Un mistero d’amore: segreti svelati dal passato

Un mistero d'amore: segreti svelati dal passato
Il film “Per amore di una donna”, diretto da Guido Chiesa e premiato come miglior film dal pubblico al Bif&st, si distingue per la sua narrazione profonda e complessa. Ambientato nell’Israele delle origini, la pellicola affronta temi universali come l’amore, la memoria e la maternità, in un contesto storico e culturale che risuona con forza a causa delle tensioni e dei conflitti attuali, in particolare nella Striscia di Gaza.
Il regista ha rivelato che il film era già pronto nel 2023, ma la preoccupazione per possibili polemiche legate all’attualità ha portato a un rinvio della distribuzione. “Abbiamo deciso di non farlo uscire subito per evitare la bufera che sarebbe potuta scaturire. Poi, fortunatamente, Fandango ha creduto nel nostro progetto e ci ha permesso di portarlo in sala”, spiega Chiesa. La pellicola, prodotta da Colorado Film Production e Vivo Film in collaborazione con Rai Cinema, è stata presentata nelle sale a partire dal 29 maggio.
La trama del film
La trama di “Per amore di una donna” ruota attorno a due donne, Yehudit ed Esther, legate da un filo invisibile ma indissolubile. Yehudit, interpretata da Anna Ularu, è una giovane donna che vive negli anni ’30 in un villaggio rurale. Il suo arrivo provoca una serie di eventi che danno vita a una saga amorosa bizzarra e complessa. Dall’altra parte, Esther, interpretata da Mili Avital, è un’americana quarantenne che ha perso da poco la madre e non ha legami con la terra in cui è nata. Chiesa descrive Esther come una donna con “pessimi rapporti familiari e una vita senza centro”.
Esther riceve dalla madre una lettera d’addio in cui le viene chiesto di rintracciare Yehudit, una donna che ha vissuto in Palestina negli anni ’30, quando la regione era sotto il mandato britannico. Questo viaggio di scoperta personale la porterà a confrontarsi con il suo passato e quello della sua famiglia. In Israele, Esther si avvale dell’aiuto di Zayde, un professore con un passato difficile, per portare avanti le sue ricerche. I due iniziano a scavare nella storia, rivelando un racconto che si snoda tra passato e presente, attraverso gli occhi di Yehudit, Moshe (Alban Ukaj), un contadino vedovo, e altri personaggi del villaggio.
I temi del film
La vicenda degli anni ’30 è ispirata al romanzo “The Loves of Judith” di Meir Shalev, uno dei massimi esponenti della letteratura israeliana del ‘900. Chiesa, nel creare il personaggio di Esther e il suo viaggio, ha voluto integrare elementi di invenzione personale, riflettendo su un punto di vista italiano che si confronta con questioni di identità e appartenenza. “Abbiamo trovato un modo per interrogarci profondamente, toccando temi che, come tutte le grandi storie, sono universali”, afferma il regista.
I salti temporali tra passato e presente arricchiscono la narrazione, offrendo uno spaccato della vita quotidiana e delle sfide affrontate dai protagonisti. Yehudit, accolta nella casa di Moshe, si inserisce in una dinamica familiare complessa, influenzando non solo la vita del vedovo, ma anche quella di altri uomini del villaggio, come Yaakov (Marc Rissmann), un sognatore, e Globerman, un commerciante. Questa interazione tra i personaggi è centrale per comprendere come le scelte individuali possano avere ripercussioni durature nel tempo.
L’evoluzione dei personaggi
Mili Avital, che interpreta Esther, descrive il suo personaggio come una “donna narcisista e indipendente, vista attraverso uno spirito italiano”. La sua evoluzione nel corso del film è significativa: Esther, pur partendo da una posizione di isolamento e disorientamento, scoprirà l’importanza di sentirsi connessa con le proprie radici e con il passato. “È un viaggio che la porta a comprendere l’importanza dei legami umani e delle storie che ci definiscono”, afferma l’attrice.
“Per amore di una donna” non è solo un racconto di scoperte personali, ma invita a riflettere sulla storia di un popolo e sulle sue aspirazioni. In un periodo in cui Israele e Palestina sono al centro di conflitti, la pellicola offre uno sguardo sensibile e profondo su una terra segnata da divisioni e speranze, dove le storie d’amore e di vita continuano a intrecciarsi, nonostante le avversità.
Attraverso il suo linguaggio visivo e narrativo, “Per amore di una donna” riesce a trasmettere emozioni forti e a sollevare interrogativi su identità, memoria e legami umani, rendendo omaggio alla complessità delle esperienze femminili in un contesto storico così ricco e variegato.