Milano, 5 novembre 2025 – Nexi chiude i primi nove mesi del 2025 con ricavi per 2,64 miliardi di euro, segnando un aumento del 2,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Solo nel terzo trimestre, i ricavi sono arrivati a 927,3 milioni, in crescita dell’1,8% rispetto al terzo trimestre 2024. Secondo l’azienda, questo risultato conferma la solidità del business, nonostante un mercato in continuo cambiamento.
Ricavi in crescita, margini con luci e ombre
Entrando nel dettaglio, la crescita dei ricavi underlying – cioè al netto di eventi straordinari – è stata del 6% sia nel trimestre che nei primi nove mesi. Nexi parla di un’accelerazione, sottolineando come l’andamento operativo resti forte anche con qualche imprevisto fuori programma. L’Ebitda di gruppo nei nove mesi ha toccato quota 1,4 miliardi di euro, in rialzo del 3,5% rispetto a un anno fa. Il margine si è attestato al 52,8%, con un miglioramento di 35 punti base rispetto al 2024.
Nel terzo trimestre, invece, l’Ebitda ha raggiunto i 526,4 milioni, con un aumento più contenuto, appena lo 0,9%. Il margine trimestrale si è fermato al 56,8%, in calo di 54 punti base rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La società, guidata da Paolo Bertoluzzo, spiega che questa flessione è dovuta a un diverso mix di ricavi e alla tempistica di alcune spese operative.
Cessioni e rinegoziazioni frenano la crescita
Il 2025 è stato un anno segnato da eventi eccezionali per Nexi. La società ha dovuto fare i conti con la vendita di business di acquiring da parte di alcune banche partner e con la rinegoziazione di contratti importanti. Questi fattori hanno pesato sulla crescita dei ricavi, che Nexi definisce “low-to-mid-single digit” per l’intero anno.
Tuttavia, la società fa notare che, tolti questi effetti straordinari, la crescita underlying dei ricavi accelera rispetto al 2024. “La traiettoria operativa resta positiva”, ha commentato un rappresentante interno durante la call con gli analisti, tenutasi questa mattina a Milano, in Corso Sempione.
Ritorno di capitale agli azionisti e rating di qualità
Tra le novità più importanti della trimestrale c’è il ritorno di capitale agli azionisti. Per il periodo 2024-2025, Nexi prevede un ritorno totale di 1,1 miliardi di euro tra dividendi e buyback. Un segnale chiaro rivolto agli investitori sulla solidità finanziaria e la capacità di generare cassa, anche in una fase di cambiamento per il settore dei pagamenti digitali.
In parallelo, Nexi ha ottenuto il riconoscimento di emittente Investment Grade, un traguardo che, secondo il management, “rafforza la credibilità della società sui mercati internazionali”. Il prossimo appuntamento strategico è fissato per il Capital Markets Day del 5 marzo 2026, quando il gruppo presenterà le nuove linee guida industriali e finanziarie per i prossimi tre anni.
Un settore in trasformazione e le sfide per Nexi
Il mondo dei pagamenti digitali in Europa è in piena trasformazione. Il mercato sta vivendo una fase di consolidamento e riorganizzazione, con un confronto acceso tra operatori tradizionali e nuovi attori tecnologici. Nexi, che opera in Italia, Germania, Nordics e altri Paesi europei, punta a rafforzare la propria posizione con investimenti mirati e collaborazioni strategiche.
Gli analisti hanno accolto i risultati con un cauto ottimismo. “La crescita underlying resta solida, ma il contesto competitivo richiede attenzione ai margini”, ha detto un gestore milanese contattato nel primo pomeriggio. Da parte sua, la società conferma gli obiettivi per il 2025 e ribadisce l’impegno a mantenere una gestione finanziaria rigorosa.
In attesa del prossimo incontro con il mercato, a marzo 2026, Nexi si prepara a navigare una fase decisiva per il futuro dei pagamenti digitali in Europa.
