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Esportare nel caos: sfide e opportunità per gli export manager

Esportare nel caos: sfide e opportunità per gli export manager

Esportare nel caos: sfide e opportunità per gli export manager

In un panorama economico internazionale sempre più complesso, il ruolo dell’export manager si è evoluto in modo significativo. Non si tratta più solo di professionisti dedicati alle vendite internazionali, ma di figure strategiche fondamentali per la crescita aziendale. Le tensioni commerciali, le politiche protezionistiche e l’instabilità globale hanno reso l’accesso ai mercati esteri una vera sfida, richiedendo una preparazione multidisciplinare e una visione innovativa.

Le sfide del mercato globale

Sara Armella, direttore scientifico di ARcom Formazione, evidenzia che gli export manager e i responsabili doganali devono affrontare quotidianamente misure protezionistiche e barriere non tariffarie. Questi elementi rappresentano un rischio significativo per le operazioni commerciali internazionali. La recente riforma del diritto doganale richiede una gestione proattiva dell’import-export. Le aziende devono:

  1. Aggiornare i propri modelli di business.
  2. Adottare procedure di mitigazione dei rischi.
  3. Investire in formazione continua per il personale specializzato.

L’importanza della formazione continua

Investire nella preparazione di personale esperto in diritto doganale, trade compliance e fiscalità internazionale è cruciale per garantire la continuità operativa. Solo attraverso una corretta pianificazione doganale e il conseguimento dello status di Operatore Economico Autorizzato (AEO), le aziende possono ottenere vantaggi competitivi significativi. Questi vantaggi includono:

  • Maggiore affidabilità.
  • Semplificazioni nelle procedure.
  • Accesso agevolato ai mercati esteri.

ARcom Formazione ha introdotto la Masterclass “Trade War: come gestire l’Export”, un’iniziativa progettata per offrire un percorso formativo avanzato e interdisciplinare, integrando funzioni aziendali come legale, logistica, vendite e acquisti.

Evoluzione del ruolo dell’avvocato d’impresa

Valentino Durante, esperto di diritto internazionale, sottolinea che la crescente volatilità delle politiche tariffarie ha reso l’incertezza una condizione strutturale. Gli avvocati devono ora essere parte attiva nella strategia di mitigazione del rischio, promuovendo un approccio flessibile nella struttura dei contratti. La collaborazione tra diverse funzioni aziendali è fondamentale per affrontare le sfide globali e comprendere le normative transnazionali.

La trasformazione culturale e professionale

Alberto Stecca, CEO di Silla Industries, mette in evidenza che l’export manager moderno deve possedere competenze avanzate in supply chain, automazione e strumenti digitali. Tuttavia, il mercato richiede professionisti con un profilo ibrido, mentre il sistema formativo sembra rimanere ancorato a modelli tradizionali. Questa dissonanza tra domanda e offerta di competenze rappresenta un ostacolo significativo alla crescita dell’export Made in Italy.

Settori come quello tessile e della moda stanno vivendo questa trasformazione in modo accentuato. Luigi Castellani, presidente di Suitex International, sottolinea che il ruolo dell’export sales manager nel fashion sta evolvendo rapidamente. Oggi, questi professionisti devono:

  1. Affrontare pressioni ambientali.
  2. Interpretare nuove normative doganali.
  3. Gestire tensioni geopolitiche e digitalizzazione.

In conclusione, le soft skills stanno acquisendo un’importanza crescente. Le competenze relazionali e comunicative possono amplificare l’efficacia dell’operatività dell’export sales manager. La sfida è grande, ma le opportunità per chi saprà affrontare queste trasformazioni con strumenti nuovi e una mentalità aperta sono altrettanto significative.