Il commissario Ue Kubilius prevede: sarà il secolo dello spazio

Il commissario Ue Kubilius prevede: sarà il secolo dello spazio
La recente visita del Commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, in Italia ha messo in luce l’importanza crescente dell’industria spaziale in Europa. Questo settore, che si preannuncia cruciale nei prossimi decenni, è stato al centro dell’attenzione durante un tour che ha incluso gli stabilimenti di Thales Alenia Space a Roma e il Centro Spaziale del Fucino in Abruzzo. La visita ha visto anche la partecipazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e si concluderà con un’audizione alla Camera dei Deputati.
Il secolo dello spazio
Durante la sua visita, Kubilius ha affermato: “Ripeto sempre che questo sarà ricordato come il secolo dello spazio. Siamo alle porte di una vera rivoluzione e come Europa dobbiamo essere pronti a questo.” Questo commento riflette non solo un ottimismo sul futuro dell’industria spaziale, ma anche la necessità di un approccio unito da parte degli stati membri dell’Unione Europea per affrontare le sfide e le opportunità future.
L’importanza dell’Italia nel panorama spaziale
L’attenzione si è concentrata sull’Italia, un paese che, secondo Kubilius, ha un ruolo di primo piano nel panorama spaziale europeo. Dopo la visita a Thales Alenia Space, il Commissario si è diretto al Centro Spaziale del Fucino, gestito da Telespazio, un’altra joint venture tra Leonardo e Thales. Questo centro non solo ospita il controllo del programma spaziale europeo Galileo, ma sarà anche sede di uno dei centri di controllo della futura costellazione spaziale europea Iris2, che mira a fornire connessioni internet sicure via satellite.
Punti salienti della visita
- Thales Alenia Space: Sede di innovazione tecnologica nel settore spaziale.
- Centro Spaziale del Fucino: Hub fondamentale per la navigazione satellitare e infrastruttura di comunicazione.
- Avio a Colleferro: Luogo di nascita del razzo europeo Vega C, progettato per lanciare carichi utili in orbita.
Opportunità e sfide future
Adolfo Urso ha espresso soddisfazione per l’uso efficace delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), sottolineando la realizzazione di una delle quattro Space Factory italiane. Queste fabbriche spaziali sono progettate per produrre componenti avanzati per satelliti e razzi, rappresentando un passo significativo verso l’industrializzazione del settore spaziale in Italia.
Con l’avvicinarsi della nuova ministeriale tra i responsabili europei dello spazio, prevista per novembre a Brema, si aprono importanti discussioni riguardo all’accesso autonomo dell’Europa allo spazio. La riunione si concentrerà sul completamento delle costellazioni europee, come Iris2, e su progetti nazionali, evidenziando la necessità di una strategia coordinata per mantenere la competitività europea in un contesto globale in rapida evoluzione.
Il ruolo dell’Italia in questo scenario è strategico, non solo per le sue capacità tecniche, ma anche per la sua posizione geografica privilegiata. Il paese è in grado di offrire un supporto logistico e infrastrutturale che può facilitare l’accesso allo spazio, rendendolo un partner prezioso per le iniziative spaziali europee e internazionali.
La visita di Kubilius rappresenta un’opportunità per riflettere su come l’Europa possa unire le forze per affrontare le sfide del futuro. Con una crescente attenzione verso la tecnologia spaziale e la digitalizzazione, l’industria spaziale si trasforma in un motore per l’innovazione, creando opportunità di lavoro e stimolando la crescita economica. È fondamentale che gli stati membri dell’Unione Europea collaborino per sviluppare una strategia spaziale comune, integrando competenze e risorse disponibili, per garantire che l’Europa rimanga all’avanguardia in un’era caratterizzata da scoperte e innovazioni nello spazio.