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Un nuovo modello di welfare generativo per sostenere il ceto medio secondo Fava dell’Inps

Un nuovo modello di welfare generativo per sostenere il ceto medio secondo Fava dell'Inps

Un nuovo modello di welfare generativo per sostenere il ceto medio secondo Fava dell'Inps

Nel contesto socio-economico attuale, il welfare è tornato al centro del dibattito pubblico, specialmente in relazione alle esigenze del ceto medio, una categoria spesso vulnerabile. Gabriele Fava, presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), ha recentemente presentato il 2° rapporto Cida-Censis intitolato “Rilanciare l’Italia dal ceto medio. Riconoscere competenze e merito, ripensare fisco e welfare”. Durante questo evento, Fava ha delineato una visione innovativa per il welfare italiano, proponendo un modello definito “generativo”.

il welfare generativo: un nuovo approccio

Secondo Fava, il welfare generativo rappresenta un approccio nuovo e inclusivo che si propone di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, compreso il ceto medio, storicamente considerato un pilastro della società italiana. “Parliamo di welfare generativo, un nuovo modello che va incontro a tutti compreso il ceto medio”, ha affermato Fava, sottolineando come questo approccio si prefigga di creare benessere e migliorare la qualità della vita in tutte le sue dimensioni.

Questa nuova concezione del welfare si distingue per il suo obiettivo di generare opportunità anziché semplicemente erogare assistenza. L’idea centrale è quella di promuovere un sistema che favorisca l’occupazione, incentivando le competenze e il merito, piuttosto che limitarsi a fornire aiuti economici sporadici. Fava ha dichiarato: “Partiremo dai giovani”, evidenziando l’importanza di investire nelle nuove generazioni, che rappresentano il futuro del Paese. “La strategia unica, vera, solida e da seguire è l’aumento della base occupazionale e contributiva”, ha aggiunto, rimarcando come questo approccio possa contribuire a un ritorno del benessere e della sostenibilità, non solo nel sistema pensionistico, ma nell’intero sistema Paese.

il ruolo cruciale del ceto medio

Il ceto medio, in questo contesto, assume un ruolo cruciale. Si tratta di una fascia sociale che ha visto ridursi il proprio potere d’acquisto e le proprie opportunità di crescita negli ultimi anni, a causa di diversi fattori, tra cui la crisi economica e le riforme del mercato del lavoro. Fava ha sottolineato che “il ceto medio è importantissimo”, evidenziando la necessità di ascoltare e raccogliere le istanze di questa categoria. La risposta a queste istanze, secondo il presidente dell’Inps, dovrà arrivare da una nuova alleanza con il tessuto produttivo, fondamentale per creare nuova occupazione.

principi fondamentali del welfare generativo

L’approccio del welfare generativo si basa su alcuni principi fondamentali:

  1. Inclusione: Garantire che tutti i cittadini siano coinvolti attivamente.
  2. Innovazione: Promuovere idee e soluzioni nuove per affrontare le sfide attuali.
  3. Partecipazione attiva: Trasformare i cittadini in attori attivi nel processo di crescita.

È essenziale che i cittadini non siano solo destinatari passivi di politiche sociali, ma attori attivi nel processo di crescita e sviluppo. Questo richiede una ristrutturazione delle politiche pubbliche, orientandosi verso una maggiore flessibilità e capacità di risposta alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

Inoltre, il welfare generativo si propone di affrontare anche le sfide legate alla digitalizzazione e alla transizione ecologica, temi di grande attualità che richiedono una preparazione adeguata da parte della forza lavoro. Investire nella formazione continua e nelle competenze digitali diventa, quindi, una priorità per garantire che il ceto medio e le nuove generazioni possano affrontare con successo le sfide del futuro.

Un altro aspetto importante del welfare generativo è la necessità di ripensare il sistema fiscale. Fava ha sottolineato come sia fondamentale rivedere le politiche fiscali per garantire una maggiore equità e sostenibilità. Un sistema fiscale che favorisca i ceti medi e le fasce più vulnerabili è cruciale per contrastare le disuguaglianze e promuovere una crescita inclusiva.

In sintesi, il welfare generativo proposto da Gabriele Fava rappresenta un cambio di paradigma nel modo di concepire e gestire le politiche sociali in Italia. Un approccio che, se ben implementato, potrebbe non solo migliorare le condizioni di vita del ceto medio, ma anche contribuire a un rilancio economico sostenibile e inclusivo per l’intero Paese. La sfida ora è quella di tradurre queste idee in azioni concrete, creando un sistema in cui tutti i cittadini possano beneficiare di opportunità reali per costruire un futuro migliore.