Nuove rivelazioni sull’omicidio di Chiara Poggi: il mistero della scarpa e il dossier sui preti pedofili

Nuove rivelazioni sull'omicidio di Chiara Poggi: il mistero della scarpa e il dossier sui preti pedofili
L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, continua a riservare colpi di scena e nuove scoperte. Recentemente, l’attenzione degli inquirenti si è concentrata su un elemento cruciale: un’impronta di scarpa, di taglia 42, rinvenuta sul pavimento della villetta di Chiara. Questa scarpa, di marca Frau, rappresenta una delle prove fondamentali che potrebbero rivelare dettagli inediti sulla dinamica del delitto.
la scarpa e le nuove consulenze
La scarpa, che secondo le sentenze precedenti appartiene a Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara, è al centro di una nuova consulenza tecnica. L’esperto della difesa di Stasi, Oscar Ghizzoni, ha tentato di contestare l’attribuzione dell’impronta, sostenendo che non è certa. La questione è diventata oggetto di discussione e analisi, specialmente in seguito alla riapertura del caso da parte della Cassazione, che ha accolto una nuova istanza presentata dalla difesa. Questa consulenza è ora attesa con grande interesse, poiché potrebbe fornire chiarimenti sulla verità dietro il delitto.
la cronologia degli eventi
Il giorno della tragedia, Chiara Poggi ha disattivato l’allarme alle 9.12, segnando l’inizio del cruento episodio che ha portato alla sua morte. Secondo la sentenza, l’omicidio è avvenuto tra le 9.12 e le 9.32, ma gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi di allargare questa finestra temporale fino alle 9.46. Durante questo periodo, Stasi ha affermato di aver tentato di contattare Chiara senza successo. Questo elemento è cruciale, poiché suggerisce che l’assassino potrebbe essere rimasto nella casa per un periodo più lungo di quanto inizialmente stimato.
il comportamento del killer
Un altro aspetto intrigante della nuova indagine riguarda il comportamento del killer subito dopo il delitto. Secondo alcune ricostruzioni, l’assassino potrebbe aver controllato se aveva sangue addosso davanti allo specchio del bagno, dando così un’immagine inquietante di un individuo che si prepara a nascondere un crimine efferato. Questo particolare potrebbe rivelarsi determinante per comprendere la psicologia dell’assassino e il suo stato d’animo dopo aver commesso l’omicidio.
nuove scoperte sul computer di Chiara
In aggiunta all’impronta di scarpa, le indagini si sono focalizzate anche sul computer di Chiara. Le analisi recenti, condotte dall’ingegner Roberto Porta, hanno portato alla luce file inediti, tra cui un documento intitolato “Abusati500.doc”. Questo file, contenente un articolo di Concita De Gregorio sugli abusi sessuali perpetrati da membri del clero negli Stati Uniti, è stato salvato pochi giorni prima della morte di Chiara. La scoperta di questo file ha riacceso l’interesse su possibili connessioni tra le tematiche trattate e la vita di Chiara, suggerendo che potesse essere a conoscenza di situazioni inquietanti legate a possibili abusi.
Inoltre, sul computer di Chiara sono state trovate immagini del Santuario della Bozzola, scaricate nei giorni precedenti al delitto. Queste ricerche, effettuate in orari in cui Chiara si trovava a Milano per lavoro, hanno sollevato interrogativi sulla sua possibile connessione con il luogo e con eventi che potrebbero aver avuto un ruolo nella sua vita. Un sacerdote della Diocesi di Vigevano ha testimoniato riguardo a incontri sessuali avvenuti presso il Santuario, già a partire dal 2006, senza che le autorità ecclesiastiche intraprendessero alcuna azione di accertamento.
L’ipotesi che emerga un legame tra le ricerche di Chiara sul computer e le testimonianze riguardanti gli abusi sessuali ha suscitato interrogativi non solo sulla sua vita privata, ma anche sulla possibilità che avesse scoperto qualcosa di grave. La procura di Pavia, guidata dal procuratore Fabio Napoleone e dai pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, sta valutando attentamente queste nuove informazioni, cercando di ricostruire la dinamica del delitto alla luce di prove che sembrano risalire anche a eventi passati.
L’omicidio di Chiara Poggi rimane uno dei casi più oscuri della cronaca italiana, e le nuove scoperte, unite a una rinnovata attenzione da parte delle autorità, potrebbero finalmente portare a una verità che, per troppo tempo, è rimasta sepolta sotto il peso delle incertezze e dei misteri. Ogni nuovo elemento, ogni nuova prova, rappresenta un passo verso la risoluzione di una tragedia che ha segnato non solo la vita di una giovane donna, ma anche l’intera comunità di Garlasco, ancora in attesa di risposte.