Borsa europea in festa: Milano guadagna l’1,3% grazie al rinvio dei dazi Usa

Borsa europea in festa: Milano guadagna l'1,3% grazie al rinvio dei dazi Usa
Le principali borse europee stanno vivendo una giornata di forte ottimismo, grazie al rinvio dei dazi statunitensi su una parte significativa dei prodotti provenienti dall’Unione Europea. Questa decisione, annunciata dal presidente americano Donald Trump, ha spinto i mercati finanziari a reagire positivamente, con una nuova data di entrata in vigore per queste misure fissata al 9 luglio. In un contesto caratterizzato da scambi sottili, a causa della chiusura per festività di mercati importanti come Londra e New York, Francoforte si distingue con un incremento dell’1,7%, seguita da Milano con un +1,3%. Parigi e Madrid registrano rispettivamente un aumento dell’1,2% e dell’1,15%. Questi dati evidenziano un clima di fiducia tra gli investitori, che vedono nel rinvio dei dazi un’opportunità per una distensione nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa.
Indicatori di mercato e rendimento dei titoli di stato
Un indicatore interessante che emerge da questa giornata è il differenziale tra i titoli di stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund) a dieci anni, che risale a 101,5 punti base. Questo dato è significativo poiché riflette la percezione del rischio associato all’Italia rispetto alla Germania, considerata un’economia più stabile. Nella giornata in esame, il rendimento annuale dei Btp è aumentato di 3,9 punti, portandosi al 3,62%, mentre quello dei Bund ha visto un incremento di 4,2 punti, attestandosi al 2,6%.
Andamento del mercato valutario e delle materie prime
Nel mercato valutario, il dollaro ha mostrato segni di debolezza, scendendo sotto la soglia di 0,88 euro e 0,74 sterline. Questa flessione della moneta americana può essere interpretata come una reazione alle attese di politiche monetarie future e alla situazione economica globale, influenzata da fattori come l’inflazione e le misure di stimolo economico.
Per quanto riguarda il mercato delle materie prime, il prezzo del greggio ha registrato un incremento dello 0,6%, raggiungendo i 61,89 dollari al barile, incoraggiato da segnali di ripresa della domanda globale. L’oro, invece, si è mosso in modo poco dinamico, segnando un aumento marginale dello 0,12%, portandosi a 3.335,45 dollari l’oncia. D’altra parte, il gas ha visto un incremento più consistente, salendo del 2,04% a 37,2 euro al MWh, in un periodo che coincide con la stagione degli stoccaggi.
Settori in crescita e performance delle aziende
Tra i settori che hanno brillato oggi si trovano i produttori di semiconduttori, con Asml Holding che è cresciuta del 2,8% e Stm che ha registrato un aumento del 2,4%. Questi rialzi sono in parte il risultato di un balzo nei mercati giapponesi, dove i titoli tecnologici hanno ricevuto un forte impulso. La continua domanda di semiconduttori, essenziali per una vasta gamma di applicazioni tecnologiche, sta spingendo gli investitori a scommettere su questi titoli.
Un altro protagonista della giornata è stato Iveco, la cui azione ha visto un incremento del 3,4% grazie a diverse offerte ricevute per la sua divisione difesa. Tra le offerte spicca quella della cordata tra Leonardo (+2,96%) e Rheinmetall (+2,89%), così come proposte da Indra Sistemas (+1,5%) e dalla ceca Czechoslovak Group, disposta ad alzare la posta di 1,5 miliardi rispetto all’offerta italo-tedesca.
Il settore energetico ha visto buone performance, con Eni in crescita dell’1,32%, TotalEnergies +1,24% e Shell, che ha guadagnato l’1,16%. Anche le aziende collegate, come Saipem (+2%) e Tenaris (+1,64%), hanno beneficiato di un clima di ottimismo.
In conclusione, con un panorama così dinamico e in continua evoluzione, gli investitori continueranno a monitorare da vicino gli sviluppi economici e politici, sia a livello nazionale che internazionale, per prendere decisioni strategiche.