telecomunicazioni, la giornata è stata complicata. Il titolo Tim ha perso l’1%, trascinato al ribasso dal crollo di Telefonica a Madrid. L’operatore spagnolo ha visto il suo titolo scendere del 13% dopo aver tagliato gli obiettivi di flusso di cassa e dimezzato il dividendo previsto per il 2026. Una mossa che ha spaventato gli investitori anche su altri titoli del settore.

Piazza Affari, Ferrari e Lottomatica brillano

A Milano la giornata è stata segnata da forti differenze tra i titoli più importanti. Ferrari ha guadagnato il 3,34%, dopo aver pubblicato utili migliori del previsto e aver rassicurato il mercato sui rischi legati ai dazi. “Abbiamo dimostrato solidità anche in un periodo difficile”, ha detto Benedetto Vigna, amministratore delegato della casa di Maranello. Bene anche Lottomatica, che ha chiuso in rialzo del 3,2% grazie a risultati trimestrali robusti.

Sul fronte opposto, vendite su Stellantis (-2,5%), STMicroelectronics (-2,5%) e Prysmian (-2,27%). Nel settore bancario, andamenti contrastanti: UniCredit ha chiuso in calo dello 0,4%, mentre Mps ha guadagnato lo 0,3% dopo che Francesco Gaetano Caltagirone ha ottenuto il via libera per aumentare la sua quota al 20%. “Un segnale di fiducia”, ha spiegato una fonte vicina all’imprenditore romano.

Energia in calo, utilities fanno la differenza

Il settore energetico ha sofferto un po’ ovunque in Europa. I prezzi del petrolio sono scesi ai minimi dal 2008, spinti da un eccesso di offerta che ha messo sotto pressione i titoli del comparto. A Milano, Eni ha limitato le perdite allo 0,26%, mentre Saipem ha perso lo 0,7% e Tenaris l’1,7%. In controtendenza Snam, che ha chiuso in rialzo dell’1,3% in attesa dei risultati trimestrali attesi per mercoledì.

Le utilities invece hanno brillato. Enel ha chiuso a 8,96 euro per azione (+1,5%), toccando il massimo storico. Da quando Flavio Cattaneo ha preso le redini del gruppo, il titolo ha guadagnato circa il 50% e la capitalizzazione ha superato i 90 miliardi di euro. “Un risultato che premia la strategia industriale”, si legge in una nota della società.

Mercati in attesa: tra trimestrali e decisioni delle banche centrali

Gli operatori restano prudenti. Le prossime settimane saranno decisive per capire se la correzione temuta da Wall Street si concretizzerà o se prevarrà la fiducia nei fondamentali delle aziende europee. Molto dipenderà dalle mosse della Federal Reserve e dai dati macro in arrivo dagli Stati Uniti. Intanto a Piazza Affari si guarda già ai risultati di Banca Generali (attesi domani) e alle nuove strategie delle grandi società pubbliche.