Lincei: la crisi di credibilità della politica internazionale sotto la lente d’ingrandimento

Lincei: la crisi di credibilità della politica internazionale sotto la lente d'ingrandimento

Lincei: la crisi di credibilità della politica internazionale sotto la lente d'ingrandimento

Giada Liguori

Novembre 15, 2025

Roma, 15 novembre 2025 – “C’è un problema di credibilità del ceto politico internazionale proprio in un momento così drammatico”. Così ha detto oggi Roberto Antonelli, presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, durante l’apertura dell’anno accademico 2025-2026, il 422esimo nella storia di questa istituzione scientifica, la più antica al mondo. Nel salone di Palazzo Corsini, a due passi da Trastevere, Antonelli ha tracciato un quadro inquietante. Tra guerre, crisi diplomatiche e un senso crescente di smarrimento, il presente appare sempre più incerto.

Il caos mondiale e il pericolo nucleare

Antonelli ha messo in guardia sul fatto che l’attuale caos internazionale spinge alcune potenze regionali a voler mettere le mani sulle armi atomiche. “I rischi crescono a dismisura”, ha detto, parlando dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, dove la fragile tregua a Gaza non basta a fermare la violenza. “Sembra che al posto delle trattative diplomatiche e delle risoluzioni nelle sedi internazionali come l’Onu si stia usando la forza”, ha aggiunto con tono deciso. La confusione regna anche su temi cruciali come quello nucleare: “I comportamenti di certi leader sembrano quasi giochi da bambini o bluff al tavolo da poker, se non fossero missili e bombe atomiche in gioco”.

Scienza e ragione ignorate

Antonelli ha espresso un certo scetticismo sulla possibilità che scienza e ragione riescano a influenzare le decisioni politiche in un momento così delicato. “È difficile credere che, in una situazione in cui si rischia la vita di tutta l’umanità, la ragione e la scienza abbiano davvero voce”, ha detto. I documenti dei recenti vertici internazionali, dal G7 al G20, sono rimasti “per lo più ignorati”, mentre i media sembrano “sordi all’urgenza di problemi enormi, primo fra tutti quello nucleare”.

Il valore del dialogo e della diplomazia scientifica

In questo clima, Antonelli ha ribadito l’urgenza di mettere al centro le evidenze scientifiche, l’etica e il dialogo. Solo così, ha detto, si può sperare che “la ragione e l’istinto di sopravvivenza prevalgano, a partire dalle guerre in corso”. Per il presidente dei Lincei, una tregua stabile e diffusa è “l’unica strada percorribile per una pace duratura”. Un messaggio che arriva mentre le immagini dalla Striscia di Gaza e dall’Ucraina continuano a colpire le coscienze.

Premio umanitario per Gaza: 250mila euro per chi aiuta

Durante la cerimonia, Antonelli ha annunciato un premio straordinario da 250mila euro rivolto a un’organizzazione che porta avanti un’azione umanitaria a Gaza. Il riconoscimento – Premio Antonio Feltrinelli straordinario – segue altre iniziative simili per l’Ucraina e le emergenze sismiche in Italia. “Abbiamo deciso di premiare chi ha compiuto un’opera eccezionale di alto valore umanitario, assistendo la popolazione della Striscia”, ha spiegato Antonelli.

Nonostante la tragedia in corso, l’Accademia non ha interrotto i rapporti con le istituzioni scientifiche israeliane. “Come abbiamo sempre fatto anche nei momenti più duri della guerra fredda”, ha ricordato il presidente, “crediamo che il dialogo sia l’unica via per risolvere i conflitti”. La cosiddetta Science Diplomacy resta un punto fermo anche nelle situazioni più difficili: “L’Accademia continuerà a dedicarle molta attenzione”.

Dalla ricerca alla pace: puntare sulle persone

Antonelli ha concluso sottolineando che, se le risorse spese oggi per le armi fossero invece messe nella ricerca scientifica e nella lotta alle disuguaglianze sociali e culturali, “saremmo tutti più al sicuro”. Solo così – ha detto – si potrà evitare di assistere impotenti a massacri di massa o alla morte quotidiana di bambini e persone per fame o malattie curabili.

Sì al Centro europeo per l’intelligenza artificiale

Nel suo discorso, il presidente ha confermato il pieno appoggio dell’Accademia al progetto di un Centro europeo per l’intelligenza artificiale, considerato fondamentale per la ricerca, l’economia e l’etica. Antonelli ha ricordato la lettera inviata nei mesi scorsi alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e alla vicepresidente Henna Virkunnen, insieme alle Accademie di Francia, Germania e Spagna. L’iniziativa – promossa dal presidente emerito Giorgio Parisi – mira a organizzare una conferenza europea a Roma.

Per Antonelli, il centro è “una tappa decisiva per il futuro dell’Europa e dell’umanità”. Gli sviluppi dell’intelligenza artificiale avranno effetti non solo sulla scienza e sull’economia, ma anche sulla cultura e sull’etica. “Dobbiamo evitare che il controllo delle informazioni resti nelle mani di poche istituzioni private senza alcun controllo”, ha avvertito, preoccupato per il rischio di fake news e manipolazioni che minano la democrazia.

In una sala piena di accademici e rappresentanti istituzionali, il messaggio dei Lincei è arrivato forte e chiaro: in tempi incerti, scienza e dialogo sono le armi migliori per affrontare le sfide del mondo.