Cellule in super-HD: la rivoluzione del bisturi di luce

Cellule in super-HD: la rivoluzione del bisturi di luce

Cellule in super-HD: la rivoluzione del bisturi di luce

Giada Liguori

Agosto 11, 2025

La scienza continua a progredire, e un recente sviluppo dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo della microscopia. Sotto la guida del ricercatore Giuseppe Vicidomini, è stata introdotta una nuova tecnica ottica che consente di osservare cellule e tessuti in un dettaglio senza precedenti, permettendo di visualizzarli in “super-HD”. Questo innovativo “bisturi di luce” offre un modo non invasivo di esplorare i tessuti biologici, aprendo a nuove possibilità nella ricerca biomedica.

La sfida della microscopia tradizionale

Tradizionalmente, l’osservazione di tessuti come la pelle o il cervello con microscopi ottici presentava numerose difficoltà. La densità dei tessuti umani genera un alto livello di rumore di fondo, complicando la distinzione delle strutture cellulari. Tuttavia, la nuova metodologia sviluppata all’IIT supera queste limitazioni, offrendo una visione chiara e nitida anche mentre le cellule sono attive, interagendo con i farmaci o in presenza di malattie.

Vicidomini sottolinea che il progresso è stato raggiunto ripensando a come i microscopi misurano la luce. “Abbiamo migliorato sia la risoluzione spaziale sia il contrasto durante lo studio di tessuti spessi”, afferma. Questo è particolarmente significativo nel contesto della ricerca biomedica, dove la comprensione delle dinamiche cellulari è cruciale per lo sviluppo di nuove terapie e per la diagnosi precoce di malattie.

Le applicazioni promettenti della nuova tecnologia

Il progetto, noto come Brighteyes, ha ricevuto un sostegno significativo dal Consiglio Europeo per la Ricerca (ERC), con un finanziamento di oltre 1,8 milioni di euro. Questo supporto è destinato a scienziati di eccellenza per consolidare i propri gruppi di ricerca e promuovere progetti innovativi. Le potenziali applicazioni di questa tecnologia includono:

  1. Osservazione dei tumori: Comprendere meglio la biologia delle neoplasie per facilitare la scoperta di terapie più efficaci.
  2. Monitoraggio delle cellule: Analizzare in tempo reale come le cellule rispondono a specifici farmaci, rivoluzionando lo sviluppo e il testing di nuovi farmaci.
  3. Studiare malattie neurodegenerative: Osservare le interazioni cellulari in malattie come l’Alzheimer o il Parkinson.
  4. Ricerca cardiovascolare: Visualizzare i cambiamenti nei tessuti cardiaci per comprendere le dinamiche degli eventi cardiaci.

Democratizzazione della ricerca scientifica

La disponibilità della tecnica per la comunità scientifica internazionale rappresenta un passo importante verso la democratizzazione della ricerca. L’accesso libero a questa innovativa metodologia permette a laboratori di tutto il mondo di applicarla alle proprie ricerche, accelerando il progresso scientifico e favorendo collaborazioni internazionali.

Questa scoperta è il risultato di anni di ricerca e dedizione da parte di Vicidomini e del suo team, che ha saputo combinare competenze in fisica, ingegneria e biologia. Con il progredire della scienza e della tecnologia, è ragionevole aspettarsi che le applicazioni di questa nuova tecnica continueranno a espandersi, aprendo la strada a scoperte che potrebbero avere un impatto duraturo sulla salute umana e sulla nostra comprensione della biologia.